Innanzi tutto che cos’è l’acido folico? E’ una vitamina idrosolubile appartenente al gruppo della vitamina B. In particolare si identificano come vitamina B 9 l’acido folico ed i suoi precursori (folati alimentari). L’apporto esterno del nutriente è essenziale perché il corpo umano non riesce a sintetizzarlo autonomamente. Questa molecola trasporta gruppi monocarboniosi essenziali per importanti processi metabolici cellulari, in particolare per la corretta replicazione delle cellule. Questa funzione rende la sua presenza fondamentale in tutte le situazioni di intensa moltiplicazione cellulare quali eritropoiesi (produzione di globuli rossi), processi rigenerativi (recupero da malattie croniche o altre condizioni debilitanti) e sviluppo fetale. Nella donna in gravidanza tutte queste condizioni si sommano ed il fabbisogno di acido folico raddoppia rispetto a quello basale (dati dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), si passa dai 0,2 mg al giorno a 0,4 mg al giorno.I danni causati dalla carenza di acido folico in questa fase sono purtroppo gravi ed irreparabili. Le alterazione più conosciuta è la spina bifida ( esposizione del midollo spinale causata dalla mancata chiusura di una o più vertebre), ma tra le malformazioni prevenibili ci sono anche anencefalia ed encefalocele (mancata chiusura delle ossa della volta cranica), molformazioni cardio vascolari, schisi orali (palatoschisi), onfalocele,anomalie degli arti, del retto e delle vie urinarie. Secondo studi recenti una l’integrazione precoce con acido folico riduce in maniera significativa anche l’incidenza del parto prematuro.
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