Oggi i maggiori studiosi di neonatologia sostengono l’importanza del con-tatto pelle a pelle tra madre e bebè, fin dalla nascita, anche se questa avviene prima della data presunta del parto. Il famoso ginecologo francese Leboyer, sostenitore del parto dolce, scrisse nei suoi libri che le carezze della mamma sono nutrimento al pari del latte.
Su questo principio sono cambiati gli approcci medici in molti reparti di neonatologia. Gli ambienti clinici sono stati resi più accoglienti. I genitori hanno la possibilità di rimanere vicini ai propri bambini, durante il periodo della degenza. Inoltre, sono stati ideati e realizzati strumenti che aiutano i nati prematuri ad affrontare le terapie, talvolta invasive.
L’ultima invenzione è Zaky, una sorta di grande mano bianca, di dimensione intermedia tra un guanto ed una piccola coperta. Fabbricato in Usa, è stato confezionato con un particolare tessuto in fibra sintetica.
Altra peculiarità del guanto è quella di essere altamente ipoallergenica, dovendo venire a contatto con la cute delicata dei bebè. Come funziona Zaky? La mamma indossa il guanto così la fibra di Zaky si impregna del suo odore. A questo punto viene riscaldato e posto sopra il piccino.
L’olfatto del neonato si sviluppa nel pancione. Già alla nascita, anche prematura, il bebè riconosce l’odore materno. Se la mamma non può essere presente, Zaky la sostituisce.
Il guanto, adagiato sul bimbo, riesce a tranquillizzarlo, facendogli percepire la madre vicina, attraverso il suo odore. I medici hanno dimostrato che la sensazione di avere il genitore vicino, favorisce nel bebè l’abbassamento del cortisolo, l’ormone dello stress.
La sensazione di benessere che prova il piccino, avvolto dal guanto, favorisce la regolazione del battito cardiaco. Inoltre, grazie al calore, Zaky equilibra la termoregolazione sul corpo infantile. Questa è una peculiarità che l’organismo del bimbo acquisisce successivamente. Il guanto mantiene al caldo il bambino, procurandogli le stesse sensazioni di benessere vissute nel pancione.
L’efficacia del guanto Zaky è confermata da una serie di studi sull’importanza del contatto fisico sui neonati. L’antropologo inglese Montagu, nel suo libro Il linguaggio della pelle, ha descritto in modo inequivocabile, gli esiti della sua ricerca.
Si chiese se la necessità del contatto fisico fosse presente in tutte le culture. Eseguì una lunga ricerca tra i popoli occidentali ed orientali. Concluse che il bisogno di con-tatto è presente ovunque, in tutte le culture.
Un team di medici italiani, in una ricerca svolta presso l’Università Australiana, ha messo in luce i seguenti risultati. Bambini nati prematuramente, grazie al contatto materno, attraverso le piccole aperture dell’incubatrice, hanno recuperato più velocemente risetto ai bimbi non sottoposti alla vicinanza dei genitori. I miglioramenti sono stati evidenziati nell’apparato visivo, in quello cardio respiratorio e nella crescita ponderale.
Questi studi hanno avvalorato l’efficacia del guanto Zaky, come valido sostituto della presenza materna, per i bambini che necessitano dell’incubatrice. Un supporto che non solo rasserena i piccini durante le terapie, ma consente anche una ripresa più celere.
Il guanto Zaky è arrivato all’Ospedale Sant’Orsola, grazie ad un’associazione che si occupa di migliorare il benessere e le condizioni di degenza dei bambini nati prematuramente.
In attesa di accertarne la diffusione in molti altri reparti di neonatologia italiani, con gioia segniamo un’altra conquista, frutto della stretta collaborazione tra tecnologia e medicina.
Fonte https://www.passionemamma.it/2017/11/zaky-guanto-per-bambini-prematuri/
Su questo principio sono cambiati gli approcci medici in molti reparti di neonatologia. Gli ambienti clinici sono stati resi più accoglienti. I genitori hanno la possibilità di rimanere vicini ai propri bambini, durante il periodo della degenza. Inoltre, sono stati ideati e realizzati strumenti che aiutano i nati prematuri ad affrontare le terapie, talvolta invasive.
L’ultima invenzione è Zaky, una sorta di grande mano bianca, di dimensione intermedia tra un guanto ed una piccola coperta. Fabbricato in Usa, è stato confezionato con un particolare tessuto in fibra sintetica.
Altra peculiarità del guanto è quella di essere altamente ipoallergenica, dovendo venire a contatto con la cute delicata dei bebè. Come funziona Zaky? La mamma indossa il guanto così la fibra di Zaky si impregna del suo odore. A questo punto viene riscaldato e posto sopra il piccino.
L’olfatto del neonato si sviluppa nel pancione. Già alla nascita, anche prematura, il bebè riconosce l’odore materno. Se la mamma non può essere presente, Zaky la sostituisce.
Il guanto, adagiato sul bimbo, riesce a tranquillizzarlo, facendogli percepire la madre vicina, attraverso il suo odore. I medici hanno dimostrato che la sensazione di avere il genitore vicino, favorisce nel bebè l’abbassamento del cortisolo, l’ormone dello stress.
La sensazione di benessere che prova il piccino, avvolto dal guanto, favorisce la regolazione del battito cardiaco. Inoltre, grazie al calore, Zaky equilibra la termoregolazione sul corpo infantile. Questa è una peculiarità che l’organismo del bimbo acquisisce successivamente. Il guanto mantiene al caldo il bambino, procurandogli le stesse sensazioni di benessere vissute nel pancione.
L’efficacia del guanto Zaky è confermata da una serie di studi sull’importanza del contatto fisico sui neonati. L’antropologo inglese Montagu, nel suo libro Il linguaggio della pelle, ha descritto in modo inequivocabile, gli esiti della sua ricerca.
Si chiese se la necessità del contatto fisico fosse presente in tutte le culture. Eseguì una lunga ricerca tra i popoli occidentali ed orientali. Concluse che il bisogno di con-tatto è presente ovunque, in tutte le culture.
Un team di medici italiani, in una ricerca svolta presso l’Università Australiana, ha messo in luce i seguenti risultati. Bambini nati prematuramente, grazie al contatto materno, attraverso le piccole aperture dell’incubatrice, hanno recuperato più velocemente risetto ai bimbi non sottoposti alla vicinanza dei genitori. I miglioramenti sono stati evidenziati nell’apparato visivo, in quello cardio respiratorio e nella crescita ponderale.
Questi studi hanno avvalorato l’efficacia del guanto Zaky, come valido sostituto della presenza materna, per i bambini che necessitano dell’incubatrice. Un supporto che non solo rasserena i piccini durante le terapie, ma consente anche una ripresa più celere.
Il guanto Zaky è arrivato all’Ospedale Sant’Orsola, grazie ad un’associazione che si occupa di migliorare il benessere e le condizioni di degenza dei bambini nati prematuramente.
In attesa di accertarne la diffusione in molti altri reparti di neonatologia italiani, con gioia segniamo un’altra conquista, frutto della stretta collaborazione tra tecnologia e medicina.
Fonte https://www.passionemamma.it/2017/11/zaky-guanto-per-bambini-prematuri/
Nessun commento:
Posta un commento