Mentre le allergie alimentari danno una risposta veloce nell’organismo e i sintomi compaiono subito dopo aver ingerito il cibo al quale si risulta allergici, le intolleranze alimentari possono creare sintomi che compaiono dopo ore o giorni.
QUANDO SI PARLA DI INTOLLERANZA ALIMENTARE CI SI RIFERISCE ALLA RISPOSTA IMMUNITARIA CHE SI VERIFICA IN SEGUITO ALL’INGESTIONE DI UN ALIMENTO CONTENENTE UNA SOSTANZA RICONOSCIUTA COME ESTRANEA DALL’ORGANISMO.
Mentre per l’allergia alimentare bastano piccole quantità di alimento per scatenare i sintomi, per l’intolleranza i sintomi si manifestano dopo che è stata superata una certa soglia. La risposta immunitaria si scatena ma a bassi livelli, rimanendo silente e creando uno stato infiammatorio che non si manifesta subito ma solo dopo un po’ di tempo (in alcuni casi anche dopo anni).
I sintomi più comuni sono:
Valutare l’accrescimento del peso è il primo passo, ma risulta importante anche valutare l’apporto dei nutrienti per prevenire allergie e intolleranze.
È VERO CHE DURANTE LA GRAVIDANZA SI PUÒ ESEGUIRE UN TEST CHE ABBIA LO SCOPO DI INDIVIDUARE INTOLLERANZE TRAMITE IL PRELIEVO DI SANGUE, IN MODO DA ASSICURARSI CHE NON SI ABBIA UN’INTOLLERANZA ALIMENTARE IN CORSO.
In questo modo si individuano gli alimenti (o una famiglia di alimenti) ai quali si è intolleranti: la loro eliminazione durante l’epoca gestazionale basterà per eliminare tutti i sintomi.
Le gestanti che risultavano intolleranti a qualche alimento già prima della gravidanza dovranno continuare a seguire la dieta che prevede l’eliminazione dell’alimento (o degli alimenti) “incriminato”.
In entrambi i casi, ossia che la gestante era già intollerante verso qualche alimento o che sia risultata intollerante durante la gravidanza, occorrerà evitare carenze nutrizionali che possono rivelarsi dannose per la salute di mamma e bambino. In questo caso è opportuno farsi seguire da un esperto che suggerirà la dieta ideale per non creare carenze nutrizionali e suggerirà la giusta integrazione.
SI POSSONO SVILUPPARE INTOLLERANZE ALIMENTARI IN GRAVIDANZA?
Le intolleranze alimentari si possono sviluppare in qualsiasi momento della vita, gravidanza compresa. Le intolleranze alimentari non hanno una causa scatenante e ad oggi non si conoscono le cause dell’insorgenza di una intolleranza alimentare.
Alla base c’è sicuramente una sensibilità alterata dell’intestino che porta a non tollerare più un determinato alimento o una determinata sostanza presente in più alimenti.
Anche lo stress può essere una delle cause scatenanti. Quindi per evitare l’insorgenza di intolleranze alimentari in gravidanza si può iniziare riducendo i livelli di stress e tutto ciò che non fa vivere serenamente questo meraviglioso periodo alla futura mamma.
La donna in gravidanza deve seguire un’alimentazione il più possibile varia in modo da mettere a disposizione al feto il maggior numero di antigeni che gli consentiranno di sviluppare tolleranza verso di essi. Una dieta varia ed equilibrata non è utile solo per il feto ma anche per la mamma: la donna manterrà così una corretta tolleranza verso tutto ciò che mangia.
Le intolleranze alimentari causano disturbi intestinali, nausea, acidità di stomaco e l’obiettivo di ogni gestante sarà quello di evitare proprio l’insorgenza di intolleranze per evitare di conseguenza tutti gli spiacevoli sintomi che possono manifestarsi.
Fonte http://www.vitadamamma.com/153813/intolleranze-alimentari-in-gravidanza.html
QUANDO SI PARLA DI INTOLLERANZA ALIMENTARE CI SI RIFERISCE ALLA RISPOSTA IMMUNITARIA CHE SI VERIFICA IN SEGUITO ALL’INGESTIONE DI UN ALIMENTO CONTENENTE UNA SOSTANZA RICONOSCIUTA COME ESTRANEA DALL’ORGANISMO.
Mentre per l’allergia alimentare bastano piccole quantità di alimento per scatenare i sintomi, per l’intolleranza i sintomi si manifestano dopo che è stata superata una certa soglia. La risposta immunitaria si scatena ma a bassi livelli, rimanendo silente e creando uno stato infiammatorio che non si manifesta subito ma solo dopo un po’ di tempo (in alcuni casi anche dopo anni).
I sintomi più comuni sono:
- disturbi a livello dermatologico, prurito, eczema, orticaria,
- disturbi a livello respiratorio, asma, tosse, rinite,
- a livello gastrointestinale, diarrea, nausea, vomito, stipsi, dolori addominali,
- a livello neurologico, mal di testa, vertigini, iperattività.
- Fatta questa distinzione e avendo capito a cosa ci riferiamo con il termine “intolleranze alimentari”, vediamo come comportarsi in gravidanza.
In generale, in gravidanza è fondamentale seguire un’alimentazione corretta, in modo da preservare e garantire la salute della mamma e del bambino.
È VERO CHE DURANTE LA GRAVIDANZA SI PUÒ ESEGUIRE UN TEST CHE ABBIA LO SCOPO DI INDIVIDUARE INTOLLERANZE TRAMITE IL PRELIEVO DI SANGUE, IN MODO DA ASSICURARSI CHE NON SI ABBIA UN’INTOLLERANZA ALIMENTARE IN CORSO.
In questo modo si individuano gli alimenti (o una famiglia di alimenti) ai quali si è intolleranti: la loro eliminazione durante l’epoca gestazionale basterà per eliminare tutti i sintomi.
Le gestanti che risultavano intolleranti a qualche alimento già prima della gravidanza dovranno continuare a seguire la dieta che prevede l’eliminazione dell’alimento (o degli alimenti) “incriminato”.
In entrambi i casi, ossia che la gestante era già intollerante verso qualche alimento o che sia risultata intollerante durante la gravidanza, occorrerà evitare carenze nutrizionali che possono rivelarsi dannose per la salute di mamma e bambino. In questo caso è opportuno farsi seguire da un esperto che suggerirà la dieta ideale per non creare carenze nutrizionali e suggerirà la giusta integrazione.
SI POSSONO SVILUPPARE INTOLLERANZE ALIMENTARI IN GRAVIDANZA?
Le intolleranze alimentari si possono sviluppare in qualsiasi momento della vita, gravidanza compresa. Le intolleranze alimentari non hanno una causa scatenante e ad oggi non si conoscono le cause dell’insorgenza di una intolleranza alimentare.
Alla base c’è sicuramente una sensibilità alterata dell’intestino che porta a non tollerare più un determinato alimento o una determinata sostanza presente in più alimenti.
Anche lo stress può essere una delle cause scatenanti. Quindi per evitare l’insorgenza di intolleranze alimentari in gravidanza si può iniziare riducendo i livelli di stress e tutto ciò che non fa vivere serenamente questo meraviglioso periodo alla futura mamma.
La donna in gravidanza deve seguire un’alimentazione il più possibile varia in modo da mettere a disposizione al feto il maggior numero di antigeni che gli consentiranno di sviluppare tolleranza verso di essi. Una dieta varia ed equilibrata non è utile solo per il feto ma anche per la mamma: la donna manterrà così una corretta tolleranza verso tutto ciò che mangia.
Le intolleranze alimentari causano disturbi intestinali, nausea, acidità di stomaco e l’obiettivo di ogni gestante sarà quello di evitare proprio l’insorgenza di intolleranze per evitare di conseguenza tutti gli spiacevoli sintomi che possono manifestarsi.
Fonte http://www.vitadamamma.com/153813/intolleranze-alimentari-in-gravidanza.html
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