venerdì 5 gennaio 2018

I pancioni? Non sono tutti uguali!

Ma quanto deve essere grande il pancione per poter essere sicure che la gravidanza proceda bene?       Tante mamme se lo chiedono, ma in realtà non c’è una risposta unica, perché ogni gravidanza costituisce una storia a sé, diversa non solo da donna a donna, ma anche da gestazione a gestazione nella stessa donna. Così, è possibile incontrare una futura mamma che alla 16a settimana riesce ancora a infilarsi nei soliti jeans e un’altra che, nella stessa epoca, deve già indossare solo abiti premaman, nonostante il bambino di entrambe presenti uno sviluppo e dimensioni perfettamente nella norma.

Come mai questo succede? Ce lo spiega Stefania Mazza, ginecologa di Bergamo.

Da che cosa è determinata la crescita del pancione?
      Nel corso della gravidanza, lo sviluppo dell’addome è dovuto principalmente all’incremento di volume dell’utero, alla presenza della placenta, del liquido amniotico e del feto.  In più, bisogna considerare una fisiologica ritenzione idrica e l’aumento dei depositi adiposi, necessari per garantire al bimbo un adeguato apporto di nutrienti negli ultimi mesi di gestazione.
I pancioni? Non sono tutti uguali!
Perché due donne che sono nello stesso periodo di gravidanza possono avere pancioni tanto diversi?
      Sono vari i fattori che entrano in gioco durante i nove mesi. Tra questi contano, in particolare, le abitudini alimentari e la condizione fisiologica: è ovvio, per esempio, che chi aspetta due gemelli probabilmente avrà un pancione più voluminoso di chi attende un bambino solo.

La quantità di liquido amniotico incide sulle dimensioni?
      In situazioni fisiologiche, cioè prive di particolari problemi, la quantità di liquido amniotico, normalmente compresa tra i 500 e 1500 millilitri a fine gravidanza, non influisce sulla grandezza del pancione.  Solo in condizioni patologiche, come per esempio, il diabete, la quantità di liquido aumenta in modo eccessivo (polidramnios), incrementando il volume dell’addome.

In quali casi il pancione è così piccolo da destare preoccupazione?
      Solo quando la misurazione ecografica dei parametri biometrici fetali evidenzia che il bambino è al di sotto del  5°-10° percentile di crescita. Diversamente, non deve essere considerato un problema.

E quando è così grosso da provocare qualche dubbio?
      Un pancione ‘troppo grosso’ può essere il segnale di un problema su cui è opportuno indagare.  Non ha comunque alcun senso spaventarsi prima che la situazione sia stata valutata dallo specialista.

Secondo una credenza popolare, la forma del pancione segnala se il bebè è maschio o femmina. C’è un fondo di verità?
      Se avessi comunicato alle mie pazienti il sesso del feto in base alla forma del loro pancione, penso che oggi non godrei più della loro fiducia!

Mediamente, in quale epoca l’addome dovrebbe rendersi ben visibile?
      Nel primo trimestre l’aumento di peso è, in genere, impercettibile (circa 1,5 chili) e la pancia non dovrebbe fare la sua comparsa prima della 12a settimana.

Quanto tempo ci vuole, dopo il parto, perché la pancia torni piatta?
      Il tono della parete addominale non viene riacquistato completamente prima che siano trascorse 5-6 settimane dopo il parto. La sua prolungata distensione e la diastasi, ovvero l’allontanamento, dei muscoli retti sono la principale causa di un addome che appare flaccido per molti giorni successivi alla nascita del bambino. A questo, si aggiunge anche la predisposizione individuale. Una donna in sovrappeso o che ha sostenuto più gravidanze ravvicinate avrà maggiore difficoltà a recuperare un addome tonico.

Fonte http://www.dolceattesa.com/gravidanza/pancioni-non-sono-tutti-uguali_benessere/

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