Talvolta è davvero estenuante stare dietro alla serie infinita di perché che riesce a pormi in pochi minuti ma con tanta pazienza e anche un pizzico di divertimento, cerco di rispondergli sempre, chiaramente e con parole semplici e metafore ma dando anche tanta fiducia alla sua facoltà di comprensione.
Sono infatti convinta che i bambini capiscano molto più di quanto noi crediamo e lo dimostrano tirando fuori frasi ed affermazioni pertinenti quando meno ce lo aspettiamo.
La consapevolezza dell’importanza di questa fase nella crescita di un bambino mi ha letteralmente “investito” non adesso che sono diventata mamma ma molto tempo prima.
Qualche anno fa un bambino mi ha chiesto: “Perché la luna sta nel cielo?”.
Ricordo che la mia bocca si è aperta automaticamente per rispondere quello che avevo imparato a scuola ma, di colpo, si è richiusa e sono solo riuscita a farfugliare qualcosa senza senso.
Ero rimasta colpita dalla semplicità con cui mi era stata posta la domanda e, contemporaneamente, dalla difficoltà di dargli una risposta che potesse risultare allo stesso tempo comprensibile, soddisfacente e veritiera.
Mi sono sentita improvvisamente caricata di una responsabilità enorme.
Avevo la possibilità di poter contribuire alla formazione di un nuovo piccolo cervello che si affacciava alla conoscenza del mondo.
Quel bambino aveva diritto ad una risposta adeguata alla sua età e alla sua comprensione e non ad un più semplice (per me): “non lo so” oppure “perché qualcuno ce l’ha messa”.
Star Shining
Sono infatti convinta che i bambini capiscano molto più di quanto noi crediamo e lo dimostrano tirando fuori frasi ed affermazioni pertinenti quando meno ce lo aspettiamo.
La consapevolezza dell’importanza di questa fase nella crescita di un bambino mi ha letteralmente “investito” non adesso che sono diventata mamma ma molto tempo prima.
Qualche anno fa un bambino mi ha chiesto: “Perché la luna sta nel cielo?”.
Ricordo che la mia bocca si è aperta automaticamente per rispondere quello che avevo imparato a scuola ma, di colpo, si è richiusa e sono solo riuscita a farfugliare qualcosa senza senso.
Ero rimasta colpita dalla semplicità con cui mi era stata posta la domanda e, contemporaneamente, dalla difficoltà di dargli una risposta che potesse risultare allo stesso tempo comprensibile, soddisfacente e veritiera.
Mi sono sentita improvvisamente caricata di una responsabilità enorme.
Avevo la possibilità di poter contribuire alla formazione di un nuovo piccolo cervello che si affacciava alla conoscenza del mondo.
Quel bambino aveva diritto ad una risposta adeguata alla sua età e alla sua comprensione e non ad un più semplice (per me): “non lo so” oppure “perché qualcuno ce l’ha messa”.
Star Shining
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