QUALCHE STATISTICA
Le giovani madri attorno ai 20 anni di età tendono a controllarsi molto meno rispetto a donne più adulte, solo il 3,8%, mentre quasi il 14% inizia il percorso dei controlli solo molto tardi.La maggior parte dei parti avviene negli ospedali pubblici, quasi il 90%, l’10% in case di cura private, solo una piccolissima percentuale in casa. Ancora, 9 volte su 10, durante il parto, la mamma ha accanto a sé il padre del nascituro. L’ 1,66% delle gravidanze è frutto della procreazione assistita.
Le giovani madri attorno ai 20 anni di età tendono a controllarsi molto meno rispetto a donne più adulte, solo il 3,8%, mentre quasi il 14% inizia il percorso dei controlli solo molto tardi.La maggior parte dei parti avviene negli ospedali pubblici, quasi il 90%, l’10% in case di cura private, solo una piccolissima percentuale in casa. Ancora, 9 volte su 10, durante il parto, la mamma ha accanto a sé il padre del nascituro. L’ 1,66% delle gravidanze è frutto della procreazione assistita.
Quasi il 9% delle donne partorisce in punti nascita «a rischio», quantomeno non sicuri a termini di legge in materia di soglia minima di parti annui, che dovrebbe essere di 500 secondo L’organizzazione mondiale della sanità. Altro aspetto che preoccupante il crescente numero di parti cesarei, quasi il 36% , ma con punte massime del 54% nelle case di cura private contro il 33,1% degli ospedali pubblici.
SI FANNO PIÚ FIGLI AL NORD
Le Province di Trento e Bolzano sono le più feconde, sarà l’aria buona?, mentre le regioni con meno figli sono Sardegna, Basilicata e Molise. L’età media delle mamme “anziane” italiane si avvicina molto ai 33 anni, e il numero delle nascite è in continuo calo, attestandosi a 512.327, male anche quello dei parti, 503.272.
IN CAMPANIA AMA IL PARTO CESAREO 59%
Dal punto di vista geografico, alla Campania resta la peggiore, con cesarei a quota 59%. A destare allarme, in un periodo in cui le prestazioni inutili sono nel mirino, sono le troppe ecografie, spesso non necessarie. In media ogni gestante ne fa oltre 5 in 9 mesi di gravidanza quando è di tre numero raccomandato dal Ministero della Salute: si va da 3,8 ecografie per parto nella Regione Piemonte a 7 ecografie nella Regione Basilicata. «I dati rilevati – si legge nel rapporto – evidenziano ancora il fenomeno dell’eccessiva medicalizzazione e del sovra-utilizzo di prestazioni diagnostiche in gravidanza», tanto più che «il numero di ecografie effettuate non appare correlato al decorso della gravidanza».
Fonte http://www.contattolab.it/in-italia-mamme-anziane-ci-sono-troppi-parti-cesarei-e-si-fanno-pochi-figli/
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