lunedì 19 dicembre 2016

Gravidanza dopo i 50 anni: cosa bisogna prendere in considerazione decidendo di fare una FIVET e partorire

           Negli ultimi dieci anni sono avvenuti moltissimi cambiamenti nel campo di procreazione assistita quindi il fatto che una donna di 50-60 anni può partorire un figlio concepito in vitro non fa piu’ notizia come una volta. Le cliniche di progettazione di famiglia ricevono sempre piu’ richieste dalle donne fuori età fertile che esplicitano di voler avere figli con l’ausilio della FIVET. 
           Esistono i limiti d’età per poter partecipare ad una FIVET per procreare? È etico aiutare a rimanere incinte le donne che hanno giò superato il periodo fertile? E, infine, è giusto che dobbiamo ignorare l’andamento naturale della vita umana e il ruolo che ha la maternità alle età diverse? In questo articolo cerceheremo di trovare le risposte alle domande sopraccitate.
           Le innovazioni nel campo di medicina riproduttiva hanno aperto la porta al mondo della maternità alle donne di tutte le età (a condizione che si abbiano i soldi per pagare il programma e l’utero per la gestazione).
           Da un lato, la meternità dopo la menopausa non sembra naturale. Ma al contempo non lo sono neanche le iniezioni di insulina nelle cure del diabete e il trampianto del cuore. È un argomento controverso ed è difficile provare che la maternità post-menopausa sia un fenomeno sbagliato. Una FIVET efettuata dopo 50 anni comporta molti rischi, - dirà la maggioranza. Però, d’altronde, la riproduzione di per sé è un rischio indipendentemente dall’età. Per cui i dottori moderni affermano che se la donna è in ottima salute, non ha controindicazioni mediche e se è stabile psicologicamente lei può eseguire la FIVET a qualsiasi età.  
           Altri si preoccupano di piu’ non per la donna e per gli eventuali rischi a cui si sottopone. Qui entra in gioco il destino del bambino che è privo della facoltà di scegliere se venire al mondo o meno. Sì, è vero che i bambini partoriti dalle madri che hanno piu’ di 40’anni sono sottoposti ad un maggior rischio di avere complicazioni causate dall’accumulo dei difetti genetici negli ovuli invecchiati. Però le donne che hanno già subito la menopausa non hanno nessun rischio di avere questo tipo di problema in quanto per effettuare una FIVET vengono usati gli ovuli donati delle giovani ragazze. Grazie agli ultimi il bambino concepito con l’ausilio dell’ovulo donato e partorito da una donna sesantenne può avere meno rischi di uno che è stato concepito in modo naturale da una donna quarantenne.

           Bisogna tener presente che persino nei periodi migliori la gravidanza non è mai priva di rischi comppletamente. Prendendo in considerazione un insieme di fattori che possono influenzare negativamente la salute del neonato sarebbe inopportuno affermare che l’età costituisce uno dei maggiori pericoli. È importante che la donna anziana sia in grado di portare avanti una gravidanza e di sopportare i travagli del parto dando la vita ad un bambino sano.
           Un’altra opinione molto diffusa è che il figlio di una madre anziana può rimanere orfano in giovane età. Qui gli esperti affermano che la durata della vita aumenta ogni anno. E una donna sessantenne può vivere molto piu’ di 80’anni. Inoltre, le giovani donne che fanno le cure contro l’infertilità spesso ricorrono all’aiuto dei riproduttologi proprio perché la loro saluta ha subito danni in seguito al tumore oppure ad altre malattie gravi. Tuttavia, le donne che cercano di curare l’infertilità dopo malattie gravi non subiscono presssioni da parte dei mass media e la questione della durata della loro vita non viene mai messa in discussione.
           Bisogna precisare che al giorno d’oggi il parto dopo 40’anni non è piu’ una novità. Sono sempre piu’ numerose le donne che decidono di avere figli in età piu’ matura. Secondo la statistica, il numero delle gravidanze tardive è cresciuto di 56% solo negli ultimi anni. Adesso non è piu’ tardi partorire il primogenito a 40 anni. Adesso sono tre volte in piu’ le donne che partoriscono il primogenito dopo 37 anni rispetto a vent’anni fa. La statistica ufficiale dice che circa 4% delle donne dopo 40 anni concepiscono in modo naturale e oltre 70% fanno ricorso ad una FIVET oppure ovodonazione.



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