mercoledì 21 dicembre 2016

Aborto interno a seguito di una FIVET

        L’aborto interno si verifica quando il feto ad un certo punto ferma il suo sviluppo e decede. L’aborto interno è un tipo di interruzione della gravidanza. Una gravidanza può fermare il suo sviluppo indipendentemente dal fatto se sia stata raggiunta in modo naturale o con il ricorso alle tecniche di PMA.
Похожее изображение        L’aborto interno si verifica approssimativamente nel 10-15% delle gravidanze. Secondo le statistiche i casi piu’ ricorrenti si osservano nelle donne over 40 in presenza di difetto genetici oppure dopo una fecondazione in vitro e il successivo transfer dell’embrione.
        La maggior parte delle volte l’interruzione involontaria dello sviluppo del feto avviene nel primo tremestre della gravidanza (fino alla 12esima settimana). Di rado succede che lo sviluppo si fermi agli stadi piu’ avanzati (nel secondo e nel terzo trimestre).
Sintomi di aborto interno. È difficile diagnosticare un aborto interno da soli e agli stadi inziali. Inoltre, nonstante l’embrione fermi il suo sviluppo spesso accade che non si verifichi l’immediata interruzione della gravidanza (il distacco della placenta e del sacco vitellino, un aborto spontaneo). Per cui possono continuare a manifestarsi tutti i sintomi di una gravidanza che continua.  
        I principali sintomi da prendere in considerazione subito dopo che si verifichino:
  • ·         Dolori tiranti al basso ventre e dilombatura accompagnati con una febbre moderata (37 – 37.5 С).
  • ·         Perdite di sangue vaginali;
  • ·         Addome che non cresce più;
  • ·         Assenza del battito cardiaco del feto, dei movimenti;
  • ·         Inoltre possono cessare la nausea e il cambiamento dei gusti della donna incinta.

        La diagnosti precisa di aborto interno può essere emessa solo dal medico specializzato dopo un’accurata visita medica e un’ecografia.

Cause di aborto interno. Fra le cause piu’ frequenti dell’aborto interno i dottori annoverano difetti genetici in presenza dei quali si ferma lo sviluppo del feto; malattie autoimmuni, in particolare la sindrome antifosfolipidica. Anche le malattie infettive come influenza, herpes, morbillo, rosolia, clamidiosi, toxoplasmosi, infezione citomegalovirus ecc. possono causare l’arresto dello sviluppo del feto agli stadi diversi della gravidanza. Ancora piu’ pericolose per una donna incinta le infezioni che lei può avere nel corso di una gravidanza. Queste infezioni possono causare un aborto interno anche agli stadi piu’ avanzati.
        Un aborto interno può essere causato da problemi ormonali come la mancanza dell’ormone della gravidanza progesterone. Però questo problema può essere evitato grazie all’assunzione di particolari famaci. La donna incinta deve ricordare che uno stile di vita sbagliato può incidere gravemente sul feto e causare un aborto interno. Stress ecessivo, mancanza del sonno, alimentazione non equilibrata, ambiente lavorativo nocivo, assunzione dei farmaci controindicati nel corso della gravidanza, cattive abitudini (alcool, fumo, droga) possono comportare l’interruzione della gravidanza.

Cosa fare se si verifica un aborto interno. In presenza di un aborto interno il sacco vitellino deceduto inizia a decomporsi nei casi piu’ gravi comportando l’avvelenamento dell’organismo materno. Quest’ultimo inizia ad assorbire le tossine e un impatto durevole (piu’ di 4 settimane) può causare complicanze trombotiche, mancata coagulazione ematica ed emorragie. In seguito può svilupparsi la sepsi, si infiamma l’utero e i suoi annessi il che molto probabilmente potrebbe causare l’infertilità.
Картинки по запросу Aborto interno        Un aborto interno spesso viene seguito da un aborto spontaneo. Se questo non avviene è necessario asportare d’urgenza il feto deceduto e i suoi rivestimenti dalla cavità dell’utero. Agli stadi iniziali della gravidanza (fino all’ottava settimana) l’asporto dell’embrione viene eseguito con il metodo di aspirazione a vuoto.
        Agli stadi piu’ avanzati dell’aborto interno viene eseguito un intervento chirurgico, un’abrasione della cavità uterina. Anche in caso di aborto spontaneo è necessario effettuare una pulizia dell’utero per eliminare completamente eventuali residui del feto deceduto. L’intervento viene eseguito all’ospedale in anestesia generale dopo di cui viene prescritta una terapia antibatterica. Dopo 1-2 settimane viene eseguita un’ecografia di controllo per rilevare lo stato dell’utero.

La preparazione alla gravidanza successiva dopo un aborto interno. Per poter prepararsi bene ad un’altra gravidanza innanzittutto è necessario capire bene le cause dell’avvenuto aborto. È necessario effettuare un esame istologico dei tessuti del feto deceduto, un esame per rilevare eventuali infezioni di entrambi i partner, un esame citogenetico del sangue di entrambi i coniugi per escludere la presenza di anomalie genetiche, un esame ormonale e immune della donna. Bisogna riprendere i tentativi di fecondazione non prima dei 6-12 mesi. In questo periodo i dottori consigliano di prendere la pillola anticoncezionale che aiuta a riprendersi all’organismo.
        Bisogna precisare che prima di effettuare una FIVET i medici specializzati effettuano gli accertamenti sopraccitati per minimizzare l’eventualità delll’esito negativo della procedura.
        È necessario prepararsi molto attentamente alla gravidanza successiva. Dopo aver effettuato i necessari acceratamenti e cure, badate bene alla vostra salute e seguite una dieta equilibrata, seguite tutti i consigli del dottore e non lasciatevi prendere dalla disperazione. La maggior parte delle donne che hanno subito un aborto interno in seguito riescono a portare avanti una gravidanza e partorire figli sani.


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