lunedì 26 dicembre 2016

Diventa madre grazie all’ovaio congelato quando aveva 9 anni

          Una donna ha dato alla luce un bambino grazie alla «riattivazione» di un ovaio che le era stato prelevato quando aveva 9 anni, prima che raggiungesse la pubertà, era stato congelato e che le è stato poi reimpiantato in età adulta. Lo storico intervento è stato effettuato dai medici del Portland Hospital di Londra. «È come un miracolo. Abbiamo aspettato così a lungo per questo risultato e ora abbiamo un bambino sano», ha dichiarato la giovane, Moaza Al Matrooshi, 24 anni, alla Bbc. Al Matroosh, che è cittadina di Dubai, è nata con la beta-talassemia, una malattia ereditaria del sangue che può essere fatale e ha dovuto ricevere un trapianto di midollo osseo da suo fratello al Great Ormond Street Hospital di Londra quando aveva solo 9 anni. Il trapianto era stato inoltre preceduto da una chemioterapia, un trattamento che danneggia le ovaie.
Il prelievo
          Prima della terapia i medici che la avevano in cura a Leeds le avevano asportato l’ovaio destro. La parte esterna dell’organo, che contiene gli ovuli, era stata tagliata in frammenti più piccoli che erano stati trattati con agenti crio-protettivi, portati gradualmente a una temperatura di meno 196 gradi centigradi e poi conservati nell’azoto liquido. All’epoca si trattava di una procedura innovativa: sarebbero dovuti passare tre anni prima che una donna riuscisse a dare alla luce un bambino da tessuto ovarico congelato e nessuno l’aveva mai tentata con ovai provenienti da una bambina che non aveva ancora raggiunto la pubertà.
Il trapianto
Moaza Al Matrooshi con il marito Ahmed e loro figlio a Londra due giorni fa (Afp)          L’anno scorso, medici in Danimarca hanno poi trapiantato alla giovane il tessuto congelato 14 anni prima, attaccando quattro frammenti all’ovaio sinistro della giovane, che non funzionava perché era stato danneggiato dalla chemioterapia, e uno all’utero. «Abbiamo aspettato che il tessuto ovarico si rivascolarizzasse — ha raccontato alNew York Times la professoressa Professor Helen Picton, che guida la divisione di medicina riproduttiva dell’Università di Leeds —. La crioconservazione lo ha mantenuto integro e una volta scongelato era vivo». Dopo l’intervento gli ovuli hanno iniziato a crescere nel tessuto trapiantato, i livelli ormonali di Moaza sono arrivati alla normalità e ha iniziato a ovulare, riuscendo a diventare fertile (prima era in menopausa). Infine, per massimizzare le probabilità di avere un figlio, Moaza e suo marito Ahmed, sono stati sottoposti a un trattamento di fecondazione in vitro.
Le prospettive
          «Ho sempre creduto che sarei diventata mamma e che avrei avuto un bambino», ha detto Moaza. «Non ho mai smesso di sperare e ora ho questo bambino, è una sensazione perfetta», ha aggiunto. Soddisfatta anche la ginecologa che l’ha seguita, Sara Matthews. «Questo è un enorme passo avanti. Sapevamo — ha spiegato — che il trapianto di tessuto ovarico funziona per le donne adulte, ma non avevamo mai provato a prendere il tessuto da una bambina, congelarlo e poi farlo funzionare di nuovo». I medici adesso sono convinti che la procedura sviluppata a Leeds potrà permettere di recuperare la fertilità alle donne che si sono ammalate di cancro o hanno subito terapie molto aggressive in età prepuberale

Fonte http://www.corriere.it/cronache/16_dicembre_16/diventa-madre-grazie-all-ovaio-congelato-quando-aveva-9-anni-5e038bbc-c369-11e6-951e-edbed16731f0.shtml


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