giovedì 27 dicembre 2018

Se il figlio non arriva: quali sono i valori ormonali maschili da controllare

       Oligoastenospermia e diminuzione del testosterone
Domanda. Io e mio marito stiamo cercando un figlio da oltre un anno, ma nulla. Io ho 29 anni e lui 44. Premetto che ho fatto eco ed esami ormonali  la scorsa estate, ma io non ho problemi o valori superiori/inferiori a quelli di riferimento. Inoltre, ho avuto una gravidanza anni fa, purtroppo interrotta per volere del mio ex fidanzato. Mio marito ha fatto alcuni esami nei mesi scorsi di cui le riporto i valori che più mi sembrano significativi. A seguito di questi esami,  l'andrologo gli ha dato una cura di quattro mesi con due prodotti per "risvegliare" gli spermatozoi lenti e pigri. Tra un po' dobbiamo tornare a fare i controlli per vedere se la situazione è cambiata, ma dato che non sono incinta, non credo che ci saranno grandi sorprese positive. Intanto mio marito ha fatto altri esami ormonali, di cui le allego i risultati. Vorrei chiederle se secondo lei il fatto che non riusciamo ad avere figli sia dovuto ai risultati di questi esami. Le chiedo anche se ritiene che ci siano altri accertamenti che dovremmo fare o se per noi a questo punto esiste solo la strada dell'inseminazione artificiale.

Risposta. La oligoastenospermia, ossia la presenza di un ridotto numero di spermatozoi con alterata motilità presente nel liquido seminale di suo marito,  potrebbe essere il principale fattore responsabile delle vostre difficoltà ad avere un bimbo. Altro dato importante che emerge dalle analisi del sangue è rappresentato dai valori di testosterone totale che sono ai limiti bassi della norma (poco attendibili e di scarso significato sono invece i valori di testosterone libero). Questo dato, che deve essere comunque verificato da almeno un secondo prelievo, potrebbe essere correlato all'età di suo marito. Nel maschio, infatti, dopo i 40 anni è possibile che si verifichi una lenta e graduale diminuzione dei valori di testosterone totale circolante. Alla riduzione del testosterone ematico totale  può corrispondere una riduzione del testosterone intratesticolare, ossia dell'ormone che circola all'interno dei  testicoli e la cui normale concentrazione è molto importante per la salute degli spermatozoi.

Prima di pensare a una inseminazione assistita, quindi, consiglierei di ripetere il dosaggio del testosterone totale e nel caso si confermasse un valore basso suggerirei una terapia con il clomifene citrato o con la gonadotropina corionica umana (hCG) così come anche consigliato in una recente review scientifica pubblicata sulla rivista Fertility and Sterility dal titolo" The treatment of hyupogonadism in men of reproductive age". Parlatene con il vostro andrologo e mi tenga aggiornato.

Похожее изображение       HPV negli uomini: come si fa la diagnosi
Domanda. Sono una ragazza di 30 anni e da dieci anni sono fidanzata con lo stesso ragazzo. Abbiamo sempre usato il preservativo, ma da qualche mese ho iniziato a prendere la pillola e quando ho fatto il Pap test mi è stato diagnosticato l'Hpv con lesione cin1, per cui mi è stata prescritta una colposcopia. Preciso che da 7-8 anni eseguo il Pap test regolarmente ogni anno ed è sempre stato negativo. La prima domanda che mi è venuta in mente ovviamente è stata: è stato lui a passarmelo? E come può averlo preso? Entrambi non frequentiamo né palestre, né piscine, e per quanto mi riguarda, quando mi capita di utilizzare bagni pubblici, faccio sempre attenzione a non entrare in contatto con nulla. Lui per di più è anche circonciso, quindi il prepuzio non c'entra. L'unica cosa che posso dire è che non ho mai notato su di lui né condilomi, creste di gallo o macchioline.

Quello che più mi ha irritata è che quando gli ho detto che forse era meglio che facesse un controllo anche lui, l'unica cosa che ha fatto è guardare su internet e dirmi che non c'è nessuna visita da fare, che per gli uomini non ci sono esami cui sottoporsi. Insomma, ha liquidato la faccenda dicendo che è un virus come un altro che si può prendere come si prende la febbre. Davvero non c'è niente che possa fare? Quanto meno per sapere se ce l'ha pure lui o no. Io prossimamente farò la colposcopia a cui andrò da sola,  perché gli ho chiesto mille volte di accompagnarmi e non mi ha mai risposto e alla fine ho smesso di chiederglielo. In quest'ultimo mese non abbiamo avuto rapporti per vari motivi, ma soprattutto perché io mi sento bloccata nei suoi confronti. A seconda di quello che sarà l'esito della colposcopia, seguirò le cure che mi prescriveranno e fra sei mesi ripeterò il Pap test. E se lui dovesse essere il portatore del virus, io sinceramente non me la sento di avere di nuovo rapporti non protetti, con il rischio di dover stare sempre in ballo con colposcopie, conizzazioni ecc... senza contare che ho letto che il papilloma nell'uomo, se trascurato, può portare all'infertilità. È vero?

Risposta. Nell'uomo, come nella donna, le lesioni da papilloma virus possono non essere visibili ad occhio nudo ma vengono eventualmente riconosciute mediante peniscopia, un semplice esame indolore che un qualsiasi dermatologo può eseguire. Convinca, quindi, il suo fidanzato a sottoporsi a una semplice visita dermatologica in un centro per la diagnosi e cura delle malattie veneree.

Scoliosi lombare e riduzione della potenza sessuale
Domanda. Ho una leggera scoliosi lombare scoperta da poco e ho 44 anni. L'internista che mi ha visitato dice che ho un testicolo più in alto dell'altro, ma ho notato di avere erezioni meno persistenti e "potenti". Può essere colpa della scoliosi e dello stress che ne é derivato?

Risposta. Escludo che ci sia una correlazione tra la scoliosi lombare e la riduzione della sua potenza sessuale.

Fonte https://www.repubblica.it/salute/esperti/andrologia/2013/07/02/news/l_andrologo_esami_da_fare_per_la_fertilit-60778078/

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