La vita delle donne di oggi non è la stessa di 30 anni fa.
Il tempo dedicato agli studi si allunga e la voglia di realizzarsi professionalmente ci spinge spesso a rimandare la prima gravidanza a dopo i 35 anni. E, soprattutto, spesso è solo dopo quell'età che si raggiunge la stabilità economica necessaria a "metter su famiglia". Insomma, è dopo i 35 che iniziamo a sentirci più mature e pronte ad avere un figlio.
I dati lo confermano: ormai, le gravidanze tardive (dopo i 35 o i 40 anni) non sono più una rarità. Ma se la frequenza di queste gravidanze aumenta, non è però da prendere alla leggera: soprattutto perché, dopo i 35 anni, l'orologio biologico inizia a suonare e la fertilità dopo i 40 anni subisce un netto calo...
Rimanere incinta a 40 anni: quali probabilità ?
Verso i 40 anni, l'eventualità di restare incinta cala nettamente al di sotto del 10%, che fa sì che il periodo medio per concepire un bambino diventa di circa un anno, se non di più. La possibilità di avere un figlio è del 25% per ciclo mestruale a 25 anni, scende al 12% a 35 anni, e al 6% dopo i 40! Infatti anche se apparentemente, il ciclo continua ad essere normale a questa età, il numero di ovulazioni diminuisce e aumenta la probabilità di ovociti imperfetti, destinati ad andare incontro ad aborti spontanei (soprattutto precoci).
Le fumatrici hanno meno possibilità di restare incinta, perché il tabacco causa un calo della fertilità, oltre ad accelerare l'arrivo della menopausa.
Se ti avvicini ai 40 e vuoi avere un figlio, non aspettare per fare un bilancio della tua fertilità! Affronta la realtà e scopri subito se riuscirai a coronare il tuo sogno!
Intraprendere una gravidanza tardiva: come fare?
> Parlarne con il ginecologo
Ci provate da qualche mese, ma non riesci ancora a restare incinta? Bhe, è arrivato il momento di parlarne con il tuo ginecologo. Se ti segue da anni, conoscerà la tua "storia" ginecologica: se hai avuto delle patologie, se hai preso la pillola, se hai fatto dei bilanci ormonali... Con lui, quindi, potrai parlare a cuore aperto del tuo progetto di maternità.
> Fare un dosaggio ormonale per fare il punto sulla fertilità
Dopo i 40 anni, la maternità ha bisogno di essere seguita da vicino. Se nel giro di 6 mesi non sei ancora riuscita a rimanere incinta il tuo ginecologo ti consiglierà, per non perdere tempo prezioso, di consultare uno specialista della fertilità. Ti verranno prescritti una serie di analisi ed esami finalizzati a misurare la tua capacità ovulatoria e il numero di follicoli presenti nelle tue ovaie. Verrà chiesto al tuo partner di effettuare uno spermiogramma per valutare la sua fertilità. Il bilancio è soddisfacente? In tal caso, il medico vi inciterà a continuare a provare a restare incinta ancora per qualche mese. Se il bilancio è mediocre, invece, vi illustrerà i metodi per rimediare al calo della fertilità (stimolazione ovarica, inseminazione, ecc.).
Valutare i fattori chiave
Le complicazioni possibili per la mamma...
> Stanchezza e problemi venosi: tipici di una gravidanza, sono peggiorati dall'età. La loro frequenza aumenta dopo il 38-39 anni.
> Aborti spontanei: il rischio aumenta dopo i 35 anni. Se, nelle future mamme di 30 anni, l'aborto spontaneo capita nel 12% dei casi, questa percentuale raggiunge il 34% quando si superano i 40. E questo perché gli ovociti presentano delle anomalie cromosomiche.
> Ipertensione: è due volte più frequente a 35 anni rispetto che a 20. Una dieta equilibrata permette di limitare questo il rischio di ipertensione gravidica.
> Diabete gestazionale: il rischio di questa patologia aumenta dopo i 35 anni. Come per l'ipertensione, un'alimentazione corretta è la chiave per prevenire questa malattia.
> Parto prematuro: così come il tabagismo, restare incinta prima dei 18 anni o dopo i 35 aumenta la possibilità di partorire prematuramente. Una cosa è certa, dopo i 35 anni, e soprattuto dopo i 40, i medici consigliano di non strafare durante la gravidanza.
> Parto cesareo: per finire, dopo i 40 anni ci sono più probabilità di dover ricorrere ad un parto cesareo.
... e per il bébé
La maggior parte delle mamme di più di 40 anni lo sanno: con l'étà aumenta anche il rischio di avere un figlio affetto da un'anomalia cromosomica.
Tra queste, la sindorme di Down, la cui frequenza passa da 1 su 1000 a 30 anni a 1 su 100 a 40 anni. In caso di gravidanza tardiva viene consigliata o addirittura raccomandata l'amniocentesi. Effettuata nel primo trimestre di gravidanza, attraverso il prelievo di liquido amniotico, essa è finalizzata a scoprire con certezza se il bambino avrà anomalie cromosomiche.
Fonte https://www.alfemminile.com/concepimento/come-rimanere-incinta-a-40-anni-s2477692.html
Il tempo dedicato agli studi si allunga e la voglia di realizzarsi professionalmente ci spinge spesso a rimandare la prima gravidanza a dopo i 35 anni. E, soprattutto, spesso è solo dopo quell'età che si raggiunge la stabilità economica necessaria a "metter su famiglia". Insomma, è dopo i 35 che iniziamo a sentirci più mature e pronte ad avere un figlio.
I dati lo confermano: ormai, le gravidanze tardive (dopo i 35 o i 40 anni) non sono più una rarità. Ma se la frequenza di queste gravidanze aumenta, non è però da prendere alla leggera: soprattutto perché, dopo i 35 anni, l'orologio biologico inizia a suonare e la fertilità dopo i 40 anni subisce un netto calo...
Rimanere incinta a 40 anni: quali probabilità ?
Verso i 40 anni, l'eventualità di restare incinta cala nettamente al di sotto del 10%, che fa sì che il periodo medio per concepire un bambino diventa di circa un anno, se non di più. La possibilità di avere un figlio è del 25% per ciclo mestruale a 25 anni, scende al 12% a 35 anni, e al 6% dopo i 40! Infatti anche se apparentemente, il ciclo continua ad essere normale a questa età, il numero di ovulazioni diminuisce e aumenta la probabilità di ovociti imperfetti, destinati ad andare incontro ad aborti spontanei (soprattutto precoci).
Le fumatrici hanno meno possibilità di restare incinta, perché il tabacco causa un calo della fertilità, oltre ad accelerare l'arrivo della menopausa.
Se ti avvicini ai 40 e vuoi avere un figlio, non aspettare per fare un bilancio della tua fertilità! Affronta la realtà e scopri subito se riuscirai a coronare il tuo sogno!
Intraprendere una gravidanza tardiva: come fare?
> Parlarne con il ginecologo
Ci provate da qualche mese, ma non riesci ancora a restare incinta? Bhe, è arrivato il momento di parlarne con il tuo ginecologo. Se ti segue da anni, conoscerà la tua "storia" ginecologica: se hai avuto delle patologie, se hai preso la pillola, se hai fatto dei bilanci ormonali... Con lui, quindi, potrai parlare a cuore aperto del tuo progetto di maternità.
> Fare un dosaggio ormonale per fare il punto sulla fertilità
Dopo i 40 anni, la maternità ha bisogno di essere seguita da vicino. Se nel giro di 6 mesi non sei ancora riuscita a rimanere incinta il tuo ginecologo ti consiglierà, per non perdere tempo prezioso, di consultare uno specialista della fertilità. Ti verranno prescritti una serie di analisi ed esami finalizzati a misurare la tua capacità ovulatoria e il numero di follicoli presenti nelle tue ovaie. Verrà chiesto al tuo partner di effettuare uno spermiogramma per valutare la sua fertilità. Il bilancio è soddisfacente? In tal caso, il medico vi inciterà a continuare a provare a restare incinta ancora per qualche mese. Se il bilancio è mediocre, invece, vi illustrerà i metodi per rimediare al calo della fertilità (stimolazione ovarica, inseminazione, ecc.).
Valutare i fattori chiave
Le complicazioni possibili per la mamma...
> Stanchezza e problemi venosi: tipici di una gravidanza, sono peggiorati dall'età. La loro frequenza aumenta dopo il 38-39 anni.
> Aborti spontanei: il rischio aumenta dopo i 35 anni. Se, nelle future mamme di 30 anni, l'aborto spontaneo capita nel 12% dei casi, questa percentuale raggiunge il 34% quando si superano i 40. E questo perché gli ovociti presentano delle anomalie cromosomiche.
> Ipertensione: è due volte più frequente a 35 anni rispetto che a 20. Una dieta equilibrata permette di limitare questo il rischio di ipertensione gravidica.
> Diabete gestazionale: il rischio di questa patologia aumenta dopo i 35 anni. Come per l'ipertensione, un'alimentazione corretta è la chiave per prevenire questa malattia.
> Parto prematuro: così come il tabagismo, restare incinta prima dei 18 anni o dopo i 35 aumenta la possibilità di partorire prematuramente. Una cosa è certa, dopo i 35 anni, e soprattuto dopo i 40, i medici consigliano di non strafare durante la gravidanza.
> Parto cesareo: per finire, dopo i 40 anni ci sono più probabilità di dover ricorrere ad un parto cesareo.
... e per il bébé
La maggior parte delle mamme di più di 40 anni lo sanno: con l'étà aumenta anche il rischio di avere un figlio affetto da un'anomalia cromosomica.
Tra queste, la sindorme di Down, la cui frequenza passa da 1 su 1000 a 30 anni a 1 su 100 a 40 anni. In caso di gravidanza tardiva viene consigliata o addirittura raccomandata l'amniocentesi. Effettuata nel primo trimestre di gravidanza, attraverso il prelievo di liquido amniotico, essa è finalizzata a scoprire con certezza se il bambino avrà anomalie cromosomiche.
Fonte https://www.alfemminile.com/concepimento/come-rimanere-incinta-a-40-anni-s2477692.html
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