sabato 26 gennaio 2019

INFERTILITÀ MASCHILE

Картинки по запросу INFERTILITÀ MASCHILE         Con l’aiuto della scienza e degli studi condotti negli ultimi anni siamo arrivati alla conclusione che almeno nel 50% dei casi il problema riproduttivo è proprio dell’uomo.
         La vastità del problema è rappresentata da, come dice una ricerca, la richiesta di esami del liquido seminale in crescita del 1000% negli ultimi 40 anni.
         Sarà per i nuovi stili di vita o forse per il cambiamento di mentalità a cui è indispensabile far fronte, i casi di infertilità maschile sono aumentati; tuttavia non è stato riscontrato un aumento corrispondente delle misure preventive.

         Gli uomini infatti, a differenza delle donne, vedono per la prima volta uno specialista solo quando si accorgono che il concepimento non è così semplice come pensavano e, ovviamente, solo dopo che la partner si è già sottoposta a tutte le analisi del caso.
         Dal momento in cui si desidera fare degli accertamenti per scoprire quale sia il problema è indispensabile recarsi da un buon andrologo.
         Lo specialista provvederà con la visita a controllare i genitali esterni e con la palpazione dei testicoli, verificherà il corretto alloggiamento dei testicoli e l’assenza di varicocele.
         È comunque da sottolineare che l’attuale nuova tendenza in caso di criptorchidismo è di intervenire nei bambini in tenera età perché se la ritenzione testicolare, è prolungata nel tempo, riduce la fertilità.

         Mentre il varicocele, è una patologia caratterizzata da una abnorme dilatazione delle vene dei funicoli spermatici.
         La loro dilatazione può causare una diminuzione o una cattiva produzione degli spermatozoi.
         Il quadro clinico può completarsi con uno specifico esame chiamato “ecocolordoppler dei vasi funicolari” associato ad una “ecotomo scrotale”.
         Viene eseguito con un normale apparecchio per ecografie ed ha lo scopo di valutare la consistenza dei vasi sanguigni.
La risoluzione del varicocele è chirurgica.

         Analizziamo ora l’esame più importante per la valutazione della fertilità maschile: lo spermiogramma, l’esame infatti permette di valutare il liquido seminale in tutti i suoi aspetti.
         L’esame viene fatto depositando un campione di sperma (prelevato mediante masturbazione) in un contenitore sterile dopo 3/5 giorni di astinenza da rapporti sessuali.
         Il campione consegnato al laboratorio entro 30 minuti dalla raccolta, quest’ultima eseguita presso il laboratorio di analisi.
Per poter fare un quadro completo è necessario ripetere lo spermiogramma almeno 2 o 3 volte, sono infatti diversi i fattori che possono alterare il risultato, ad esempio l’uso di farmaci o le scorrette abitudini di vita: fumo, alcool, alimentazione non corretta.

Lo spermiogramma viene diviso in due tipi di valutazione…

  • l’analisi macroscopica che valuta il volume, il ph e le caratteristiche morfologiche del liquido seminale quali l’aspetto, la fluidificazione e la viscosità;
  • l’analisi microscopica che valuta la componente gametica e la componente cellulare non nemaspermatica.



Uno spermiogramma, per essere considerato normale deve rientrare nei seguenti parametri:


  • volume: uguale o superiore a 2.0 ml
  • ph: tra 7.2 e 8.0
  • aspetto del liquido seminale: avorio opalescente (trasparente, rosato/rosso/bruno, biancolatte, biancogiallastro o giallastro sono considerati anormali)
  • aspetto degli spermatozoi: possono avere varie forme. E’ importante che almeno il 60% degli spermatozoi raccolti abbia la classica forma con testa ovoidale e una lunga coda
  • fluidificazione: fisiologica o normale
  • viscosità : fisiologica o normale
  • numero: superiore a 20 milioni per ml
  • motilità , può essere:

A) progressiva lineare (possono avanzare in linea retta rapidamente)
B) progressiva lenta (possono avanzare in linea retta lentamente)
C) in loco o in situ (possono muoversi in modo ondulatorio o in loco)
D) immobili
la somma di movimenti di tipo A+B deve superare il 50% (il 25% almeno di tipo A)
morfologia: le forme normali devono essere almeno il 30%
Si ricerca quindi la presenza o meno di globuli bianchi, globuli rossi, agglutinazioni, ecc… che possono aiutare ad individuare le possibili cause di alterazioni.

Le principali alterazioni del seme si definiscono come:

    Картинки по запросу Le principali alterazioni del seme
  • oligospermia, spermatozoi inferiori a 20 milioni per ml
  • astenospermia, la motilità, a un’ora dalla raccolta, è inferiore al 40%
  • teratospermia, le forme anomale superano il 70%
  • azoospermia, totale assenza di spermatozoi
  • emospermia presenza di sangue nello sperma
  • piospermia, presenza di pus nell’eiaculato
  • necrozoospermia, assenza di spermatozoi vivi
  • oligoastenospermia, diminuzione del numero degli spermatozoi e della loro motilità.


         Nel prescrivere uno spermiogramma bisognerebbe includere anche la spermiocoltura che nel valutare alcuni aspetti dello sperma potrà ricercare la presenza di batteri sovente responsabili di  liquidi seminali alterati.
         Un’altra analisi per valutare lo sperma è l’esame di Huhmer comunemente chiamato post-coital test.
         Viene eseguito sulla partner dopo che la coppia ha avuto un rapporto sessuale nel periodo ovulatorio.
         Con questo sistema si ha modo di vedere come si muovono gli spermatozoi all’interno del muco femminile e valutare se non sia proprio questo a impedirgli di risalire attraverso l’utero e le tube.

 Inoltre si possono ricercare altre cause di alterazioni dello sperma con i seguenti esami:
dosaggi ormonali di:

  • LH (valore di riferimento 1-19 mlU/ml)
  • FSH (valore di riferimento 2-15 mlU/ml)
  • PROLATTINA (valore di riferimento 2-27 ng/ml)
  • TESTOSTERONE (valore di riferimento 3-17 ng/ml)
  • ricerche immunologiche
  • cariotipo
  • biopsia testicolare

         La biopsia viene eseguita nei casi in cui lo spermiogramma, non evidenzi spermatozoi vivi. Viene eseguita in anestesia prelevando un pezzetto di tessuto dal testicolo. Nel caso di ritrovamento delle cellule spermatiche, saranno congelate e conservate èer eventuali ICSI (Iniezione di sperma introcitoplasmatica).

 Ma quali sono le cause che portano all’infertilità?
Картинки по запросу Ma quali sono le cause che portano all’infertilità
         Esistono alcuni fattori che mettono a rischio la fertilità maschile, alcuni possono comprometterla per qualche tempo altri definitivamente:

  • una febbre che supera i 38.5° può alterare la spermatogenesi fino a 6 mesi così come i relativi farmaci assunti (in particolare antibiotici);
  • i trattamenti antitumorali, ad esempio le radiazioni nella zona genitale può arrestare definitivamente la produzione di spermatozoi;
  • gli interventi chirurgici, soprattutto se fatti in anestesia generale e nella zona urogenitale, possono influenzare la fertilità per 3/6 mesi;
  • le infezioni urinarie;
  • le malattie a trasmissione sessuale (clamydia tracomathis, lymphogranuloma venereum o HPV);
  • l’orchite post-parotitica (mentre la comune parotite o popolarmente “orecchioni” non è un fattore a rischio e neppure l’orchite se presa prima della pubertà);
  • la ritenzione testicolare (criptochidismo) che più è prolungata nel tempo più diventa un fattore a rischio;
  • i traumi testicolari, se seri, possono danneggiare seriamente i tessuti.

Le cure sono efficaci?
         Si stima che 1/3 degli uomini sottoposti alle cure necessarie riescano ad ottenere ottimi risultati.
         Il migliorameentto della qualità del liquido seminale, riduce anche i trattamenti a cui la coppia si dovrà eventualmente sottoporre.
         Ad esempio, per una discreta qualità del seme potrebbe bastare una IUI piuttosto che una FIVET o una ICSI (sicuramente tecniche più aggressive).

Il lato emotivo del problema
Sicuramente non è un aspetto da sottovalutare.
         L’uomo che scopre di essere “responsabile” della difficoltà di concepimento spesso si sente frustrato e sente ridursi la sua virilità.
         È pertanto importante che la compagna gli faccia avvertire tutto il suo appoggio, la sua comprensione e l’amore.
         Il maschio sovente tende a chiudersi in sé ed è compito della partner trovare la strada giusta perché questo problema venga preso con la giusta considerazione.

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