La toxoplasmosi è una malattia infettiva che può nascondere determinati rischi per le donne incinte, o meglio per il nascituro. La malattia viene trasmessa ad esempio tramite le feci dei gatti. Ma anche pecore e agnelli ne possono essere portatori.
Stando alle stime, in Svizzera un adulto su due – in particolar modo i proprietari di gatti – ha già contratto la malattia ed è dunque immune a un nuovo contagio. Il test degli anticorpi aiuta a fare chiarezza (vedi sotto).
In linea di massima vale quanto segue: durante la gravidanza il contatto con i gatti va limitato quanto più possibile. Qui di seguito alcune regole da osservare.
I consigli di Famigros
Tra l'altro i gatti che non cacciano topi e che escono poco di casa rappresentano un rischio nettamente inferiore.
Possibili conseguenze sul bebè
Il rischio di contagio durante la gravidanza è molto raro. Secondo uno studio solo cinque donne incinte su 1000 vengono contagiate. Tuttavia le conseguenze potrebbero essere gravi in caso di infezione, soprattutto nei premi mesi di gravidanza: nel peggiore dei casi il bambino può sviluppare un idrocefalo oppure subire danni cerebrali. Anche gli occhi o gli organi del bebè ne possono essere colpiti oppure può verificarsi un aborto.
Come ci si accorge di avere la toxoplasmosi?
Il decorso della malattia può essere asintomatico. Possibili sintomi potrebbero però essere i seguenti:
La terapia
Se sei incinta e hai il sospetto di avere la toxoplasmosi, puoi sottoporti a un esame del sangue presso il tuo medico. In presenza di anticorpi è necessario effettuare ulteriori analisi del sangue o del liquido amniotico per appurare se l'infezione è avvenuta tanto tempo fa o se invece è recente.
Se il medico constata che ti sei ammalata durante la gravidanza, ti proporrà una cura a base di antibiotici per evitare che il bambino venga contagiato.
Fonte https://famigros.migros.ch/it/gravidanza-e-bebe/cura-del-bebe/animali-domestici-toxoplasmosi?fbclid=IwAR2vpI4cJIPQMQroXq7kqNX3F84UPRsI9wtS_xyJuFLPv56qeXujgA0MXHs
Stando alle stime, in Svizzera un adulto su due – in particolar modo i proprietari di gatti – ha già contratto la malattia ed è dunque immune a un nuovo contagio. Il test degli anticorpi aiuta a fare chiarezza (vedi sotto).
In linea di massima vale quanto segue: durante la gravidanza il contatto con i gatti va limitato quanto più possibile. Qui di seguito alcune regole da osservare.
I consigli di Famigros
- Che cosa fare per non ammalarsi di toxoplasmosi
- Lavare sempre le mani con sapone prima e dopo aver maneggiato il cibo
- Usare i guanti per il giardinaggio poiché la terra potrebbe contenere feci di gatto infette
- Lasciar pulire la lettiera del gatto a qualcun altro oppure utilizzare guanti di gomma
- Evitare i recinti con sabbia poiché spesso sono contaminati dalle feci dei felini
- Evitare le coccole con il proprio gatto e non farlo entrare in contatto con gli alimenti
- Non accarezzare altri gatti, in particolare i cuccioli hanno molti parassiti
- Osservare per favore anche questi rischi di contagio da toxoplasmosi
Tra l'altro i gatti che non cacciano topi e che escono poco di casa rappresentano un rischio nettamente inferiore.
Possibili conseguenze sul bebè
Il rischio di contagio durante la gravidanza è molto raro. Secondo uno studio solo cinque donne incinte su 1000 vengono contagiate. Tuttavia le conseguenze potrebbero essere gravi in caso di infezione, soprattutto nei premi mesi di gravidanza: nel peggiore dei casi il bambino può sviluppare un idrocefalo oppure subire danni cerebrali. Anche gli occhi o gli organi del bebè ne possono essere colpiti oppure può verificarsi un aborto.
Come ci si accorge di avere la toxoplasmosi?
Il decorso della malattia può essere asintomatico. Possibili sintomi potrebbero però essere i seguenti:
- linfonodi ingrossati nella regione del collo e della testa;
- mal di testa;
- dolori muscolari;
- spossatezza;
- sintomi simili all'influenza.
La terapia
Se sei incinta e hai il sospetto di avere la toxoplasmosi, puoi sottoporti a un esame del sangue presso il tuo medico. In presenza di anticorpi è necessario effettuare ulteriori analisi del sangue o del liquido amniotico per appurare se l'infezione è avvenuta tanto tempo fa o se invece è recente.
Se il medico constata che ti sei ammalata durante la gravidanza, ti proporrà una cura a base di antibiotici per evitare che il bambino venga contagiato.
Fonte https://famigros.migros.ch/it/gravidanza-e-bebe/cura-del-bebe/animali-domestici-toxoplasmosi?fbclid=IwAR2vpI4cJIPQMQroXq7kqNX3F84UPRsI9wtS_xyJuFLPv56qeXujgA0MXHs
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