VISITA ANDROLOGICA
La visita andrologica permette di evidenziare mediante l’ispezione e la palpazione dei genitali maschili, l’eventuale presenza di anomalie anatomiche, alterazioni causate da processi infettivi o traumatici.
RICERCA DI AUTOANTICORPI ANTISPERMATOZOI
Gli anticorpi antispermatozoi sono proteine che si legano alla superficie degli spermatozoi e ne inibiscono la funzionalità, interferendo nel processo di fecondazione. Questo esame viene effettuato sul campione di liquido seminale per valutare la presenza di due principali classi di immunoglobuline: IgA e IgG.
TEST DI FRAMMENTAZIONE DEL DNA SPERMATICO
Le alterazioni della struttura del DNA spermatico sembrerebbero influenzare negativamente i risultati delle tecniche di PMA (Henkel et al, 2003).
La valutazione della percentuale di spermatozoi che presenta frammentazione del DNA viene effettuata mediante enzimi che legano nucleotidi marcati nei punti di rottura della doppia elica del DNA. Il test condotto con la tecnica TUNEL (acronimo di Terminal deoxynucleotidyl transferase UTP-driven Nick End Labeling) considera patologiche percentuali di spermatozoi con frammentazioni del DNA superiori al 20-30%.
F.I.S.H.
Il test F.I.S.H. (Fluorescence In-Situ Hybridization) è un’analisi genetica che viene effettuata sul campione di liquido seminale per valutare l’eventuale presenza nelle cellule spermatiche di anomalie numeriche dei cromosomi (in generale 13, 18, 21, X e Y). Questa metodica prevede l’utilizzo di sonde marcate che si legano in maniera specifica al DNA degli spermatozoi e che possono essere visualizzate mediante microscopia a fluorescenza. Le anomalie cromosomiche vengono distinte in aneuploidie e diploidie. Le aneuploidie sono caratterizzate da un’alterazione del normale assetto aploide della cellula spermatica (che presenta in condizioni normali 23 cromosomi). Possono verificarsi pertanto condizioni di disomia quando è presente un cromosoma in più rispetto al normale assetto cromosomico o di nullisomia nel caso in cui sia presente un cromosoma in meno rispetto ai 23 previsti. Nel caso in cui siano presenti due coppie per ogni cromosoma analizzato si parla di diploidia. Nei pazienti con gravi patologie del liquido seminale si riscontra una più alta frequenza di alterazioni numeriche a carico dei cromosomi sessuali X e Y che possono essere ereditate dalla progenie.
SPERMIOCULTURA
E’ un’analisi che si effettua su un campione di liquido seminale per indagare l’eventuale presenza di popolazioni microbiologiche che possono determinare processi infiammatori a carico delle vie genitali e talora compromettere il processo di fecondazione.
TEST DI SEPARAZIONE NEMASPERMICA
Questa metodica consiste nel rimuovere tramite lavaggio il plasma seminale e di valutare la frazione “migliore” di spermatozoi per motilità e morfologia. Esistono diverse procedure per ottenere tale selezione ed in particolare:
ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE (SPERMIOGRAMMA)
Questo esame si effettua sul campione di liquido seminale ottenuto mediante masturbazione. Per effettuare l’esame del liquido seminale è necessario un periodo di astinenza da rapporti sessuali (eiaculazioni) compreso tra i 3 e i 5 giorni (non superiore).
E’ di fondamentale importanza lavare bene le mani e i genitali prima di effettuare la raccolta nel contenitore sterile per le urine. Presso la nostra struttura è previsto un apposito locale provvisto di televisione e DVD, per facilitare tale procedura.
Il liquido seminale è costituito da una componente fluida (plasma seminale) e una componente cellulare (spermatozoi). L’esame consiste nella valutazione della popolazione di spermatozoi (popolazione nemaspermica) e viene effettuato in laboratorio nel rispetto degli standard internazionali proposti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO).
In particolare vengono valutati i seguenti parametri:
Si parla di oligozoospermia: se il numero di spermatozoi è inferiore a 15 milioni/ml; astenozoospermia: se la motilità progressiva è inferiore al 32%; teratozoospermia: quando la percentuale di spermatozoi con morfologia anomala supera il 96%; azoospermia quando non sono presenti spermatozoi nell’eiaculato. Questo esame non è in grado di determinare in modo assoluto la fertilità maschile essendo la paternità accertata l’unica prova sicura. Inoltre, un unico spermiogramma è insufficiente a definire lo stato potenziale di fertilità (la produzione di spermatozoi da parte dei testicoli ha infatti una elevata variabilità).
La morfologia degli spermatozoi
Fonte http://www.gen.esami-diagnostici/esami-maschili/
La visita andrologica permette di evidenziare mediante l’ispezione e la palpazione dei genitali maschili, l’eventuale presenza di anomalie anatomiche, alterazioni causate da processi infettivi o traumatici.
RICERCA DI AUTOANTICORPI ANTISPERMATOZOI
Gli anticorpi antispermatozoi sono proteine che si legano alla superficie degli spermatozoi e ne inibiscono la funzionalità, interferendo nel processo di fecondazione. Questo esame viene effettuato sul campione di liquido seminale per valutare la presenza di due principali classi di immunoglobuline: IgA e IgG.
TEST DI FRAMMENTAZIONE DEL DNA SPERMATICO
Le alterazioni della struttura del DNA spermatico sembrerebbero influenzare negativamente i risultati delle tecniche di PMA (Henkel et al, 2003).
La valutazione della percentuale di spermatozoi che presenta frammentazione del DNA viene effettuata mediante enzimi che legano nucleotidi marcati nei punti di rottura della doppia elica del DNA. Il test condotto con la tecnica TUNEL (acronimo di Terminal deoxynucleotidyl transferase UTP-driven Nick End Labeling) considera patologiche percentuali di spermatozoi con frammentazioni del DNA superiori al 20-30%.
F.I.S.H.
Il test F.I.S.H. (Fluorescence In-Situ Hybridization) è un’analisi genetica che viene effettuata sul campione di liquido seminale per valutare l’eventuale presenza nelle cellule spermatiche di anomalie numeriche dei cromosomi (in generale 13, 18, 21, X e Y). Questa metodica prevede l’utilizzo di sonde marcate che si legano in maniera specifica al DNA degli spermatozoi e che possono essere visualizzate mediante microscopia a fluorescenza. Le anomalie cromosomiche vengono distinte in aneuploidie e diploidie. Le aneuploidie sono caratterizzate da un’alterazione del normale assetto aploide della cellula spermatica (che presenta in condizioni normali 23 cromosomi). Possono verificarsi pertanto condizioni di disomia quando è presente un cromosoma in più rispetto al normale assetto cromosomico o di nullisomia nel caso in cui sia presente un cromosoma in meno rispetto ai 23 previsti. Nel caso in cui siano presenti due coppie per ogni cromosoma analizzato si parla di diploidia. Nei pazienti con gravi patologie del liquido seminale si riscontra una più alta frequenza di alterazioni numeriche a carico dei cromosomi sessuali X e Y che possono essere ereditate dalla progenie.
SPERMIOCULTURA
E’ un’analisi che si effettua su un campione di liquido seminale per indagare l’eventuale presenza di popolazioni microbiologiche che possono determinare processi infiammatori a carico delle vie genitali e talora compromettere il processo di fecondazione.
TEST DI SEPARAZIONE NEMASPERMICA
Questa metodica consiste nel rimuovere tramite lavaggio il plasma seminale e di valutare la frazione “migliore” di spermatozoi per motilità e morfologia. Esistono diverse procedure per ottenere tale selezione ed in particolare:
- Swim-up (migrazione ascendente)
- Separazione su gradiente di densità
ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE (SPERMIOGRAMMA)
Questo esame si effettua sul campione di liquido seminale ottenuto mediante masturbazione. Per effettuare l’esame del liquido seminale è necessario un periodo di astinenza da rapporti sessuali (eiaculazioni) compreso tra i 3 e i 5 giorni (non superiore).
E’ di fondamentale importanza lavare bene le mani e i genitali prima di effettuare la raccolta nel contenitore sterile per le urine. Presso la nostra struttura è previsto un apposito locale provvisto di televisione e DVD, per facilitare tale procedura.
Il liquido seminale è costituito da una componente fluida (plasma seminale) e una componente cellulare (spermatozoi). L’esame consiste nella valutazione della popolazione di spermatozoi (popolazione nemaspermica) e viene effettuato in laboratorio nel rispetto degli standard internazionali proposti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO).
In particolare vengono valutati i seguenti parametri:
- Fluidificazione e viscosità
- Aspetto volume e pH
- Agglutinazioni
- Concentrazione degli spermatozoi per unità di volume
- Percentuale delle forme mobili
- Concentrazione forme mobili per unità di volume
- Morfologia degli spermatozoi presenti nel campione
Si parla di oligozoospermia: se il numero di spermatozoi è inferiore a 15 milioni/ml; astenozoospermia: se la motilità progressiva è inferiore al 32%; teratozoospermia: quando la percentuale di spermatozoi con morfologia anomala supera il 96%; azoospermia quando non sono presenti spermatozoi nell’eiaculato. Questo esame non è in grado di determinare in modo assoluto la fertilità maschile essendo la paternità accertata l’unica prova sicura. Inoltre, un unico spermiogramma è insufficiente a definire lo stato potenziale di fertilità (la produzione di spermatozoi da parte dei testicoli ha infatti una elevata variabilità).
La morfologia degli spermatozoi
Fonte http://www.gen.esami-diagnostici/esami-maschili/
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