lunedì 28 maggio 2018

La medicina sottovaluta il dolore femminile

Una ragazza tiene tra le mani la scritta SOS
       Nonostante siamo nel 2018, esistono ancora patologie silenti, difficili da riconoscere e che causano anni di sofferenze minando fortemente la qualità della vita. Tra queste, le meno diagnosticate sono le malattie femminili come la sindrome dell'ovaio policistico, l'adenomiosi, i fibromi uterini o l’endometriosi. Quest'ultima è una malattia in cui il tessuto che di norma cresce all’interno dell’utero si sviluppa all’esterno, causando mestruazioni molto dolorose, dolore durante la minzione, sanguinamento eccessivo e anche infertilità.

       Circa 176 milioni di donne in tutto il mondo sono affette da endometriosi ma spesso la scoperta della malattia avviene dopo anni e in relazione alla difficoltà di restare incinta. Sono ancora pochi i medici in grado di diagnosticarla tempestivamente, c’è ancora troppa mal informazione e così spesso le donne passano da una visita all’altra senza risolvere il problema e senza capire cosa ci sia di sbagliato in loro

Una donna rannicchiata sul letto soffre con le mani intorno al ventre       Uno dei problemi principali della mancata individuazione della patologia è dovuta al fatto di essere legata al ciclo riproduttivo femminile, il che comporta una difficoltà a considerare quale tipo di sofferenza durante il mestruo sia da ritenersi nella norma e quale no. Il risultato è quello di ritrovarsi a vivere in una condizione di costante sofferenza senza che venga riconosciuta, a differenza di quanto accade agli uomini, il cui dolore, statisticamente, è preso più sul serio.

       In relazione a questo, per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di questo argomemento, The Guardian ha raccolto una serie di testimonianze di donne che hanno dovuto lottare a lungo per accedere a una cura e avere la diagnosi giusta.

       Nella prima storia la protagonista si è vista respingere più e più volte la richiesta di accertamenti in quanto gli episodi di dolore acuto coincidevano sempre con l’arrivo del ciclo, di conseguenza i medici hanno supposto fossero legati ad esso e nulla di più. Solo alla fine, in seguito a un ennesimo episodio di sofferenza, la richiesta è stata presa in considerazione e dall’esame fatto è risultata la presenza di una massiccia ciste ovarica che le ha comportato la necessità di un intervento per la sua rimozione.

Una donna è seduta ai piedi del letto con un cuscino al petto
       Più o meno la stessa situazione è stata vissuta da una donna in Nuova Zelanda che soltanto dopo un ricovero in ospedale, dovuto al manifestarsi di una sindrome mestruale violenta con lancinanti dolori addominali, ha potuto ricevere la diagnosi e le cure riuscendo anche a restare incinta e a scongiurare il pericolo di infertilità.

       Un’altra donna racconta di aver trascorso gran parte della sua vita come se avesse delle lame di rasoio conficcate nel ventre. Una condizione così debilitante da portarla a non poter lavorare perché nessuno era disposto ad assumere una persona che per 4 giorni al mese si sarebbe dovuta assentare per malattia. Nonostante questo medici e famigliari erano convinti si trattasse solo di una questione legata al mestruo. La donna ha dovuto attendere anni prima di essere curata in modo adeguato per la patologia.

       In media tutte le testimonianze fornite parlano di un periodo di circa 10 anni per avere una diagnosi corretta, sebbene i dolori di cui soffrissero queste donne fossero in tutta evidenza fuori dal normale. Ma nessuno ha dato loro ascolto costringendole a convivere con problematiche fisiche castranti. Un dolore che ha minato anche la possibilità di fare carriera e di avere delle relazioni con l’altro sesso.

Una donna è sdraiata sul letto con la borsa dell'acqua calda sulla panciaLe cure

       Oggi la ricerca è più attiva per consentire una diagnosi tempestiva ed efficace di malattie come l'endometriosi ma la strada da percorrere è ancora lunga. Le cure abbracciano trattamenti ormonali, che comprendono l’assunzione della pillola contraccettiva, antidolorifici, interventi di chirurgia conservativa, attraverso la quale i medici possono eliminare parte dell’endometriosi, fino ad arrivare alla rimozione dell’utero, della cervice e di entrambe le ovaie nei casi più gravi.

        Alcune donne hanno anche affermato di aver tratto giovamento da uno stile di vita sano, praticando regolare attività fisica, altri sono ricorse a cure alternative - agopuntura e massaggi - altre hanno trovato giovamento nei regimi alimentari, eliminando totalmente dalla propria dieta gli alimenti col glutine, i dolci e la frutta. Nella speranza che un giorno arrivi una cura risolutiva e il rispetto del proprio dolore.

Fonte https://www.foxlife.it/2017/11/06/la-medicina-sottovaluta-il-dolore-femminile/

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