giovedì 31 maggio 2018

Cause genetiche dell’infertilità maschile

    Esistono gli studi genetici specifici che devono essere prescritti dallo specialista quando sussiste una condizione di azoospermia, cioè di assenza di spermatozoi. Si tratta più specificatamente dello studio delle mutazioni genetiche che determinano patologie come fibrosi cistica, microdelezione del cromosoma Y e sindrome di Klinefelter.

FIBROSI CISTICA
    La fibrosi cistica è una grave malattia cronica ereditaria. È determinata da alterazioni del DNA, chiamate “mutazioni”, che insorgono in entrambe le copie del gene CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane Regulator).
Nei pazienti affetti da fibrosi cistica i fluidi biologici come il muco, il sudore, la saliva lo sperma, i succhi gastrici sono molto più densi e viscosi del normale. I problemi più gravi sono a carico dei polmoni, dove il muco estremamente denso può causare problemi respiratori e infezioni. Inoltre, i pazienti affetti da fibrosi cistica sono scarsamente fertili, a causa dell’eccessiva densità del loro liquido spermatico. Inoltre nell’uomo la mutazione causa l’agenesia dei dotti deferenti, cioè dotti che collegano gli epididimi ai dotti eiaculatori per veicolarvi lo sperma.
Questo difetto costituisce circa il 15% delle cause di sterilità maschile che nel 80% dei casi è riconducibile a mutazioni di del gene CFTR.

MICRODELEZIONI DEL CROMOSOMA Y
    Negli ultimi anni è stato dimostrato che il 5-10% dei casi di oligo/azoospermia è imputabile a problemi genetici.
L’analisi genetica ha portato all’identificazione di microdelezioni del cosiddetto gene AZF (Azoospermia Factor) presente sul cromosoma Y.
Circa il 10-18% degli uomini affetto da una grave oligospermia o azoospermia, presenta una piccola delezione, microdelezione appunto, entro una delle regioni del gene AZF o in altre regioni del cromosoma Y.
    Attualmente, con lo sviluppo delle tecniche di biologia molecolare, è possibile dimostrare la presenza, in pazienti oligo-azospermici di microdelezioni così piccole da non poter essere rilevate da un esame classico del cariotipo.
La normale spermatogenesi, cioè il processo di produzione del liquido seminale richiede l’intervento di molti geni del cromosoma Y; l’assenza di uno o più di questi geni provoca l’infertilità.

shutterstock_264190700SINDROME DI KLINEFELTER

    L’anomalia cromosomica più comune associata all’infertilità maschile è la sindrome di Klinefelter, nella quale l’uomo è portatore di un cromosoma X in più (47XXY). Questa patologia oltre che una condizione di infertilità determina un maggior rischio di disturbi cognitivi e dell’apprendimento. La maggior parte degli uomini con la sindrome di Klinefelter non ne è consapevole fino a quando non si scontra con le difficoltà dell’avere un bambino e viene perciò sottoposto a una valutazione per specialistica. Questi soggetti possono avere figli sani, tuttavia esiste una aumentata probabilità di avere un figlio anch’esso portatore di una anomalia cromosomica.

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