mercoledì 28 marzo 2018

Come affrontare i sintomi della menopausa. I consigli dell'ostetrica

Come affrontare i sintomi della menopausa
       Le età della vita della donna sono molte e non si fermano con la nascita dei figli. La femminilità continua e cambia nel tempo fino ad arrivare ad un momento in cui compaiono i primi sintomi di menopausa. Ma quando possiamo dire di essere in menopausa? Per definizione si dice che non devono essere comparse mestruazioni per almeno 12 mesi. Tempo fa la donna che entrava in menopausa era vicina alla fine della vita, oggi invece si può considerare circa a metà o poco più di essa, quindi capire i sintomi, riconoscerli e anche trattarli aumenta la qualità della vita di una donna.

Sintomi della menopausa
       Possiamo iniziare a capire che si avvicina la menopausa non solo dall’età ma anche e soprattutto dalla comparsa di alcuni sintomi caratteristici.

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       Nell’avvicinarsi della menopausa effettiva possono comparire vampate di calore, variazioni del tono dell’umore con aumentata irritabilità, disturbi del sonno (tendenzialmente si dorme meno e in maniera più disturbata) e tendenza ad aumentare di peso con sensazione di gonfiore.
       Ad essi si possono aggiungere anche variazioni nella qualità della cute che può diventare più secca, palpitazioni e sensazioni di affanno, dolori articolari. Questi sono sostanzialmente i sintomi che messi tutti insieme ci possono far dire che il momento della cessazione del ciclo mestruale è vicino.
Ma a cosa sono dovuti tutti questi sintomi? Il primo e principale responsabile è la riduzione di estrogeni circolanti, ormoni importantissimi nel ciclo mestruale.

Problemi della menopausa
       I sintomi fisici non sono le uniche cose a cui bisogna fare attenzione durante la menopausa, ci sono dei cambiamenti fisiologici che possono comportare problemi importanti di salute per la donna e che vanno costantemente monitorati.

       La comparsa di sanguinamenti vaginali improvvisi possono accadere ed essere causati da improvvisi variazioni ormonali oppure possono essere dovuti a fibromi e polipi cervicali o endometriali, per questo è importante anche in menopausa fare la visita ginecologica annuale con ecografia, per monitorare la situazione.
       Il problema delle palpitazioni è piuttosto frequente ma in donne che hanno già problematiche cardiache o familiarità per malattie cardiovascolari non è da sottovalutare. Per queste donne infatti oltre agli esami di routine è consigliabile una visita cardiologica ed eventualmente esami aggiuntivi.
       L’aumento di peso e il deposito di grasso sottocutaneo nell’area dell’addome è un altro sintomo caratteristico della menopausa. Come in ogni situazione il sovrappeso e l’obesità sono fattori di rischio cardiovascolare. È importante quindi evitare diete squilibrate e sedentarietà, oltre che alcol e fumo. Insomma in questo caso non vi è nulla di diverso rispetto alla popolazione generale.
       Man mano che si procede con l’età aumenta il rischio di osteoporosi e di fratture, specie in donne che hanno familiarità per queste patologie. Controllare regolarmente i livelli di calcio e vitamina D3 nel sangue, eseguire MOC nelle tempistiche previste dalla prevenzione aiuta a combattere l’insorgenza di questa patologia molto pericolosa per la salute e la qualità della vita della donna.
       Un’altra problematica comune con la menopausa riguarda le problematiche dell’area genitale. La riduzione degli estrogeni porta ad una maggiore rigidità delle pareti vaginali con possibile comparsa di secchezza e dolori durante i rapporti. Così come la perdita di elasticità di tessuti può causare in alcune donne prolassi e i primi sintomi delle incontinenze. In questo caso una buona valutazione del pavimento pelvico può aiutare a capire la situazione ed eventualmente intervenire con riabilitazione prima che la problematica diventi tale da influire sul benessere della donna.

Menopausa, disturbi intestinali
       Molte donne in menopausa riferiscono la comparsa improvvisa di disturbi intestinali spesso opposti tra loro, cioè stitichezza da un lato e dissenteria dall’altro. Anche in questo caso gli ormoni, gli estrogeni, giocano un ruolo importante. La riduzione di estrogeni provoca una riduzione del trofismo della parete intestinale, ovvero una sorta di perdita di elasticità. In questo modo capita che non esegua bene il suo compito di portare avanti gli scarti della digestione (e quindi stitichezza) oppure di non riassorbire adeguatamente l’acqua (e quindi dissenteria). In alcuni casi può capitare che si creino anche delle vere e proprie sacche intestinali dette diverticoli, in cui il cibo digerito si accumula provocando infiammazione e dolore.

       Possiamo considerare un disturbo intestinale anche il senso di gonfiore addominale che spesso viene riportato dalle donne in menopausa. In questo caso gran parte del problema è dovuto alla modificazione della flora batterica intestinale. Noi abbiamo dei batteri normalmente residenti nell’intestino che si occupano proprio dell’ultima digestione dei cibi. Il variare dell’equilibrio ormonale causa una variazione anche del funzionamento di questa flora che durante la digestione degli alimenti crea più gas del solito ed ecco il senso di gonfiore. Per donne che già soffronto di questi problemi è sicuramente importante curare la dieta ed essere seguite da un buon gastroenterologo che possa variarla a seconda delle necessità nutrizionali della donna.

Quanto durano i disturbi della menopausa
       Non esiste un tempo uguale per tutte le donne, così come non tutti i sintomi compaiono in tutte le donne. Diciamo che di media i primi sintomi possono comparire da due a otto anni prima dell’effettiva menopausa e durare fino ad un paio di anni dopo la cessazione completa del ciclo mestruale. È un lasso di tempo molto lungo ma ripeto, non tutte le donne sperimentano gli stessi sintomi e non tutti sono intensi. A volte compaiono prima alcuni poi altri, altre volte sono solo leggeri fastidi sporadici. Quindi la cosa migliore da fare è non spaventarsi e cercare di trattare il sintomo quando compare.

Rimedi per la menopausa
       In questo caso possiamo dire a buona ragione e visto che la tipologia e l’intensità dei sintomi non è uguale per tutte, che non esiste il rimedio adatto a tutte. Tendenzialmente la scelta della terapia dipende molto dall’intensità del sintomo e tutto viene coordinato dalla ginecologa che conosce anche la storia clinica della donna, essendo quindi in grado di scegliere il rimedio adatto. Qui ne elencherò diversi.

       Innanzitutto la terapia ormonale sostitutiva, tempo fa si sosteneva che potesse causare tumori alle ovaie, le nuove formulazioni ad oggi sul mercato consentono invece di assumerla con una certa sicurezza. Si tratta della terapia che intende ripristinare la presenza di estrogeni che fisiologicamente si perde in menopausa. Dosaggi e tipologie dipendono dai sintomi della donna.
       Passando alle terapie naturali vi sono terapie a base di trifoglio rosso, isoflavoni di soia ed altri preparati simili che hanno lo stesso scopo della terapia ormonale sostitutiva, ovvero aiutare a ripristinare anche se in maniera parziale l’equilibrio estrogenico. Diversi integratori alimentari possono supportare tutte le funzioni corporee così come l’omeopatia e l’agopuntura possono trattare i sintomi specifici della menopausa. Assumere farmaci senza controllo medico, per quanto possano essere “naturali” è sempre pericoloso quindi io consiglio sempre di chiedere al medico quale sia il farmaco o il rimedio adatto a voi.

I consigli dell’ostetrica
       Il primo consiglio che voglio darvi è di tipo riflessivo, cioè vorrei che innanzitutto proviate a pensare cosa significa menopausa per voi. È una malattia? È un passaggio normale di vita? Vi sentite a vostro agio lo stesso oppure a disagio? Rispondere a queste domande significa capire anche quale percorso vogliamo intraprendere. Se la menopausa è una malattia andrà in qualche modo combattuta, quindi spesso in questo caso vi sentirete a disagio, con problemi e non sarà un passaggio facile. Le donne che invece la considerano come un normale passaggio di vita sperimentano spesso meno sintomi, o comunque meno intensi.
       Inoltre dobbiamo pensare che menopausa non significa fine della femminilità, anzi, è una femminilità più consapevole, più matura. La donna ha l’intero controllo del suo corpo, decide che cosa vuole e cosa non vuole fare senza essere in balia degli ormoni del ciclo mestruale.
       Passando a consigli più pratici, sicuramente va curata la dieta e bisognerebbe scegliere un’attività fisica da fare regolarmente. Non necessariamente diete drastiche o sport eccessivamente faticosi, qualcosa che possa essere equilibrato e adatto al nostro stile di vita.
       Importantissimo resta il controllo e la prevenzione delle patologie principali della donna quindi effettuare regolarmente pap-test, visite ginecologiche con ecografia, ecografia mammaria e mammografia, MOC come da prevenzione del Servizio Sanitario Nazionale.
        E infine, il mio consiglio più importante è quello di divertirsi, frequentare gli amici e ritrovare un’intimità di coppia diversa ma ugualmente bella perché la menopausa è solo un momento di trasformazione in più della donna che da crisalide diventa una bellissima farfalla.

Fonte https://www.pianetamamma.it/rimanere-incinta/sessualita-e-corpo/come-affrontare-i-sintomi-della-menopausa.html

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