mercoledì 25 ottobre 2017

Singhiozzi in gravidanza: cause, conseguenze e rimedi

Perché viene il singhiozzo
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       Il singhiozzo è una contrazione del diaframma, causata dall’irritazione del nervo frenico; il classico rumore che fa è dovuto a una chiusura improvvisa della glottide (la valvola che si trova tra l’apparato digerente e quello respiratorio). Il passaggio continuativo di aria può generare un singhiozzo frequente.

       Le cause di singhiozzo continuo in gravidanza risiedono nell’aumento del 30-40% in più di ossigeno; questo altera i meccanismi di respirazione poiché si ingerisce più aria.

       Le cause del singhiozzo dopo mangiato sono il consumare cibi troppo velocemente o fare pasti abbondanti, oppure ancora, in casi più rari, può indicare scompensi renali, polmonari o gastrici. Tuttavia queste sono ancora ipotesi, visto che la reale causa è sconosciuta; eppure, dal momento che non vi sono conseguenze note, il singhiozzo resta ancora un fenomeno poco studiato.

Singhiozzo feto

       Il bimbo nella pancia non risente affatto del singhiozzo materno, tuttavia però può sviluppare il suo. La sensazione di pancia che pulsa è tipica della mamma che si accorge degli spasmi del suo piccolo; ad esempio, durante il nono mese, può capitare anche nel corso della registrazione del battito cardiaco fetale, di sentire il rumore tipico del singhiozzo.

Perché viene il singhiozzo       Il feto in utero non respira, poiché i polmoni sono collassati e temporaneamente sostituiti dalla placenta; eppure il singhiozzo fetale sono le prove che fa il nascituro ad allenare i movimenti dei muscoli della gabbia toracica. Inoltre, se c’è tanto liquido amniotico, la funzione del singhiozzo è quella di impedire al liquido nella pancia stesso di entrare nei polmoni; tutto ciò poiché durante le “prove di respirazione”, può capitare di ingerire acqua che viene prontamente eliminata con questi spasmi.

Singhiozzo rimedi

       Molti dei rimedi sono dicerie, come ad esempio far prendere un grosso spavento a chi ha il singhiozzo; in ogni caso, aspettando qualche minuto, questi spasmi tendono a regredire spontaneamente. Nonostante ciò, alcuni trucchi valgono la pena di essere sperimentati, come ad esempio bere rapidamente piccoli sorsi d’acqua; bere un cucchiaino di aceto o di limone; trattenere il respiro; o starnutire. Nel caso dei più piccoli, la stimolazione del nasino con piccoli massaggi può generare proprio lo starnuto.

Fonte http://www.passionemamma.it/2017/07/singhiozzi-in-gravidanza/

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