sabato 21 ottobre 2017

GAMBE STORTE, IL GINOCCHIO VARO FISIOLOGICO

     L’esame clinico è senz’altro più importante di qualsiasi esame strumentale: il paziente con ginocchia vare presenta, quando in posizione eretta con gli arti inferiori uniti, un contatto tra le caviglie quando le ginocchia sono ancora distanti alcuni centimetri.
     In previsione di un intervento correttivo, lo specialista richiederà una radiografia utile a quantificare la deviazione angolare e a pianificare l’intervento. E’ la teleradiografia in carico.
Il ginocchio varo richiede un trattamento chirurgico correttivo quando la deviazione angolare sia importante o abbia dato già origine a disturbi. In questi casi, la terapia è rappresentata dall’intervento di osteotomia, generalmente tibiale, che ha lo scopo di riallineare l’arto e ripristinare la corretta biomeccanica articolare.
gambe neonato
     In un bambino in tenera età è abbastanza normale che le gambe siano arcuate, e nella maggior parte dei casi si tratta di una semplice variazione dell’aspetto normale. In altre parole, un certo varismo delle ginocchia è assolutamente fisiologico.
     Di solito, tra i 15-18 mesi di vita e i tre anni di età si manifesta un miglioramento spontaneo alla fine del quale gli arti acquistano il loro aspetto definitivo di assoluta normalità. Tuttavia, in alcuni casi la curvatura è dovuta ad altre condizioni infantili o dell’adolescenza, come per esempio la malattia di Blount che causa una crescita anomala della tibia.

     Nei bambini al di sotto dei due anni di età è impossibile distinguere il ginocchio varo fisiologico dalla malattia di Blount; in questo caso, però, a partire dai tre anni la curvatura ossea si accentua, confermata dalle radiografie. Se il problema viene scoperto precocemente è in genere sufficiente l’uso di uno speciale tutore, ma qualora questo non fosse sufficiente a correggere il problema, il ricorso alla chirurgia è inevitabile quanto meno per prevenire ulteriori peggioramenti dell’osso tibiale.
     La malattia di Blount può colpire anche gli adolescenti con forte sovrappeso, e in questo caso la correzione è quasi sempre chirurgica. Nei bambini molto piccoli, la malattia può anche essere causata da un disturbo metabolico dell’assorbimento della vitamina D, e in questo caso è possibile prevedere il ricorso alla chirurgia per riallineare gli arti quando il bambino è più grande.

     Trattandosi nel neonato di una condizione fisiologica nella maggioranza dei casi, la preoccupazione materna risulta  ingiustificata, inoltre i controlli post-natali valutano attentamente lo sviluppo osseo e articolare del bimbo, permettendo di identificare precocemente le eventuali deviazioni dalla norma.

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