martedì 31 ottobre 2017

Infertilità nell’uomo

Infertilità e sub-fertilità
Картинки по запросу infertilita uomo      L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’infertilità maschile come l’incapacità di ottenere un concepimento dopo almeno dodici mesi di rapporti sessuali regolari con una femmina fertile, senza utilizzare alcun metodo anticoncezionale. D’altra parte, l’attribuzione della causa dell’infertilità a uno solo dei membri della coppia richiede un’attenta valutazione per escludere che, all’origine del mancato concepimento, ci siano problemi sia del maschio, che della femmina. Inoltre, passando da una definizione “generale”, come quella citata in precedenza, alla realtà biologica, bisogna considerare, che fra un soggetto fertile e uno del tutto infertile, ci possono essere gradi di fertilità, o di infertilità, intermedi. Un maschio che si trovi in questa condizione di definisce “subfertile”, cioè meno fertile del normale, e avrà ridotte probabilità di far concepire un figlio a una donna fertile, ma potrà comunque raggiungere questo obiettivo.

Frequenza
      In termini generali, l’infertilità da fattore maschile ha una frequenza del 30%, mentre in un altro 30% di casi il mancato concepimento è dovuto a problemi sia del maschio, che della femmina. A fronte di una probabilità così elevata che una coppia non abbia figli solo, o anche, per un fattore maschile, la frequenza con la quale gli uomini si rivolgono a specialisti competenti per una valutazione dell’efficienza dell’apparato riproduttivo è molto bassa. All’origine di questa contraddizione ci sono motivi culturali e sociali molto ben radicati in diversi Paesi, fra i quali l’Italia.

Fonte https://www.fondazioneserono.org/fertilita/infertilita-maschile-fertilita/cause-infertilita-maschile/cause-dellinfertilita-maschile/

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