martedì 30 giugno 2020

La débacle procreativa per qualcuno è colpa delle donne

La débacle procreativa per qualcuno è colpa delle donne | Rep       Negli Stati Uniti l’hanno definitaspermocalypse. Un termine che descrive uno scenario inquietante: la conta spermatica degli uomini occidentali, negli ultimi quarant’anni, è in caduta libera. Secondo una grande meta-analisi dell’Università ebraica di Gerusalemme - che ha considerato i maschi di Europa, America del Nord e Oceania nel periodo 1973-2011 - addirittura del 60%. Ma tra le vittime dell’apocalisse – gli uomini – prende sempre più piede (soprattutto negli Stati Uniti) una tendenza al vittimismo che li porta a cercare le radici della questione nel terreno sbagliato. Sono gli uomini della cosiddetta manosphere, la costellazione di siti e gruppi di discussione online dai contenuti misogini e ipermaschilisti che attribuiscono le cause della spermocalypse a una “femminilizzazione della società” in atto da diversi decenni nel mondo occidentale.

       "Non stupisce che i suprematisti maschi stiano avendo queste reazioni - commentaEmmanuele A. Jannini, docente di Endocrinologia e sessuologia medica all’Università Tor Vergata di Roma - sono l’ennesima conferma della fragilità della mascolinità. Tutto nasce dalla confusione tra potentia generandi e coeundi, un cortocircuito atavico tra fertilità e sessualità: la fertilità è per gli uomini un simulacro della potenza sessuale. Perché fecondare una donna, per la psiche maschile, equivale a mostrare al mondo che si è in grado di avere un’erezione e un rapporto sessuale, cioè che si è un maschio ‘a tutti gli effetti’". In verità, decenni di ricerche hanno mostrato che le cause del peggioramento spermatico sono da ricercare nello stile di vita, in fumo di sigaretta, abuso di alcol e cattiva alimentazione. Fattori che minano l’integrità del Dna dello sperma.

       Ma non solo. Altre evidenze, pur non altrettanto solide, suggeriscono un’azione negativa dall’esposizione prolungata a fonti elettromagnetiche (tenere a lungo il computer sulle gambe) o dalla frequentazione abituale di saune e bagni turchi. Anche l’ambiente conta, e parecchio. Con i famigerati interferenti endocrini: gli ftalati, usati per rendere la plastica più morbida e flessibile, il bisfenolo A, i perfluorati, gli idrocarburi. Composti che “interferiscono” diminuendo la concentrazione di testosterone, la lunghezza del pene e la dimensione dei testicoli. E, ragionevolmente, anche laqualità dello sperma. Che il padre poi “trasmette” al figlio, comprese le eventuali mutazioni acquisite nel corso della vita a causa degli interferenti genetici. Cosa fare, dunque? Agire sullo stile di vita e moderare, per quanto possibile, l’esposizione a sostanze nocive. Ma non solo: sottoporsi a controlli periodici. Un aiuto arriva dalla tecnologia: diverse startup offrono soluzioni high-tech per il controllo dello sperma fai-da-te, in completo anonimato e a prezzi tutto sommato abbordabili.

        I fondatori di Sandstone Diagnostic, per esempio, hanno raccolto finanziamenti per 8 milioni di dollari per sviluppare una mini centrifuga portatile che fa ruotare lo sperma a 7500 giri al minuto e fornisce una stima della conta spermatica. Ancora più curioso è Yo Home Sperm Test, un kit composto di microscopio, pipetta e vetrino, che lo scorso anno ha ricevuto il  placet della Food and Drug Administration. Il microscopio si applica alla fotocamera dello smartphone e registra un video ad alta risoluzione dello sperma; un algoritmo analizza il video e, in dieci minuti, valuta numero e motilità degli spermatozoi. Ma attenzione: "Bisogna sottolineare che questo tipo di dispositivi fornisce stime molto grossolane - conclude Jannini - e non possono né devono sostituire i consulti andrologici e gli esami professionali, che restano il sistema più affidabile e completo".

Fonte https://rep.repubblica.it/pwa/anteprima/2019/01/28/news/la_de_bacle_procreativa_e_colpa_delle_donne-217657582/?ref=drac-1

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