giovedì 3 gennaio 2019

Mamme a 50 anni: «Non è etico spendere risorse pubbliche»

Похожее изображение      La capacità riproduttiva della specie umana, sottolinea De Stefano, è «fortissimamente condizionata» dall'età della donna e tutti i dati pubblicati sulla stampa in queste ultime ore sono riferiti a concepimenti ottenuti non oltre i 45 anni (non 50 anni!). Oltre tale età, aggiunge, non esistono dati, se non quelli riferiti alle procedure di donazione ovocitaria, che sono le uniche universalmente ritenute efficaci per la maternità in età biologica avanzata e che in Italia sono proibite dalla legislazione vigente. Inoltre, prosegue il presidente della Sios, la legge 40 del 2004 non pone un limite di età per i trattamenti, se non quello della menopausa e quindi «non vi è alcun "diritto leso" da sanare – sostiene De Stefano - quanto piuttosto la considerazione dell'eticità dell'utilizzo di risorse pubbliche per sostenere le spese di trattamenti di dimostrata inefficacia». Infine, ricorda ancora l'esperto, la somministrazione delle gonadotropine, necessarie per i trattamenti, è regolamentata dall'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, che prevede un limite alla prescrizione a carico del servizio sanitario pubblico per un'età femminile superiore ai 45 anni «e pertanto non si comprende chi dovrebbe farsi carico delle spese di tali farmaci».

       Per De Stefano, in conclusione, è «davvero singolare» che si facciano proposte «prive del fondamentale elemento che è costituito, per i trattamenti terapeutici, dalla dimostrata efficacia nella risoluzione della condizione patologica».

Fonte http://www.healthdesk.it/mamme_a_50_anni_non_etico_spendere_risorse_pubbliche/1308389315

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