venerdì 10 agosto 2018

PERINEO E GRAVIDANZA: NON TRASCURIAMOLO

         Il ruolo del pavimento pelvico risulta avere un’importanza chiave al momento del parto.
Infatti la muscolatura perineale permette alla testa fetale di effettuare la rotazione interna, necessaria affinché la parte presentata passi attraverso il canale osseo; e fungendo da “base di appoggio” garantisce la deflessione cefalica al di sotto dell’osso pubico, permettendo il coronamento della testa fetale. Durante il secondo stadio del travaglio, meglio conosciuto come periodo espulsivo, i muscoli costituenti il pavimento pelvico si stirano e permettono ai tessuti di adattarsi meglio alla parte presentata, riducendo in questo modo il rischio di lacerazioni spontanee.

        L’evento ostetrico è il fattore di rischio principale per le disfunzioni perineali quali incontinenze urinarie e fecali; anche se la causa è spesso multifattoriale e riconducibile a stile di vita, cultura e fattori personali. La gravidanza modifica e sollecita il corpo, in particolare i sistemi della continenza vengono messi a dura prova dall’aumento ponderale del peso materno, e dall’aumento di volume dell’utero.

perineo        Il passaggio del bambino nel canale del parto comporta grandi cambiamenti nei tessuti perineali con stiramenti e micro lacerazioni che rendono frequenti i disturbi urinari nell’immediato post-partum o disturbi di tipo neurologico (neuropatia del pudendo).

        Il rischio di trauma aumenta se durante il parto si praticano manovre volte ad accelerare i tempi, quali utilizzo di ossitocina, posizione litotomica, episiotomia o parto operativo. Risulta pertanto necessaria una prevenzione quanto più possibile precoce (pubertà) o primaria, in gravidanza, travaglio e parto.

        In particolare durante la gravidanza è importante prendere consapevolezza dell’esistenza e dell’importanza del pavimento pelvico, grazie anche al massaggio perineale che può essere effettuato con oli vegetali (olio di mandorla o altro) con l’aggiunta di oli essenziali (lavanda/iperico). Il massaggio ha lo scopo di rendere i tessuti più elastici grazie alla maggiore ossigenazione derivante da tale pratica e può essere effettuato da sole o con l’aiuto del partner, influendo positivamente sull’intimità di coppia.

        Si può iniziare dalla 34^ settimana di gravidanza una o due volte a settimana per 10 minuti circa e continuare fino al termine, quando si può effettuare anche giornalmente.

        Questa pratica non presenta controindicazioni se eseguita con buone norme igieniche (lavaggio delle mani, assenza di infezioni..).

        Per migliorare la tonicità muscolare è importante abbinare al massaggio del perineo anche un lavoro corporeo che prenda in considerazione la respirazione, la mobilità del bacino, la percezione del pavimento pelvico ed esercizi volti alla tonificazione muscolare (Esercizi di Kegel con contrazioni muscolari rapide, in tenuta e stratificate) da eseguire in posizione sdraiata, seduta, in piedi e accovacciata. Quando si è presa confidenza con gli esercizi più semplici si può passare ad attività più complesse che richiedono però maggior consapevolezza di sé.

         Il danno perineale ostetrico forse non può essere evitato ma sicuramente può essere limitato.

        É dunque importante che le donne in gravidanza non trascurino una parte del corpo fondamentale come il pavimento pelvico, eseguendo il massaggio perineale ed abbinandolo ad esercizi specifici per la tonificazione e la consapevolezza. Poiché questi esercizi devono essere specifici, personalizzati e richiedono un periodo di apprendimento, è opportuno rivolgersi a professionisti (ostetriche/fisioterapisti) formati e specializzati che aiutino le donne a “fare conoscenza” con il loro perineo in maniera adeguata, riducendo il rischio di danno perineale al parto.

Fonte mammole.it

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