Durante il puerperio la produzione di latte può risultare ridotta in termini di quantità a causa di un eccessivo affaticamento materno, a situazioni stressanti o a causa di una gestione difficoltosa della poppata (il motivo più frequente di una ridotta produzione di latte è infatti un supporto insufficiente alla puerpera).
Ci sono alcune “strategie” che possono favorire la produzione di latte.
Innanzi tutto il riposo; una mamma riposata, che affronta le incombenze quotidiane serenamente e senza stress, avrà maggior possibilità di avere latte in abbondanza. Sarebbe opportuno ricamarsi qualche spazio durante il giorno per riposare insieme al bebè, facendosi aiutare nelle faccende domestiche da familiari e amici.
Bere molta acqua é fondamentale. Ciò non significa che bisogna esagerare, ma semplicemente è opportuno bere fino a soddisfare la sete.
Un valido aiuto per la lattazione arriva però anche dalla Medicina Tradizionale Cinese.
Il latte in medicina tradizionale cinese é considerato liquido di dignità pari al sangue, é il proseguimento della comunicazione che esisteva tra la madre e il feto durante la vita intrauterina attraverso il cordone ombelicale.
Durante il puerperio e in seguito alle perdite di sangue durante il parto, l’organismo materno risulta impoverito, questo nei termini medici cinesi si esprime come deficit di Qi ( energia) e Xué ( sangue).
È dunque possibile ottenere un aumento della produzione di latte con l’agopuntura tramite una stimolazione dolce atta a riequilibrare l’organismo favorendo le armonie interiori.
Generalmente si tratta di effettuare sedute della durata di circa 30 minuti ogni sette giorni durante le quali vengono posizionati alcuni aghi in punti specifici; alcuni generici per la produzione di latte, altri scelti secondo una terapia personalizzata dopo un colloquio con la mamma.
Per chi avesse timore degli aghi, peraltro molto sottili e indolori, si possono ottenere effetti con un massaggio effettuato sui punti scelti o lungo il decorso di un particolare meridiano energetico.
D.ssa Valeria Cedrati
Ci sono alcune “strategie” che possono favorire la produzione di latte.
Innanzi tutto il riposo; una mamma riposata, che affronta le incombenze quotidiane serenamente e senza stress, avrà maggior possibilità di avere latte in abbondanza. Sarebbe opportuno ricamarsi qualche spazio durante il giorno per riposare insieme al bebè, facendosi aiutare nelle faccende domestiche da familiari e amici.
Bere molta acqua é fondamentale. Ciò non significa che bisogna esagerare, ma semplicemente è opportuno bere fino a soddisfare la sete.
Un valido aiuto per la lattazione arriva però anche dalla Medicina Tradizionale Cinese.
Il latte in medicina tradizionale cinese é considerato liquido di dignità pari al sangue, é il proseguimento della comunicazione che esisteva tra la madre e il feto durante la vita intrauterina attraverso il cordone ombelicale.
Durante il puerperio e in seguito alle perdite di sangue durante il parto, l’organismo materno risulta impoverito, questo nei termini medici cinesi si esprime come deficit di Qi ( energia) e Xué ( sangue).
È dunque possibile ottenere un aumento della produzione di latte con l’agopuntura tramite una stimolazione dolce atta a riequilibrare l’organismo favorendo le armonie interiori.
Generalmente si tratta di effettuare sedute della durata di circa 30 minuti ogni sette giorni durante le quali vengono posizionati alcuni aghi in punti specifici; alcuni generici per la produzione di latte, altri scelti secondo una terapia personalizzata dopo un colloquio con la mamma.
Per chi avesse timore degli aghi, peraltro molto sottili e indolori, si possono ottenere effetti con un massaggio effettuato sui punti scelti o lungo il decorso di un particolare meridiano energetico.
D.ssa Valeria Cedrati
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