martedì 21 novembre 2017

Fertilità maschile a rischio

Fertilità maschile a rischio
       Solo 2 ragazzi su 10 si recano da un andrologo per fare una visita di controllo sulla loro salute riproduttiva; in questo modo però si perde tempo prezioso per diagnosticare e curare malattie che, se affrontate in tempo, non avrebbero conseguenze sulla funzionalità dei organi sessuali.
       I maschi si mostrano molto meno previdenti e aggiornati rispetto alle loro coetanee femmine, che invece si recano dal ginecologo fin dall'inizio della pubertà in modo più o meno regolare. Le conseguenze però ci sono e iniziano a mostrarsi attorno ai vent'anni: infezioni ricorrenti, alterazioni strutturali e altri problemi che possono portare tra l'altro al calo della fertilità.
       Sarebbe buona norma dunque che anche i ragazzi, magari consigliati dai genitori, prendano l'abitudine di fare un controllo dall'andrologo, un check up medico semplice e veloce, che potrebbe aiutare a preservare la perfetta salute anche "laggiù".

I problemi più frequenti
Fertilità maschile a rischio       Il dato che induce una maggiore riflessione è che il 79% dei ragazzi coinvolti in una ricerca non si è mai sottoposto ad una visita andrologica; nel 41,8% dei giovani visitati è stata riscontrata un'alterazione più o meno seria a carica dello scroto o dei testicoli: tutti problemi che, se diagnosticati per tempo, entro i 14 o i 15 anni, possono essere risolti con un semplice intervento chirurgico. Tra i disturbi più riscontrati ci sono:

  • il varicocele, soprattutto a carico del testicolo destro: si tratta della dilatazione delle vene che percorrono i testicoli e la conseguenza è un aumento della temperatura del testicolo stesso. Questo può interferire con la produzione degli spermatozoi, causando infertilità avanti con gli anni.
  • il criptorchidismo, ovvero la mancata discesa del testicolo dalla sede inguinale allo scroto; è un'alterazione riscontrata con una certa frequenza, e anche questa anomalia interferisce con la maturazione del testicolo stesso che è la ghiandola produttrice di spermatozoi.
  • l'ipospadia, cioè l'anomalo sbocco dell'uretra
  • la fimosi, eccessiva chiusura del glande.

L'inquinamento
       Una ricerca ha analizzato lo sperma di giovani tra i 18 e i 20 anni, 1.000 residenti in aree urbane e 1.000 in zone rurali: è risultato che chi vive lontano dal traffico e dall'industria è più fertile. Per questo motivo si pensa che anche l'inquinamento atmosferico provochi una netta diminuzione di spermatozoi nel liquido seminale, diminuendo anche la potenziale fertilità.

Il decalogo anti-sterilità
       I medici sottolineano che, oltre alla visita specialistica in età adolescenziale, è altrettanto importante modificare gli stili di vita che incidono anche sulla qualità degli spermatozoi. Secondo il decalogo della Siams, approvata dal Ministero della Salute, ci sono 10 regole da seguire:

    Fertilità maschile a rischio
  1. non abusare di alcol: è dimostrato che il consumo di alcol interferisce con la corretta produzione di spermatozoi.
  2. evitare il fumo e le droghe; le sostanze che derivano dalla combustione del tabacco e le molecole tossiche che entrano in circolo con l'assunzione di stupefacenti interferiscono con l'attività dei testicoli che producono spermatozoi meno vitali.
  3. seguire una sana alimentazione: i chili di troppo, che nell'uomo spesso si posizionano nella zona addominale, provocano una pressione a livello dell'inguine che fa dilatare le vene dello scroto, predisponendo al varicocele.
  4. effettuare regolarmente attività fisica, che abbassa il valore dei grassi nel sangue, il colesterolo e trigliceridi.
  5. osservare una corretta igiene intima: lavarsi almeno una volta al giorno scoprendo accuratamente la punta del pene, aiuta a prevenire fimosi e aderenze, responsabili di infezioni.
  6. avere una sana vita sessuale: le malattie sessualmente trasmesse sono in aumento tra i giovani per l'abitudine ad una vita sessuale promiscua e disordinata, e che a volte sono alla base dell'infertilità.
  7. non indossare indumenti eccessivamente stretti che esercitano una frizione sui testicoli, surriscaldando la zona; la temperatura elevata nella zona genitale può comportare un calo nella produzione degli spermatozoi.
  8. non tenere il cellulare nella tasca dei pantaloni che emette onde elettromagnetiche che possono interferire con la produzione e la motilità degli spermatozoi.
  9. eseguire ogni tanto l'autopalpazione dei testicoli per valutare la regolarità e la presenza di formazioni anomale.
  10. sottoporsi regolarmente a controlli dall'andrologo.


Di Bianca Fracas © Riproduzione Riservata

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