venerdì 23 ottobre 2015

Unioni civili: le polemiche sull’“utero in affitto”

        Cari Italains, attenzione al “macigno” della legittimazione della maternità surrogata. La notizia: ”Il nuovo testo del disegno di legge sulle unioni civili “light” depositato con le firme di Monica Cirinnà e tutti i componenti Dem della Commissione Giustizia, solleva nuove polemiche e infiamma gli animi dei cattolici di Area Popolare”.

        Maurizio Sacconi, ve lo ricordate, Maurizio Sacconi? E’ quel signore che quando era ministro sembrava essere il padrone del corpo di Eluana Englaro. Bene, il Sacconi ha detto: “Per noi il testo non risolve i problemi principali. Rimane il macigno divisivo della genitorialità e della legittimazione dell’utero in affitto che noi chiediamo anzi di perseguire come ‘reato universale’. Ma certo, facciamo una legge che vieti a tutti gli abitanti del pianeta di ricorrere alla gestazione d’appoggio, che tutti chiamano con disprezzo utero in affitto. I macigni sono pericolosi.

        E Paola Binetti, ve la ricordate Paola Binetti? E’ la signora del cilicio, la signora che insisteva nell’affermare che l’omosessualità è una malattia, bene, la cattolica Binetti ha detto: “La “stepchild adoption”, come previsto dal ddl Cirinnà, non può che condurre direttamente ad incentivare la pratica dell’utero in affitto”. Anche lei con eleganza e delicatezza (sono tutti raffinati ed eleganti i nostri politici), ha definito la maternità surrogata (come vedete ce ne sono di definizioni) “utero in affitto”. E anche lei, come Maurizio Lupi (ve lo ricordate Maurizio Lupi? E’ quello…), come Sacconi, ha il terrore delle adozioni da parte delle persone omosessuali e, Dio ce ne scampi!, della gestazione d’appoggio. Peccato che questi raffinati cattolici non abbiano nessun riguardo per tutti i bambini già nati della coppie omosessuali che hanno fatto ricorso alla fecondazione assistita (le donne), oppure alla maternità surrogata (gli uomini).

        Peccato che questi raffinati facciano discriminazioni tra questi bambini (ne conosco due meravigliosi) e gli altri bambini. Peccato.

Fonte attiliodoni@tiscali.it

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