giovedì 22 ottobre 2015

Ipotrofia fetale

II feto cresce poco

        Alcune volte durante i controlli in gravidanza può capitare che il ginecologo vi dica che il bambino è un pochino più piccolo rispetto alla media, e vi chieda di ripetere un'ecografia a breve termine per capire se si è sviluppata la cosiddetta "ipotrofia fetale"o IUGR (sigla che significa ritardo di crescita intrauterino in inglese).

Come viene diagnosticata?

         Il sospetto viene per una pancia che cresce poco in volume, ossia quando l'utero non raggiunge i livelli medi per il periodo gestazionale. La conferma però viene dai controlli ecografici che effettivamente rilevano un bambino piccolo alla misurazione e che cresce poco tra un'ecografia e l'altra.

Quali sono i motivi per cui un bambino smette di crescere o cresce meno degli altri?

         Vi sono veramente innumerevoli cause per cui si può instaurare un ritardo di crescita. Il motivo principale di solito è un mancato apporto di ossigeno e nutrienti tramite la placenta. In questi casi il problema è solitamente materno, ossia è presente una patologia della mamma che non consente alla placenta di trasferire sufficiente ossigeno al bambino (ad esempio pre-eclampsia o gestosi).
        Anche spostarsi in montagna sopra i 2000 metri può causare una riduzione di ossigeno al bambino, per questo in gravidanza è sconsigliato arrivare a queste altitudini. Le abitudini di vita della madre sono fondamentali per consentire lo sviluppo del bambino, sono quindi fortemente sconsigliati il fumo, l'assunzione di bevande alcoliche in grandi quantità, droghe e un'alimentazione scarsa e poco varia per la paura di ingrassare troppo.

        Alcune malattie infettive infine possono essere la causa della mancata crescita: toxoplasmosi, citomegalovirus e sifilide infatti, portano fin dall'inizio l'embrione a svilupparsi poco e con problemi importanti. Attenzione però, prima di diagnosticarvi un ritardo di crescita intrauterino dovete valutare la vostra corporatura e quella del vostro partner.
Se siete piccoli e magri il bambino presumibilmente ereditera' questa struttura fisica e quindi sarà semplicemente piccolo, non con un'ipotrofia.

L'ipotrofia che problemi può dare per il parto e la crescita del bambino?

         Tutto dipende da quanto il ritardo di crescita è grave e da qual'è la causa che lo ha scatenato. Mi spiego meglio, se il ritardo di crescita intrauterino non è grave normalmente non ci sono controindicazioni al parto spontaneo e il bambino crescerà senza problemi. Se invece il ritardo di crescita è importante, il bambino potrebbe stancarsi molto nell'affrontare un travaglio, e quindi si preferisce optare per un taglio cesareo. Questo secondo caso è più frequente se la causa del ritardo di crescita è una malattia infettiva oppure nel caso la madre abbia abitudini scorrette.

Ma allora quando devo contattare il ginecologo?

         Innanzitutto se vedete che il volume della pancia che prima cresceva improvvisamente non aumenta. Fate molta attenzione inoltre ai movimenti del vostro bambino. Se percepite che non sono più come prima né come frequenza né come intensità recatevi al pronto soccorso o contattate il medico. Una volta in visita valuteranno il benessere e la crescita del bambino e la quantità di liquido amniotico presente. Mantenete una dieta sana ed equilibrata, con tutti i nutrienti possibili. Evitate gli eccessi oltre a fumo, alcol e droghe.
         Se soffrite di una malattia cronica per cui prendete dei farmaci (ad esempio patologie della tiroide), concordate la terapia da prendere con lo specialista ma non sospendetela da sole. Infine è molto importante che facciate dei controlli in gravidanza. Per quanto sia una situazione di fisiologia e non di malattia, è necessario fare almeno una visita al mese e tre ecografie nell'arco dei nove mesi. In questo modo potrete assicurarvi che, nel caso ci fosse qualcosa che non va, potrete intervenire in tempo e fronteggiare la situazione.

Fonte http://www.pianetamamma.it/gravidanza/disturbi-in-gravidanza/ritardo-crescita-fetale.html

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