sabato 22 febbraio 2020

Prurito in gravidanza: cause e rimedi naturali per la pelle delle donne in dolce attesa

       Il prurito in gravidanza è un fastidio piuttosto diffuso: secondo le statistiche colpisce una donna in dolce attesa su cinque, di solito a partire dal terzo trimestre. Le cause del prurito possono essere differenti e di solito si tratta di una condizione fisiologica senza particolari conseguenze. In certi casi, invece, decisamente più rari, il prurito in gravidanza può essere indice di problemi più seri, come la colestasi gravidica, e si presenta di solito assieme ad altri sintomi quali eruzioni cutanee.

       Il prurito durante la gravidanza interessa principalmente la pelle dell'addome, ma non sono poche le donne in dolce attesa che soffrono di prurito intimo, prurito alle gambe, ai piedi o ai palmi delle mani. Può trattarsi di una manifestazione transitoria, che sparisce da sola in poco tempo, oppure persistente, che in certi casi dura anche dopo il parto.

       I cambiamenti fisici ormonali cui va incontro il corpo femminile durante la gravidanza possono essere una delle cause principali, dalla prima sino all'ultima settimana di gravidanza. La pelle è sottoposta inevitabilmente a delle modifiche, variando la propria estensione ed elasticità, mentre gli ormoni provocano sconvolgimenti dell'equilibrio interno di cui la cute può risentire.

Quali sono le cause del prurito in gravidanza? Quando si manifesta?
       Nella maggior parte dei casi, il prurito in gravidanza si presenta attorno al terzo trimestre, e quindi a partire dalla ventottesima settimana. In questo periodo, infatti, la pelle comincia a estendersi, stirarsi e seccarsi per via dell'aumento del volume della pancia. Il prurito, di conseguenza, si manifesta come uno dei sintomi principali di questo cambiamento finalizzato a ospitare al meglio il futuro neonato che cresce dentro di te. Il prurito tende a localizzarsi sulla pancia, ma non è raro - in questi casi - che investa anche cosce e fianchi.

       D'altra parte, durante gli ultimi mesi di gravidanza la pelle della gestante è messa a dura prova per l'aumento del volume della pancia: sarà proprio questo stress a provocare lo stiramento, la perdita di elasticità e le future smagliature. Il prurito è un effetto secondario e sintomatico di questo "strappo".

Sempre a partire dalla ventottesima settimana, il prurito può essere causato - oltre che da cambiamenti fisici - anche da cambiamenti ormonali, e in particolare da una specie di intolleranza al progesterone. In casi più rari, infine, può essere dovuto all'insorgere di una patologia come il "diabete gestionale", che si presenta già a partire dal secondo trimestre e che va trattato per non creare danni al neonato.

       Quando invece il prurito si presenta durante i primi mesi di gravidanza, le cause vanno ricercate soprattutto nei suddetti cambiamenti fisici e ormonali in atto, ma anche in intolleranze alimentari e problemi dermatologici come l'orticaria. Il vostro medico saprà sicuramente accertarne le cause.

       Se la pelle della pancia è il bersaglio preferito del prurito per via delle modifiche di estensione che subisce, questo disturbo può presentarsi anche sulla pelle di altre zone interessante all'aumento di volume, come seno e cosce. Non è raro, tuttavia, anche il prurito intimo che interessa la zona genitale: le cause, in questi casi, vanno ricercate in possibili infezioni o nella presenza di micosi.

Quando preoccuparsi? Prurito in gravidanza e colestasi gravidica
       Se nella maggior parte dei casi il prurito in gravidanza è fisiologico e privo di rischi per te e per il neonato, in casi rari può essere sintomo di una condizione patologica che potrebbe portare delle complicazioni prima, durante o dopo il parto. Se il prurito è intenso, colpisce parti del corpo diverse dall'addome ed è accompagnato dalla presenza di eruzioni cutanee, sarà bene rivolgersi subito al proprio medico.

       La patologia più diffusa collegata al prurito nelle donne in gravidanza (che colpisce comunque solo l'1-2% delle donne in dolce attesa) è la colestasi gravidica. La colestasi generalmente è accompagnata da prurito molto intenso alle gambe, ai piedi e ai palmi delle mani ed è causata da problemi epatici.

       La colestasi gravidica si presenta di solito alla fine del secondo trimestre o all'inizio del terzo. Questa patologia può comportare complicazioni anche gravi per il neonato ed è quindi necessario monitorare la gravidanza e programmare il parto già dalla 37esima settimana.

Come alleviare il prurito in gravidanza? I rimedi naturali
       Il prurito in gravidanza, quando è fisiologico e non dovuto a patologie specifiche, può essere alleviato con dei rimedi naturali molto semplici, ma di grande aiuto. Sin dai primi mesi di gravidanza, puoi praticare dei massaggi sulla pancia con oli naturali quali olio di mandorle dolci o di germe di grano, o comunque oli ricchi di vitamina E, un toccasana per preservare l'elasticità della tua pelle ed idratarla.

       Tra gli altri rimedi naturali consigliati ci sono degli impacchi a base di miele e polvere di cannella, oppure dei bagni con farina di avena o amido di mais, che svolgono un'efficace azione lenitiva.

       Attenzione, inoltre, a curare la tua alimentazione: ricorda sempre di idratarti a sufficienza, eliminare i cibi troppo salati, piccanti o grassi, privilegiando tutti quegli alimenti che non vanno a sovraccaricare il fegato e i reni.

Fonte https://www.alfemminile.com/gravidanza/prurito-in-gravidanza-s4009657.html

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