giovedì 27 febbraio 2020

Come capire se sei incinta: i sintomi e le prime mosse da compiere

       Ma come capire se sei incinta? Alcune donne sentono di essere incinta fin dal concepimento, mentre altre hanno bisogno di settimane o mesi per accorgersene. I sintomi precoci determinati dallo sconvolgimento ormonale, che accompagna la gravidanza fin dall'inizio, sono chiamati "fenomeni simpatici". Quest'ultimi non sempre si rivelano infallibili. Per una corretta diagnosi è necessario fare test specifici come questi disponibili su Amazon a circa 5€.

       Vi proponiamo qui di seguito alcuni consigli per aiutarvi a decifrare con più facilità i sintomi della gravidanza, anche se raccomandiamo di fare esami specifici e di consultare un medico.

I primi sintomi della gravidanza: sono incinta o no?
       Ogni donna ha un modo diverso di percepire i sintomi della gravidanza. Come dicevamo prima, alcune lo sentono subito mentre altre hanno bisogno di più tempo per accorgersi dei primi avvertimenti. Ma quali sono i segni più evidenti?


  • ​L'assenza del ciclo è il primo segnale obiettivo. Tuttavia numerose donne hanno cicli irregolari o addirittura dei periodi di amenorrea (assenza spontanea del ciclo), il che rende tale sintomo poco affidabile, almeno all'inizio della gravidanza.
  • ​Il seno è gonfio e pesante. I capezzoli sono tesi, sensibili e assumono una colorazione più scura.
  • ​Hai la nausea al risveglio.
  • ​La sonnolenza ti accompagna per tutta la giornata. Di notte pero' dormi male. 
  • Hai delle perdite bianche.
  • Hai dei bruciori di stomaco.
  • ​Certi alimenti o certi odori ti fanno venire la nausea.
  • Il tuo rapporto con il cibo cambia: non hai appetito o, al contrario, hai sempre fame.
  • ​Hai degli sbalzi d'umore, positivi o negativi, in funzione dell'azione ormonale. Sei irritabile o ipersensibile.

       Sebbene questi sintomi, sopratutto combinati tra loro, siano abbastanza attendibili, non si può basare solo su questi la diagnosi della gravidanza. Sono dunque necessari accertamenti medici che confermino la vostra verifica fai da te.

Il ritardo del ciclo mestruale
       Il ritardo del ciclo è indubbiamente uno dei segnali più forti, ma bisogna essere cauti nell'interpretarlo correttamente, perché spesso può essere dovuto ad altre cause. Ecco che in questo caso ci si può affidare a un semplice test di gravidanza, in attesa di riscontri più certi.

       I test delle urine sono affidabili dalla seconda settimana di gravidanza, cioè a partire dal primo giorno di ritardo del ciclo. 
I test sanguigni lo sono invece dal 10°-12° giorno, ossia alcuni giorni prima del ritardo del ciclo.
       Quando si annida nell'utero, l’embrione segnala la sua esistenza tramite l'emissione di un ormone, l'HCG, normalmente assente nell'organismo e rintracciabile 10 giorni dopo la fecondazione. Il suo tasso aumenta regolarmente fino alla nona settimana, poi diminuisce. Quindi il test di gravidanza può essere effettuato fin dai primi giorni di ritardo del ciclo. Acquistalo su Amazon e ricevilo entro 24h.

       Solitamente è affidabile al 99%, ma attenzione: i risultati negativi errati sono più frequenti dei risultati positivi errati. 
Questo significa che se si fa un test nei primi giorni di ritardo del ciclo, sarebbe meglio ripeterlo se la risposta è negativa. Se tutto si svolge normalmente, la prima ecografia verrà effettuata verso la 12° settimana di amenorrea. Essa permetterà di stabilire precisamente la data di inizio della gravidanza (+/- 3 giorni) e quindi del parto. L'esame confermerà inoltre il carattere intrauterino ed evolutivo della gravidanza e può essere praticato prima nel caso in cui si sospetti che sia extrauterina o in caso di aborto.

La nausea
       La nausea rappresenta uno dei principali sintomi che si avvertono in gravidanza. Una donna su due in questo particolare momento della sua vita, soffre di nausea. Solitamente arriva al primo mese di gravidanza per poi sparire alla fine del terzo. Cosa la provoca? Si dice che in primis sia “colpa” dell'ormone HCG, che permette il proseguimento della gravidanza. Poi dell'indebolimento delle fibre muscolari e degli odori. Quando si è in dolce attesa infatti, la salivazione aumenta e l'olfatto diventa più acuto. Se la nausea diventa patologica a tal punto che la futura mamma non riesce più a nutrirsi, si parla di iperemesi gravidica. Questo può determinare una diminuzione eccessiva di peso con conseguenze sulla salute del neonato. In tal caso è indispensabile parlarne con il medico che potrà prescrivere dei farmaci o orientare verso uno specialista.

Gravidanza: i primi esami da compiere per capire se sei incinta
       Se il test di gravidanza è positivo, è bene prendere subito appuntamento dal ginecologo, per un primo esame nel corso del quale verrà confermata la diagnosi. Il medico inizierà a porti domande relative ad abitudini, età, storia personale e familiare a cui se ne aggiungeranno altre di carattere medico su gruppo sanguigno, malattie ereditarie ed eventuali operazioni chirurgiche. Il tutto gli consentirà di farsi un quadro chiaro sulla tua situazione e sul tuo stile di vita.

       Ti sottoporrà poi a un esame generale: peso, auscultazione cardio-polmonare in primis e, tramite l'esame ginecologico, verrà accertato che il collo dell'utero e l'utero stesso non presentino problemi.
Sempre alla prima visita il medico ti ordinerà una serie di esami:


  • analisi del sangue, utili per confermare il gruppo sanguigno, il fattore RH e l'esistenza di eventuali agglutinine irregolari, oltre a verificare se sei immune a certe malattie che potrebbero portare complicazioni alle donne in gravidanza, come la toxoplasmosi, la rosolia e le epatiti,
  • ​il test della sifilide, dell'Aids e dell'epatite B e C
  • le analisi delle urine, che permetteranno di controllare il tasso di zucchero e di albumina
  • la serologia, che permetterà invece di capire se sei immunizzata dal citomegalovirus, la più frequente delle infezioni virali.

Sei incinta? I primi accorgimenti da prendere
       Durante il periodo della gravidanza è importante rispettare alcune buone norme e prendere delle precauzioni per vivere con serenità i nove mesi più delicati della vita di una donna. I primi due mesi rappresentano una tappa essenziale: è la fase dell'organogenesi, durante la quale cominciano a costituirsi gli organi del feto. Ecco alcuni accorgimenti:


  • Evita gli esami radiologici.
  • ​Evita gli sport violenti in cui c'è il rischio di cadute, come equitazioni o arti marziali
  • Evita il contatto con prodotti chimici irritanti o tossici
  • ​Non viaggiare verso destinazioni rischiose
  • ​Non fumare e non bere alcolici​
  • Non mangiare alimenti crudi


       Gli alcolici rappresentano un vero pericolo per la gravidanza. Aumentano infatti il rischio di parto prematuro e sono responsabili della Sindrome d'alcolismo fetale (SAF). Un bambino affetto da SAF può nascere con ritardi della crescita e del sistema motorio, oltre che con deformazioni e anomalie al cuore o al sistema nervoso.

        La listeriosi rappresenta un altro pericolo per la gravidanza. Si tratta di una malattia causata da un batterio presente in natura che si distrugge attraverso la cottura e la pastorizzazione. Si sconsiglia quindi di consumare alcuni alimenti, tra cui latte fresco pastorizzato, salumi e frutto di mare. Si raccomanda inoltre di non mangiare carni crude e di controllare bene la cottura degli alimenti, per evitare di contrarre la salmonellosi. Evitate inoltre di stare a contatto con gatti e lavate bene frutta e verdura, per scongiurare il pericolo della toxoplasmosi.

Fonte https://www.alfemminile.com/gravidanza/come-capire-se-sei-incinta-s1929621.html

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