giovedì 20 febbraio 2020

Infertilità: coppia, psiche e sessualità

        L’età della prima gravidanza si è notevolmente spostata in avanti nel tempo ed il tasso di coppie infertili è sensibilmente aumentato.
        L’esperienza dell’ infertilità, spesso è traumatica e porta con sé risvolti psicologici, sociali e sessuali importanti, tanto da poter danneggiare la salute, il benessere del singolo e della coppia. Quest'ultima infatti, quando si accorge che la gravidanza latita, spesso viene colta da un forte sconforto e va incontro ad una serie di problematiche psico/fisiche e sessuali.
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        La medicalizzazione della procreazione, inoltre, compromette la sessualità, che da ludica e spontanea, diventa esclusivamente di tipo riproduttivo, disgiungendo così la sfera del piacere dall’intimità.

        Le conseguenze più frequenti che caratterizzano la vita della coppia infertile, sono il manifestarsi di disfunzioni sessuali, come deficit erettivo ed eiaculazione precoce nell’uomo e l’alterazione del vissuto orgasmico/anorgasmia nella donna, oltre ad un frequente calo del desiderio in entrambi i partners.

Iter diagnostico e stress correlato
        La diagnosi di infertilità, è spesso un momento della vita della coppia fortemente traumatico e destabilizzante. Rappresenta la morte del proprio sé biologico e l’incapacità nel proseguire la vita di coppia. La donna, solitamente molto provata dalle indagini pre-diagnosi e dall’eventuale terapia pre-PMA (procreazione medicalmente assistita), vive una reazione emotiva molto forte ed intensa, dalla difficile e complessa elaborazione.

        La coppia, quando approda alla diagnosi di infertilità, reagisce con dolore, rabbia e frustrazione, senza la comparsa di una possibile “capacità adattiva” alla nuova situazione. Spesso accade che entrambi i partners, si impegnino nella ricerca del colpevole, del responsabile dell’infertilità, colpevolizzandosi a vicenda, scompaginando così la coppia stessa.
        La donna, storicamente e culturalmente associata all’identità di madre e detentrice dell’utero, si sente particolarmente in colpa quando scopre di non poter mettere al mondo un figlio, la condizione di infertilità, si trasforma da lì a breve, in una condizione di “infertilità dell’esistenza”.
        Quando invece è l’uomo ad essere infertile, questi reagisce con rabbia e dolore, confondendo, sul piano simbolico, fertilità con potenza sessuale dando vita ad ulteriori  disfunzioni sessuali.

Uomo e donna, reagiscono con modalità differenti.
Reazioni della donna:

1- Nella donna vi è un’importante ”identificazione sociale” nel ruolo di madre, quindi la condizione di infertilità sfocia in un attacco acuto all’identità di genere femminile.

2- L’infertilità rappresenta inoltre la morte del proprio “sé biologico” e la non prosecuzione della specie.

Reazioni dell'uomo:

1- Nell’uomo, radicata nell’inconscio, vi è un’identificazione importante tra potenza sessuale e potenza riproduttiva, quindi un’assenza di capacità procreativa sfocia in una scarsa potenza sessuale.

2- Appaiono le disfunzioni sessuali, come deficit erettivo ed eiaculazione precoce.

Nel tempo questa “crisi di infertilità” porta spesso all’isolamento della coppia, da preziosi supporti famigliari-emotivi ed a crisi di coppia

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