giovedì 15 giugno 2017

Fertilità: 10 consigli per proteggerla

      Lo scorso anno in Italia sono nati 15 mila bambini in meno rispetto al 2014: il minimo storico dal 1861. Tra le molte cause personali, economiche e sociali di cui tenere conto, si aggiunge il fatto che almeno una coppia su cinque ha problemi di fertilità e infatti è stato calcolato che la media di figli per ogni donna, nel nostro Paese, è tra le più basse in Europa (1,35). Sono solo alcuni dei dati di cui si parlerà il 22 settembre a Milano, al convegno voluto da Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, dedicato alle donne che desiderano avere un figlio.

     «Vogliamo parlare alle donne di prevenzione per renderle consapevoli di tutti i fattori che mettono a rischio la loro fertilità, informandole sulle nuove possibilità che la scienza fornisce per essere madri qualora fosse difficile diventarlo naturalmente», ha detto Francesca Merzagora, Presidente di Onda.

     Non bisogna poi dimenticare chi non riesce ad avere figli per problemi di salute e si rivolge alla procreazione assistita. «Negli ultimi decenni il progresso delle biotecnologie ha permesso di raggiungere standard qualitativi di eccellenza per la crioconservazione dei gameti umani, sia maschili sia femminil», spiega Alessandra Vucetich, Membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione pro-fert e Associazione Cecos. «É possibile utilizzare le procedure di congelamento dei gameti per preservare la fertilità in caso di malattie gravi (non soltanto di natura tumorale) che possono colpire le persone in età giovanile, proteggendo la loro possibilità di procreare una volta guariti».

     Per capire come proteggere la propria salute procreativa abbiamo parlato con Luciana De Lauretis, responsabile del Centro per la fertilità e procreazione medico assistita dell’Istituto Clinico Città Studi di Milano, che da molti anni si occupa di fertilità, riproduzione e concepimento.
Fertilità: le 10 regole che aiutano a proteggerla

1.Non rimandare troppo a lungo (a meno di problemi personali)
Per le donne l’età è un problema serio. Mentre gli spermatozoi vengono prodotti continuamente dalla pubertà in poi dall’apparato genitale maschile, le cellule uovo sono le stesse per tutta la vita e, con il passare del tempo, invecchiano qualitativamente e diminuiscono fino ad esaurirsi completamente con la menopausa. La fertilità femminile inizia a diminuire già dopo i trent’anni, subisce un calo ulteriore dopo i 35, molto significativo dopo i 40. Con l’età, inoltre, aumenta il rischio di anomalie cromosomiche che portano a malattie genetiche del bambino e di malattie che colpiscono l’apparato riproduttivo femminile, come l’endometriosi o i fibromi uterini. E sono anche più alti i rischi di abortività, il distacco di placenta, la necessità di ricorrere al parto cesareo, la difficoltà di ossigenazione e nutrimento del feto. Anche la fecondazione assistita non può fare miracoli: l’età degli ovociti è l’elemento che incide maggiormente sui risultati di tutte le procedure.

Il consiglio in più. Se la propria vita personale (la difficoltà a trovare la persona giusta o una malattia) o professionale non consentono di avere figli nel momento ottimale, entro i 35 anni si può pensare al congelamento degli ovociti.

2.Evitare di ingrassare e non dimagrire troppo in fretta

3. Fare attività fisica, senza eccedere

4.Non fumare

5.Attenzione alle infezioni ricorrenti

6.Non aspettare troppo tempo
Per le donne l’età è un problema serio. Mentre gli spermatozoi vengono prodotti continuamente dalla pubertà in poi dall’apparato genitale maschile, le cellule uovo sono le stesse per tutta la vita e, con il passare del tempo, invecchiano qualitativamente e diminuiscono fino ad esaurirsi completamente con la menopausa. La fertilità femminile inizia a diminuire già dopo i trent’anni, subisce un calo ulteriore dopo i 35, molto significativo dopo i 40. Con l’età, inoltre, aumenta il rischio di anomalie cromosomiche che portano a malattie genetiche del bambino e di malattie che colpiscono l’apparato riproduttivo femminile, come l’endometriosi o i fibromi uterini. E sono anche più alti i rischi di abortività, il distacco di placenta, la necessità di ricorrere al parto cesareo, la difficoltà di ossigenazione e nutrimento del feto. Anche la fecondazione assistita non può fare miracoli: l’età degli ovociti è l’elemento che incide maggiormente sui risultati di tutte le procedure.
Il consiglio in più. Se la propria vita personale (la difficoltà a trovare la persona giusta o una malattia) o professionale non consente di avere figli nel momento ottimale, entro i 35 anni si può pensare al congelamento degli ovociti.

7.Non ingrassare e non dimagrire troppo in fretta
Картинки по запросу donna e pesoPuò sembrare un problema di poco conto, ma l’obesità così come l’eccessiva magrezza condizionano la fertilità.
Il tessuto adiposo periferico è a tutti gli effetti un organo endocrino, sede di importanti trasformazioni degli ormoni ovarici. Avere depositi di grasso eccessivi o insufficienti  influenza notevolmente la buona dinamica dell’ovulazione e quindi della fertiilità. Le adolescenti obese hanno spesso le prime mestruazioni (menarca) presto, e possono in alcuni casi presentare una crescita anomala di peli sull’addome e  sul viso. Il flusso mestruale è irregolare, abbondante e prolungato, o al contrario può comparire amenorrea. Le donne sottopeso soffrono di un diradamento fino all’assenza di mestruazioni (amenorrea), segnale di assenza di ovulazione.
Il consiglio in più. Se sei un’adolescente, stai attenta a tutti questi segnali: sono il campanello di allarme di una seria alterazione ormonale. Tuttavia recuperando il peso-forma, nella maggior parte dei casi, il ciclo si regolarizza e si recupera la fertilità. È importante che chi è infertile e ha problemi di peso, prima di sottoporsi a terapie specifiche, recuperi il proprio peso ideale: spesso è sufficiente e risparmia complessi e invasivi percorsi terapeutici.

7.Fare attività fisica, ma non eccedere
Картинки по запросу donna attivita fisicaL’attività fisica regolare e bilanciata migliora complessivamente lo stato di salute e benessere e favorisce la funzione ormonale attraverso il bilanciamento della massa corporea.
Il consiglio in più. L’eccesso di attività, l’affaticamento eccessivo, la compulsività che a volte può accompagnare per esempio la corsa, lo spinning ed altre attività ad alto consumo di ossigeno, possono giocare un ruolo contrario: il consumo eccessivo dei depositi di grasso utile e gli ormoni prodotti sotto lo stress della prestazione influenzano la normale secrezione ormonale. Anche il contestuale aumento di radicali liberi può alterare la funzione dei delicati processi di maturazione degli ovuli.

8. 5. Attenzione alle infezioni ricorrenti
Картинки по запросу donna infezioniLe infiammazioni dell’apparato genitale femminile sono una delle cause più diffuse di infertilità. Sono provocate da infezioni trasmesse attraverso i rapporti sessuali come la Sifilide, la Gonorrea e la Chlamydia (molto insidiosa perché diffusissima e difficile da riconoscere perché spesso asintomatica). L’infertilità è dovuta sia a un effetto immediato perchè l’infezione altera temporaneamente l’equilibrio chimico della zona genitale con conseguenze sulla sopravvivenza degli spermatozoi, sia a un effetto a lungo termine qualora l’infezione sia risalita verso le tube provocandone la chiusura.
Un fattore di rischio, oramai noto, di infezioni pelviche è l’uso dei dispositivi intrauterini ( la cosiddetta “spirale”) come metodo anticoncezionale. Sono quindi particolarmente sconsigliati alle adolescenti, che dovrebbero usarle per molti anni aumentando il rischio di esposizione ad agenti infettivi. Trascurare un’infezione, infatti, significa correre un rischio di infertilità molto alto: dopo tre episodi di salpingite (infiammazione alle tube o salpingi nota come PID, Pelvic Inflammatory Disease) la possibilità di danno alle tube è del 50%.
Il consiglio in più. Alle adolescenti e alle under 30 anni è sconsigliata la spirale come metodo anticoncezionale, perché può favorire infezioni pelviche che, nel caso diventino croniche, possono favorire l’infertilità.

9. Mangiare sano e ridurre il consumo di cibi a elevato indice glicemico
Картинки по запросу donna mangiare sanoGli alimenti sono il “carburante” fornito alle cellule dell’organismo che per funzionare correttamente ha bisogno di sostanze energeticamente bilanciate. In particolare, è importante non eccedere con i cibi che si associano a un innalzamento rapido della glicemia, responsabile di un picco di insulina che esercita funzioni  stimolanti a livello ovarico. Non a caso nell’ovaio policistico, presente in una donna su quattro, la comparsa di difficoltà riproduttive si associa inevitabilmente a problemi di resistenza insulinica.
Il consiglio in più. Interrompere questo circuito è fondamentale sia per avere un miglioramento della fertilità, sia per ridurre drasticamente il rischio di abortività e di diabete in gravidanza.

10.No alle sostanze stupefacenti e antidepressivi maggiori
Картинки по запросу stupefacentiSulla fertilità gli effetti dipendono sia dallo stress correlato allo stato di dipendenza, sia ai deficit nutrizionali spesso correlati, sia a un’azione diretta sulle ovaie. Notazione particolare va riservata al consumo di cocaina (e alle sostanze incerte cui si associa): ha un esito dirompente su tutto il sistema endocrino femminile e sulla circolazione degli organi pelvici. Le consumatrici di cocaina sono meno fertili e una volta in gravidanza  hanno elevati tassi di abortività e patologie della gravidanza anche gravi come  ictus, trombosi, gestosi, distacco di placenta, malformazioni fetali. Anche il consumo di antidepressivi maggiori (inibitori della ricaptazione della serotonina) possono comportare anomalie dell’ovulazione e problemi al feto in gravidanza.
Il consiglio in più. È fortemente raccomandata la sospensione di qualunque psicofarmaco quando si decide di affrontare una gravidanza, ricorrendo solo quando strettamente indispensabile a terapie di sostegno chimico.

Fonte http://www.iodonna.it/benessere/salute-prevenzione/gallery/fertilita-le-10-regole-che-aiutano-a-proteggerla/

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