martedì 14 marzo 2017

Antibiotici e fertilità maschile

        Un altro antibiotico, la nitrofurantoina, usato in alcune infezioni urinarie, può causare anche arresto della maturazione degli spermatozoi nei testicoli come pure diversi chinolonici, come l’ofloxacina, la perfloxacina e la ciprofloxacina, possono modificare in senso negativo il numero di spermatozoi prodotti ogni giorno e la loro motilità.
       Anche i farmaci antimicotici possono alterare la motilità degli spermatozoi mentre il metronidazolo, farmaco di uso frequente nel trattamento di alcune infezioni parassitarie, può determinare alterazioni alla morfologia dello spermatozoo.
giovanniberetta_blob_outCAOR0YGG       Comunque si deve sempre ricordare che questi effetti negativi, dopo la sospensione della terapia, tendono con alcune tempistiche leggermente diverse, a seconda del farmaco in questione, a non essere più presenti; generalmente dopo settantacinque-novanta giorni possiamo considerare la loro azione negativa come nulla ma dobbiamo anche ricordare che, in numerose e particolari situazioni cliniche, si può fare o ripetere un esame del liquido seminale anche solo dopo venti-trenta giorni dalla fine dell’antibioticoterapia; questo periodo può, in questi casi, essere già considerato sufficiente per non avere interferenze significative: ad esempio quando vengono utilizzati spermatozoi in alcune tecniche di riproduzione assistita e/o quando si è avuta una recente infezione delle vie uro-seminali.

Fonte:
Giovanni BerettaInterpretation of Sperm Analysis. In Clinical Management of Male Infertility. G Cavallini, G. Beretta EditorsSpringer Science International Publishing, 2015. http://www.springer.com/jp/book/9783319085029

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