venerdì 17 febbraio 2017

Il figlio che non arriva. Aspetti psicologici nell'infertilità di coppia.

      Le difficoltà procreative possono avere varie cause: sterilità, infertilità o malattie genetiche ereditarie.       L’infertilità di coppia è l’impossibilità ad avere un figlio dopo almeno un anno di rapporti sessuali non protetti (OMS, 1992), mentre si parla di sterilità quando la coppia non può avere un figlio senza l’intervento medico. 
      Nel 90% dei casi si scopre una causa di natura organica. Nel 10% dei casi la causa resta misteriosa perché non si rilevano alterazioni fisiche che possano spiegarla. In entrambi i casi il fattore psicologico ha un ruolo molto importante: se all’interno delle infertilità inspiegate la psiche può esserne una causa, nelle infertilità organiche la psiche è sicuramente una variabile di cui prendersi cura. È infatti evidente l’impatto notevole che la diagnosi di infertilità può avere sulla qualità della vita, la relazione e la sessualità della coppia.
      Quando una coppia vive la difficoltà o l’impossibilità di avere un figlio si confronta con una situazione difficile che può generare forti stress, aumentando le possibilità di una crisi coniugale e personale, una condizione che necessita di aiuto psicologico. Non potere avere figli causa una sensazione di vuoto nella propria vita: l’infertilità può portare ad una grave crisi esistenziale sia nell’individuo che nella coppia.
      L’esperienza dell'infertilità può creare una condizione di forte disagio emotivo, psicosociale e sessuale che contribuisce al mantenimento dell'infertilità: il lungo e impegnativo cammino della trafila degli esami medici, le indagini diagnostiche e l'intrusività dei trattamenti causa forti disorientamenti e situazioni di ansia.
      Gli aspetti psicologici più evidenti, comuni e problematici sono innanzitutto la perdita di autostima e fiducia in se stessi, soprattutto nel proprio corpo, che non risponde alle aspettative. Il senso di colpa emerge parallelamente come ricerca di una causa che diventa un’accusa verso di sé o verso l’altro. Questo “altro” che viene accusato è spesso il partner e ciò porta inevitabilmente ad una serie di problemi di coppia, di ordine relazionale, comunicativo e sessuale: l’intimità viene minata da una carenza di fiducia in se stesso e nell’altro e l’atto sessuale, troppo spesso ridotto alla sola funzione procreativa, rischia sovente di venire vissuto come atto programmato, meccanico e spogliato dal piacere. 
      In questi casi il lavoro con le emozioni e il vissuto corporeo è molto importante: l’ipnosi, le tecniche di rilassamento e un approccio che prenda in considerazione l’interazione tra mente e corpo possono avere successo nel facilitare la gravidanza: il risultato del trattamento è una benefica modifica dell’attitudine, nell’ottimismo e nella relazione tra vissuto corporeo, emotività ed elaborazione mentale.
      L’intento di un intervento psicologico è quello di aiutare il singolo e/o la coppia a riconoscere ed accettare le componenti emotive che vengono scatenate da questa situazione ed affrontare insieme le eventuali conflittualità esistenti nell’ambito della coppia. Da un lato quindi imparare a comunicare all’interno della coppia, trovare il coraggio di portare nel rapporto a due le incomprensioni, le colpe, le accuse, dall’altro gestire al meglio il senso di colpa che troppo spesso finisce col logorare il singolo e la coppia. È importante saper riconoscere quando si è in crisi e saper chiedere aiuto: smettere di nascondere le emozioni, lo stress, le paure e condividere con i professionisti la propria situazione per riuscire a viverla al meglio.
      L'obiettivo del lavoro psicologico dovrebbe essere centrato sul sostenere il singolo e la coppia nella difficile elaborazione della condizione che sta vivendo e nel riconoscimento e nell’accettazione del percorso che si intraprende.

Fonte http://www.psicologi-italia.it/psicologia/varie/1214/infertilita-di-coppia.html

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