domenica 15 marzo 2020

Progesterone in gravidanza e rischio di parto prematuro

Il progesterone in gravidanza si dimostra molto utile per prevenire il rischio di un parto prematuro. Viene somministrato alla gestante, infatti, in caso di contrazioni uterine multiple (la cosiddetta "ipercontrattilità") che può portare a un parto prematuro. Il progesterone, in questi casi, riesce a rilassare la muscolatura dell'utero, eliminando le contrazioni.

Secondo numerosi studi, la somministrazione di progesterone aiuterebbe anche in caso di gravidanze a rischio perché minacciate da carenza di luteina e fattori immunologici. Infine, risulta utilissimo anche per ritardare il parto nelle donne con minaccia di parto prematuro e a travaglio già iniziato.

Effetti collaterali
Gli effetti collaterali dell'assunzione di progesterone possono essere diversi. Tra quelli più comuni figurano emicrania e cefalea, insonnia e irritabilità, nausea e vertigini, alterazioni della libido e disturbi mestruali o perdite vaginali, acne o orticaria. In certi casi può portare anche dolori nella zona del basso ventre. Potrebbe comportare inoltre un lieve aumento di peso e ritenzione idrica.


Ricordiamo che l'assunzione di progesterone può avvenire solo durante il primo trimestre di gravidanza: nei trimestri successivi potrebbe portare a ittero colestatico o malattie epatocellularie e va valutata col proprio medico a seconda dei casi.

Fonte https://www.alfemminile.com/gravidanza/progesterone-in-gravidanza-s4009993.html

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