lunedì 16 marzo 2020

DONNA & SALUTE Vaccini in gravidanza

       I vaccini eseguibili in gravidanza rappresentano, al momento, un’occasione veramente importante di protezione per la madre e per il feto, proteggendo quest’ultimo da complicanze durante la gestazione o durante i primi mesi di vita. I vaccini, somministrabili alcuni per via orale, altri per via parenterale, creano un’immunizzazione attiva nei confronti di svariati virus e batteri.

Articolo
       Possono contenere una forma attenuata dell’agente patogeno (vaccini vivi attenuati), o proteine o tossine del patogeno (vaccini inattivati e/o con antigeni purificati). Una volta somministrati, stimolano delle cellule chiamate linfociti B a produrre anticorpi, in un tempo che va dalle due alle quattro settimane.

       Al momento, i vaccini effettuabili e raccomandati sono due, per via intramuscolare e in un’unica dose:


  • Il vaccino antinfluenzale, contro l’influenza stagionale che, anche se con decorso benigno, può rivelarsi pericolosa per bronchiti e polmoniti, a causa del calo delle difese immunitarie in gravidanza. Così facendo, si assicura un corretto sviluppo del feto, riducendo il rischio di parto prematuro, ritardo di crescita fetale, cardiopatie congenite, labbro leporino, difetti del tubo neurale, e si protegge il bambino anche nei primi mesi di vita, grazie agli anticorpi trasmessi dalla madre. Il periodo raccomandato per effettuare questo vaccino è generalmente fine ottobre.
  • Il vaccino antipertosse, che protegge dalla Bordetellapertussis, molto contagiosa, che provoca tosse intensa e persistente, con crisi di qualche minuto, tanto che in neonati e in bambini può provocare difficoltà di respiro tali da portare alla morte. Poiché il vaccino al neonato si può somministrare solo dal III mese di vita (61^ giorno di vita), la pertosse nei bimbi molto piccoli può sfociare in polmonite batterica, ipossia da difficoltà respiratoria, disidratazione ed encefalopatia, tanto che 7 casi su 10 dei decessi per pertosse si hanno in bambini minori di due mesi.

       Anche se la madre ha già contratto la malattia o effettuato la vaccinazione in passato, la si deve rinnovare in gravidanza, perché gli anticorpi tendono a diminuire con il tempo. Il periodo raccomandato è tra la 27^ e la 32^ settimana di gravidanza.

       Gli effetti collaterali dei vaccini nella madre sono rari e lievi (a meno di allergie sicure specifiche), e naturalmente sono prodotti sicuri per la salute del feto. Sarebbero da ripetere ad ogni gravidanza, perché gli antigeni del vaccino antinfluenzale cambiano ogni anno, e gli anticorpi per la pertosse diminuiscono nel tempo.

       Altri vaccini eseguibili in gravidanza, anche se solo su indicazioni specifiche, sono quelli contro l’epatite A, contro l’epatite B, antipneumococco, antimeningococco B, antimeningococco ACWY, antipoliomielite inattivo e anticolera.

       Sono sempre controindicati, in gravidanza, quelli con virus vivi attenuati come il vaccino MPR (Morbillo-Parotite-Rosolia), il vaccino antipoliomielite per via orale, l’antitifoide el’antitubercolare, perché potenzialmente dannosi per il feto.

Fonte https://www.ulisseonline.it/rubriche/donna-salute-vaccini-in-gravidanza/

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