giovedì 18 ottobre 2018

Cosa bere e cosa non bere in gravidanza

        Evitare di consumare alcolici, bere moderatamente bibite gasate e caffè e assumere molta acqua. Vediamo nel dettaglio cosa bere e cosa evitare di bere quando si è incinta dal primo al nono mese di gestazione. Perché la gravidanza ha le sue regole, a volte severe, ma vale sempre la pena il sacrificio!

Perché bere alcol in gravidanza fa davvero male?

Le bevande della gravidanza        Sì, questo è certo. L’etanolo è nocivo per il bambino anche se ad assumerlo è la mamma. Infatti, l’alcol attraversa senza filtri la placenta (organo temporaneo che nutre il bambino e che verrà espulso solo al momento del parto), raggiungendo quindi il sangue del feto. Inoltre, gli enzimi in grado di metabolizzare l’alcol presenti negli adulti non ci sono nei bambini, che quindi non hanno difese. Il ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) spiegano che il feto può subire “effetti dannosi a livello cerebrale e sui tessuti in via di sviluppo anche attraverso una significativa interferenza sui normali processi di sviluppo fisico (causando malformazioni) e intellettivo (generando ritardo mentale) in maniera più o meno grave in relazione alle quantità di alcolici consumati”.

Bere birra o vino in gravidanza fa comunque male?

        I dati sul consumo leggero (light drinking) – qui intendiamo sia le quantità che la tipologia di drink - non sono molti in ambito scientifico dove si sta ancora misurando la portata del danno effettivo, ma la precauzione è la migliore delle vie da perseguire in questi casi.

        Una cosa è vera: più è alta la gradazione alcolica delle bevande assunte, più è probabile creare un problema al feto o al corso della gestazione. Il vino e la birra hanno un tasso decisamente inferiore ai superalcolici (a partire dai 4% nel caso della birra, intorno ai 10% per il vino rosso o bianco che sia, fino ai 40% per i superalcolici), ma non sono comunque consigliati in gravidanza. Un tempo si diceva che “la birra fa latte”, ma è una sciocchezza popolare che nulla di vero trova nella scienza dell’allattamento.

        Il periodo della gravidanza è sicuramente il più vulnerabile per l’assunzione di qualunque bevanda alcolica. Più bevande del genere si consumano, più si rischia di incorrere in problemi correlati a questa cattiva abitudine. Sempre l’ISS, senza parlare specificatamente di birra, vino o superalcolici, comunque indica come “abitudine al bere” la quantità di due, tre o più bicchieri al giorno (dai 14 drink settimanali in su), comportamento che espone al rischio di aborto e parto prematuro. Questo non significa che berne meno di 14 faccia bene, ovvio. Astenersi totalmente dal bere per i mesi della gravidanza è la migliore delle scelte possibili.

Bere o non bere alcol in gravidanza? Ecco il vero pericolo

        Esiste anche una sindrome conclamata detta alcolico-fetale che ha gravi ripercussioni sullo sviluppo intrauterino: dismorfologie facciali (testa piccola, occhi piccoli, problemi alla mandibola), deficit di crescita (un caso comune è la nascita sottopeso), disturbi psicologici e neurologici (che condizionano sonno, riflesso di suzione, motricità, udito ed eloquio), difetti congeniti di sviluppo degli organi (soprattutto nei primi tre mesi di gravidanza). Fa abbastanza paura, vero? E dire che per esorcizzare tutti questi rischi basta versarsi nel bicchiere una spremuta d’arancia al posto di un Negroni. Vale la pena essere un po’ rigorose. Sarà un piacere speciale a fine allattamento tornare ad assaggiare un calice di ottimo vino!

Quando smettere di bere alcol in gravidanza?

        Appena possibile. Nelle prime due settimane dal concepimento si forma il feto: cuore, cervello, scheletro… In caso di gravidanza programmata smettere di bere già prima sarebbe la migliore delle scelte. Sono moltissimi i ricercatori scientifici che suggeriscono vivamente alle donne in età fertile che non usano metodi contraccettivi di lasciar perdere il bere in modo preventivo.

        Stai cercando di rimanere incinta? Motivo in più per non bere alcol. Infatti, queste sostanze interferiscono sulla fertilità sia femminile che maschile, diminuendo le probabilità di diventare presto genitori. Se si sta programmando di diventare mamme, una buona idea è quella di smettere di bere subito, perché potrebbe essere vicino il primissimo momento dell’inizio della gravidanza, ovvero l’impianto.

        Molte donne però scoprono con sorpresa di essere incinte, e quindi non hanno potuto adottare questa precauzione prima dell’inizio della gravidanza, ma solo dopo aver scoperto di essere in dolce attesa. Se sei in questa situazione interrompi subito l’assunzione di vino, birra, amari, cocktail e superalcolici e trova delle alternative che ti soddisfino ai pasti, all’aperitivo e nelle serate con gli amici.

Bere caffè e tè in gravidanza
        Ci sono alcune bevande che sarebbe bene assumere con moderazione nei nove mesi della gravidanza, a partire da quelle che contengono caffeina e teina, comprese molte bibite fresche che hanno questi ingredienti nella loro ricetta e che sono sconsigliate anche per altri motivi che vediamo più avanti nell’articolo.

        Possiamo in questo caso parlare di un consumo che va limitato a piccole dosi riassumibili in una tazzina di caffè al giorno (quello che basta a goderne l’aroma e magari a svegliarsi bene al mattino). Le gestanti che bevono molti caffè rischiano problemi di pressione alta e aumento della frequenza cardiaca. E il tè, magari quello all’inglese da prendere con un biscottino con latte o limone? Non ci sono controindicazioni per chi sorseggia un paio di tazze al giorno di tè nero, verde o bianco.

Bere tisane, bibite gasate e succhi in gravidanza

        Nessuna tisana in commercio può essere un problema se assunta in quantità moderate: un paio di tazze al giorno. Magari un infuso a base di melissa o una camomilla prima di dormire, oppure una tisana digestiva al finocchio o rinfrescante con menta e zenzero. Evitare quelle lassative è bene, almeno finché non si è chiesto consiglio al proprio medico al riguardo. Gli ingredienti di queste bevande da tenere d’occhio – per non abusarne bevendone di continuo e ogni giorno - sono gli olii essenziali (ad esempio di origano compatto), oppure cannella, salvia (questi ultimi possono indurre delle contrazioni) e liquirizia. Insomma, se siete delle fan della tisana davanti alla tv la sera, quantomeno cambiate spesso gusto, createvi un ventaglio di diversi infusi sempre a disposizione per non eccedere in quantità nell’uno o nell’altro ingrediente.

         Le bibite gasate sono tra le bevande da evitare nei nove mesi di gestazione. Una brutta notizia: anche i succhi di frutta che contengono molti zuccheri non sono una buona abitudine, soprattutto in gravidanza quando è bene tenere sotto controllo la glicemia (ricordiamo che glicemia e curva glicemica sono due esami che in gravidanza servono per controllare la possibilità di avere il diabete gestazionale, una forma di questa patologia abbastanza frequente nelle future mamme). Non si può bere niente di dolce, quindi? Una spremuta di arancia o di pompelmo, oppure un succo che contenga solo gli zuccheri della frutta senza aggiunte, sono la migliore alternativa.

Quanta acqua bere in gravidanza?

        Bere molto per idratarsi, per prevenire la stitichezza che spesso affligge le future mamme, per aiutare la placenta e aumentare lo stimolo a fare pipì (già maggiore del solito quando si è in stato interessante, ma è un bene!). Una gestante dovrebbe assumere almeno due litri e mezzo al giorno di acqua ogni giorno. E se dovesse berne anche tre? Tanto meglio.

        Naturale o frizzante? Quella che preferite (almeno su questo punto siete libere di scegliere senza limitazioni).

        Intanto noi brindiamo alla vostra gravidanza e al piccolo che nascerà, ovviamente lo facciamo con un bicchiere di limpida e sanissima acqua!

Fonte https://lines.it/ginecologia/gravidanza/cosa-bere-e-cosa-non-bere-in-gravidanza

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