martedì 26 dicembre 2017

Dermatite da pannolino: che cos'è, perché viene, come trattarla e prevenirla

dermatite_da_pannolino        E' una delle condizioni più comuni nei bambini, specialmente dopo i sei mesi, quando cominciano a stare seduti: è la dermatite da pannolino, un'infiammazione della pelle che interessa appunto l'area genitale, coperta dal pannolino.

        Abbiamo chiesto a due esperti - Elena Galli, pediatra allergologa responsabile della commissione dermatite della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica e Cesare Filippeschi, specialista dermatologo dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze - di aiutarci a fare chiarezza sulle caratteristiche di questa dermatite, e sulle strategie più utili per prevenirla e per curarla.
       
Che cos'è la dermatite da pannolino
        "In generale, con il termine dermatite si intende un malattia infiammatoria della pelle", spiega Galli. "Quella da pannolino colpisce la regione inguinale e del sederino, che è appunto la regione coperta dal pannolino".

        È una malattia molto frequente sia nel lattante sia nel bambino piccolo, ma è in genere banale e transitoria e non dovrebbe destare preoccupazione. "Anche se - va detto per amore di precisione - in alcuni, rari, casi potrebbe essere un segno iniziale di malattie generalizzate più importanti" sottolinea l'allergologa.

         Spesso viene definita anche come eritema da pannolino, ma in realtà è una definizione impropria: "L'eritema altro non è che un arrossamento della pelle, ed è una delle manifestazioni della dermatite" precisa Filippeschi.

Come si manifesta
        Nella forma più comune, dovuta allo sfregamento del pannolino sulla pelle e all'azione di sostanze irritanti contenute nell'urina e nelle feci, si manifesta con un arrossamento della pelle (l'eritema, appunto), che può apparire anche leggermente gonfia e calda al tatto.

         L'eritema può essere limitato (qualche chiazza in uno o più punti) oppure esteso, fino a interessare entrambi i glutei.

Da cosa dipende
        La dermatite da pannolino può dipendere da varie cause, che a volte sono anche sovrapposte tra loro.

Aggressione diretta

        "Nella grande maggioranza dei casi, l'infiammazione è il frutto di un'aggressione diretta esercitata sulla pelle da particolari sostanze irritanti contenute nelle urine e nelle feci, e che è tanto più intensa quanto più pipì e pupù rimangono a contatto con la pelle stessa" spiega Filippeschi. Il risultato è una specie di ustione superficiale, molto fastidiosa per il bambino.

        Proprio per questo ruolo delle feci, la dermatite può comparire durante episodi di diarrea, ed essere più frequente nei bambini soggetti a diarrea.

         L'irritazione ovviamente è complicata dal continuo sfregamento diretto del pannolino sulla pelle del piccolo, che a lungo andare - unita all'ambiente umido - ne può provocare una macerazione.

ct00ejInfezioni
        Poiché l'ambiente del pannolino è caldo e umido, è sempre possibile la crescita di microrganismi e in particolare batteri, lieviti e funghi, come la famosa Candida albicans. Così, in presenza di un arrossamento del sederino si pensa subito a un'infezione e in particolare alla candida.

         "In realtà le infezioni sono meno comuni delle forme da aggressione diretta" sottolinea Filippeschi. "Le due cose, però, possono sovrapporsi, soprattutto se vengono utilizzati trattamenti sbagliati per alleviare la condizione". L'esempio tipico? "L'utilizzo di creme con cortisone, che magari danno inizialmente un rapido miglioramento delle lesioni, ma favoriscono la crescita della candida". E in ogni caso, dopo qualche tempo le lesioni si ripresentano.

         "La candidiasi dell’area da pannolino deve essere diagnosticata dal pediatra, ma in generale si può dire che è caratterizzata da placche arrossate circondate da un alone ben delimitato, con vescicole o pustole sovrapposte" afferma Galli. In ogni caso, è difficile che compaia all'improvviso, da un cambio di pannolino all'altro, come spesso può accadere per la dermatite da aggressione irritativa: "In genere - precisa Filippeschi - occorrono alcuni giorni perché le prime aree rossastre, comparse al centro dell'area genitale, si allarghino verso la periferia".

Altre condizioni, più rare
        Più raramente, la dermatite da pannolino può dipendere da un'allergia da contatto - "ma davvero sono pochissimi casi" precisa Filippeschi - nella quale l'irritazione è dovuta a una reazione ai materiali del pannolino, a componenti di detergenti o creme applicate sul sederino o, nel caso di pannolini lavabili, anche ai detersivi utilizzati per lavarli.

         "Infine, e sempre molto raramente, ci sono situazioni apparentemente simili alla dermatite da pannolino, ma che in realtà sono malattie più importanti" afferma Galli. Un esempio è la psoriasi infantile, che compare in genere dopo il terzo di mese di vita in particolare nelle pieghe cutanee dell'area coperta dal pannolino. Come riportato sul sito dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù, in questo caso la pelle appare "arrossata, lucida, senza però le squame tipiche della psoriasi dell'adulto". Il pannolino c'entra solo perché lo sfregamento può facilitare la comparsa delle lesioni, ma la malattia dipende da una predisposizione genetica.

        "Se si osserva che l'irritazione non guarisce mai nonostante le buone pratiche igieniche è bene consultare pediatra e dermatologo per ulteriori accertamenti" conclude Galli.

Alimentazione e dermatite da pannolino
        "In generale, l’alimentazione non interferisce con la dermatite da pannolino, anche se la diarrea causata da un'eventuale allergia alimentare potrebbe peggiorare la situazione" spiega Galli. "Va detto però che in alcuni casi, quando i bambini vengono svezzati, il contenuto delle feci può risultare diverso, più” acido” e quindi favorire un peggioramento delle lesioni della dermatite da pannolino".

Come trattare e come prevenire
        Il trattamento della dermatite da pannolino non è medico ma igienico e permette in genere la completa guarigione nel giro di qualche giorno. Gli stessi accorgimenti permettono di prevenire gli arrossamenti: "Sono accorgimenti molto semplici ma importanti - sottolinea il dermatologo - perché aiutano a ridurre il rischio di ricadute in bambini che sono particolarmente predisposti".

        Vediamo di che cosa si tratta, secondo i consigli di Elena Galli:

1. Cambiare il pannolino con maggiore frequenza;
2. Lasciare il bambino senza pannolino per il maggior tempo possibile in modo che la pelle resti asciutta;
3. Non stringere troppo il pannolino: quando possibile, lasciarlo largo per un po’ per migliorare la ventilazione a livello del sederino;
4. Mantenere la pelle sempre ben pulita, lavandola a ogni cambio con acqua tiepida e detergenti liquidi delicati, preferibilmente oleosi;
5. Asciugare bene prima di rimettere il pannolino pulito, tamponando con un asciugamano ma senza strofinare;
6. Proteggere il sederino con una crema all'ossido di zinco, senza esagerare in quantità e frequenza: basta uno strato sottile di un prodotto non troppo pastoso - ecco perché meglio la crema della pomata, che impedisce alla pelle di respirare - da applicare ogni tanto, non necessariamente a ogni cambio.
7. Se è presente eritema, evitare le salviettine usa e getta;
8. Non utilizzare il borotalco perché se è pur vero che può assorbire l’umidità in eccesso, può essere inalato dal bambino e quindi essere pericoloso. Inoltre può facilitare la crescita di batteri.

Fontehttps://www.nostrofiglio.it/neonato/9-12-mesi/dermatite-da-pannolino-che-cos-e-perche-viene-come-trattarla-e-prevenirla

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