mercoledì 11 novembre 2020

Identikit ed età media delle coppie per la PMA

 In genere, quando una coppia si rivolge alla scienza per provare ad avere un figlio, c’è una motivazione specifica: la presa di coscienza e di consapevolezza dell’incapacità di procreare in modo naturale.

Secondo i medici, infatti, si può iniziare a parlare di infertilità quando una coppia prova ad avere un figlio per un anno consecutivo (con rapporti mirati e non protetti) senza riuscita. A quel punto, quindi, può iniziare ad essere utile rivolgersi ad un centro per comprendere il da farsi.

Qual è l’identikit di chi decide di rivolgersi alla PMA per avere un figlio e qual è l’età media delle coppie?

Per rispondere a questa domanda, occorre prima di tutto ricordare che vi sono, prima di tutto, i naturali limiti dell’età della donna oltre i quali sarebbe impossibile procedere ad una tecnica per la fecondazione assistita. In molte regioni, per esempio (parlando dei centri pubblici e convenzionati con il sistema sanitario nazionale) è possibile l’accesso alla procreazione medicalmente assistita entro i 43 anni per la donna, con un limite massimo di tre tentativi: questo limite vale per tute le tecniche (I, II e III livello) sia che si ricorra a gameti propri, sia che si decida di ricorrere a gameti donati.

Detto questo limite, l’età media delle pazienti che si affidano alla scienza per provare ad avere un figlio è di circa 34 anni: un’età in cui, probabilmente, si inizia a temere anche per la propria riserva ovarica e si decide quindi di accedere ad una possibilità che solo la scienza sembra in grado di dare. In linea di massima, quindi, l’identikit delle coppie che si rivolgono alla PMA è quello di persone di età media, che hanno già provato ad avere figli in modo naturale.

Fonte https://www.fecondazioneeterologaitalia.it/identikit-ed-eta-media-delle-coppie-per-la-pma/

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