venerdì 27 dicembre 2019

VACCINI IN GRAVIDANZA: PROTEZIONE MAMMA-BAMBINO

      Prima e durante la gravidanza è molto importante proteggere feto e gestante. Alcuni vaccini in gravidanza hanno proprio questo compito: difendere l’organismo di mamma e bambino dagli attacchi, a volte molto aggressivi, di malattie infettive.

     Ci sono vaccini da fare necessariamente prima del concepimento, altri, invece, possono essere eseguiti anche durante la gravidanza.

Ma quali sono i vaccini consigliati prima e durante la gravidanza?

Vaccini consigliati prima della gravidanza: rosolia e varicella
     Alcune infezioni, se contratte durante la gravidanza, possono causare gravi malformazioni al feto, ostacolarne lo sviluppo o compromettere la gravidanza stessa.

     Si tratta delle malattie infettive note come Rosolia e Varicella.

     Se non si è già immuni, cioè se non si è già vaccinati o non si è mai contratta una delle due malattie, prima di programmare una gravidanza è fortemente consigliato vaccinarsi.

     Varicella e Rosolia sono infezioni fra loro differenti, la prima particolarmente contagiosa e aggressiva, mentre la seconda poco aggressiva e con sintomi più lievi. Entrambe, tuttavia, se contrattenelle prime fasi della gravidanza, possono causare l’interruzione della gravidanza stessa ovvero l’aborto. Nei primi mesi di gravidanza, possono provocare gravi danni ad embrione, feto e gestante. Di fatti, il feto potrebbe andare incontro a malformazione di organi vitali, quali cuore e cervello, o a gravi danni irreversibili a vista, udito ed altri apparati.                                                                 Per la varicella contratta nell’immediato periodo pre-parto, il rischio, oltre che per il nascituro, può essere molto grave anche per la madre.

Durante la gravidanza no, subito dopo il parto sì
     I vaccini anti-varicella e anti-rosolia non si possono effettuare durante la gravidanza, ma si possono somministrare subito dopo il parto, non avendo alcuna controindicazione per l’allattamento al seno.

Modalità e tempi
     Il vaccino anti-rosolia –  associato a quello anti-morbillo e anti-parotite (VACCINO MPR) –  ed il vaccino anti-varicella sono somministrati in due dosi distinte assunte ad un mese l’una dall’altra.

     La gravidanza deve iniziare almeno un mese dopo l’assunzione della seconda dose, perché, contenendo vaccini a virus vivi attenuati, non possono essere somministrati in gravidanza.

     È inoltre opportuno che le donne che intendono programmare una gravidanza siano informate della necessità di posticipare la ricerca di prole di almeno un mese dopo la vaccinazione.

      Nel caso una donna non risulti immune, è importante che sia vaccinata prima della dimissione dal reparto di maternità o, comunque, le sia fissato un appuntamento presso il servizio vaccinale nel periodo immediatamente successivo al parto.

     Vaccini consigliati durante la gravidanza: influenza, pertosse, tetano e difterite
     A tutte le donne in gravidanza, soprattutto se affrontano la gestazione nei mesi autunno-inverno, viene consigliata la somministrazione di due vaccini molto importanti che le proteggono dalle malattie infettive che si manifestano proprio nei mesi più freddi.

Parliamo dei vaccini anti-influenzale e anti-pertosse.

Il virus dell’influenza cambia ad ogni stagione, mentre il vaccino anti-pertosse diminuisce la sua efficacia col passare del tempo.  Per questo motivo, se pure ci si è già vaccinati contro influenza e pertosse, è necessario ripeterli ad ogni nuova gravidanza.

Pertosse
     La Pertosse, malattia infettiva molto contagiosa e causata da infezione batterica, interessa le vie respiratorie con lievi manifestazioni negli adulti sani. In particolare nel primo anno di vita, è una malattia molto seria in quanto non si presenta con attacchi di tosse, ma con crisi di apnea in cui il bambino smette di respirare. Può inoltre causare polmonite, grave insufficienza respiratoria, danni cerebrali permanenti e anche la morte.

     Quasi sempre, i bambini colpiti dalla pertosse sotto l’anno di vita devono essere ricoverati in ospedale. In Italia i decessi per pertosse sono rari, ma negli ultimi anni è stato registrato un aumento di decessi dovuto all’aumento di casi. Per evitare la pertosse, lo strumento più efficace è la vaccinazione.

Il vaccino antipertosse viene combinato con la vaccinazione anti-tetanica e anti-difterica.

Difterite
     La difterite è una malattia a contagio interumano che nella forma classica si presenta come malattia respiratoria a carico delle vie aeree superiori con presenza di pseudomembrane che aderiscono alle mucose e possono portare alla morte per soffocamento. L’immunizzazione universale con vaccino contenente anatossina difterica è l’unica misura efficace di prevenzione della difterite.

Tetano
     Il tetano è malattia infettiva acuta, non contagiosa, causata da un batterio che è in grado di produrre una tossina neurotossica responsabile di contrazioni e spasmi diffusi in forme generalizzate, spesso letali nel 90% dei casi. Il tetano neonatale colpisce neonati di madri non vaccinate e viene solitamente contratto al momento del taglio del cordone ombelicale con strumenti non sterili e/o a seguito della mancata adozione di buone pratiche nella cura del moncone ombelicale.

     Il vaccino antidifterite-tetano-pertosse acellulare, che contiene le componenti antigeniche per proteggere contro le tre malattie sopra descritte, viene proposto nel terzo trimestre di gravidanza, tra la27esima e la 35esima settimana di gravidanza. Ciò al fine di consentire alla gestante la produzione di anticorpi sufficienti e quindi il conseguente passaggio transplacentare (trasferimento passivo) di anticorpi in grado di immunizzare il neonato fino allo sviluppo di una protezione attiva determinata dalla vaccinazione del bambino. Inoltre, Il vaccino dTpa si è dimostrato sicuro sia per la donna in gravidanza sia per il feto.

Influenza
     L’Influenza, essendo molto contagiosa, pur non evidenziando sintomi particolarmente gravi, se contratta in gravidanza può provocare complicanze alla gestazione. E’ stato dimostrato che tra le categorie a rischio di complicanze legate all’influenza sono annoverate le donne in gravidanza.  Numerosi studi hanno infatti evidenziato un’associazione tra influenza e un maggior numero di ricoveri per aborto spontaneo, morte fetale e neonatale, parto pretermine e ridotto peso alla nascita. Le gestanti presentano, inoltre, maggiori tassi di ospedalizzazione per malattia complicata rispetto alle donne non in stato di gravidanza.

     La vaccinazione antinfluenzale rappresenta il modo più sicuro ed efficace per prevenire il contagio, proteggendo non solo le gravide e i nascituri, ma anche i neonati fino ai sei mesi di età.

     In accordo alle raccomandazioni dell’OMS, in Italia, la vaccinazione antinfluenzale viene raccomandata e offerta gratuitamente a tutte le donne che si trovano nel secondo o terzo trimestre di gravidanza all’inizio della stagione epidemica, al fine di consentire alla gestante la produzione di anticorpi sufficienti ed il conseguente passaggio transplacentare.

Conclusioni
     È bene ricordare che la donna, durante la gravidanza, affronta cambiamenti molto importanti che interessano anche l’apparato respiratorio e circolatorio. Vaccinarsi, quindi, contro malattie che possono attaccarli, perché più vulnerabili, può essere un salvavita per bambino e mamma.

Fonte https://www.dossiersalute.com/vaccini-in-gravidanza-protezione-mamma-bambino/

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