lunedì 23 dicembre 2019

Natale col pancione: e se arriva un disturbo “guastafeste”?

        In queste giornate di festa così ricche di emozione da vivere con il tuo piccino nel tuo grembo, si aggiunge un pizzico di ansia al pensiero che il tuo ginecologo di fiducia sarà in ferie per alcuni giorni. Cosa fare in sua assenza, se noti qualche segnale sospetto o se ti trovi alle prese con qualche malanno di stagione? Ecco i consigli di pronto intervento dell’esperto per affrontare il Natale col pancione in serenità.

Febbre alta, tosse, mal di gola, che fare?
        Dolori articolari, stanchezza e infine febbre: ecco, l’influenza ha colpito!  Come gestire la situazione? “Quando la febbre raggiunge e/o supera i 38° è opportuno assumere un farmaco antipiretico”, commenta Patrizio Antonazzo, Direttore UO Ostetricia e Ginecologia Ospedale Bufalini di Cesena. “Il paracetamolo è un principio attivo compatibile con la gravidanza e la futura mamma può assumerlo tranquillamente”.

        L’altra indicazione è quella di riposare il più possibile, approfittando di questo Natale col pancione. Puoi cogliere l’occasione per dormire (una buona scorta di sonno è sempre utile), rilassarti, farti coccolare un po’ dal futuro papà (che potrà prepararti i piatti o gli spuntini di cui senti il desiderio), leggere qualche bel romanzo o saggio sulla maternità.

        “Se la situazione non migliora entro un paio di giorni e/o se alla febbre si aggiungono sintomi respiratori, quali tosse, mal di gola, catarro, allora è necessario rivolgersi al proprio medico di famiglia o al reparto di ostetricia dell’ospedale cittadino per valutare l’eventuale necessità di ulteriori indagini”, considera l’esperto.

Un’infezione gastro-intestinale
        Nausea, vomito, diarrea. Ecco una delle forme di influenza più antipatiche. Come gestire questi fastidiosi sintomi? “Se l’episodio è di breve durata, rivolgersi al proprio medico non è indispensabile. L’importante, in caso di infezione gastro-intestinale è stare attente all’idratazione”, sottolinea Antonazzo.

        “Il rischio, infatti, se la futura mamma soffre di vomito e diarrea è quello di disidratarsi”. Acqua, thè, succhi e centrifugati di frutta: è necessario bere il più possibile nel corso della giornata. Eventualmente a piccoli sorsi, se hai il timore che la nausea possa peggiorare.

        In commercio esistono anche farmaci anti-emetici che permettono di alleviare il disturbo. Se il malessere è particolarmente intenso potrai chiedere al tuo medico di prescrivertene uno compatibile. “E se non si notano miglioramenti nell’arco di 24-48 ore”, conclude l’esperto, “è necessario rivolgersi al proprio medico o al pronto soccorso”.

Perdite di sangue? Niente panico
        Se nelle prime settimane dell’attesa si notano piccole perdite di sangue, non è un segnale che deve subito allarmare. Poiché molto probabilmente si tratta di un fenomeno del tutto fisiologico.

        “Lo stesso vale se le perdite si verificano subito dopo un rapporto sessuale. Durante la gravidanza il collo dell’utero è più morbido e irrorato e la stimolazione può causare un lieve sanguinamento”, considera Patrizio Antonazzo.

        “Se però la futura mamma non si sente del tutto tranquilla è bene rivolgersi comunque al Pronto Soccorso, per eseguire un’ecografia che confermi che tutto procede per il meglio. Andare subito in ospedale è indispensabile se le perdite di sangue sono abbondanti o persistenti”.

Quei bruciori che segnalano una cistite in corso
        Un bisogno frequente di fare pipì a fronte di una scarsa quantità di urina, bruciore o dolore durante la minzione. Ecco i segnali caratteristici di una cistite in corso, che può guastare il Natale col pancione. “In questo caso è necessario rivolgersi al proprio medico di base”, spiega Patrizio Antonazzo.

Natale col pancione: e se arriva un disturbo         “In presenza di questi segnali in genere viene prescritta un’urinocoltura per confermare la diagnosi, identificare il germe responsabile dell’infezione e stabilire la terapia antibiotica più efficace. In caso di cistite emorragica, ovvero se è presente sangue nelle urine, è indispensabile confrontarsi rapidamente con il proprio medico o andare al pronto soccorso”.

        Intervenire prontamente in caso di cistite è fondamentale per risolvere i fastidiosi sintomi, ma anche per evitare possibili complicazioni per la futura mamma. Se i microrganismi responsabili della cistite risalgono verso i reni, infatti, possono causare un’infezione renale. Anche il piccino potrebbe risentirne: le infezioni alle vie urinarie sono tra le cause di aborto e parto pretermine.

Ho perso il tappo mucoso
        Verso la fine dell’attesa può capitare di notare una secrezione densa e biancastra, in qualche caso mista a sangue. Si tratta del tappo mucoso, che nei nove mesi sigilla e protegge il collo dell’utero. “La perdita del tappo mucoso è un fenomeno normale collegato alle modificazioni della cervice uterina. O, in qualche caso, successiva a una visita ginecologica effettuata al termine della gravidanza”, considera l’esperto.

        “La presenza di muco non deve essere interpretato come un segnale di travaglio imminente. Il suggerimento è di mantenere la serenità e di cercare di godersi il Natale col pancione. Non è dato sapere quando inizierà il parto e non è necessario rivolgersi al proprio medico o al reparto di ostetricia”.

        Il momento giusto per presentarsi nel punto nascita prescelto è segnalato dalla presenza di contrazioni dolorose e regolari. O dalla perdita delle acque (ovvero del liquido amniotico), dovuta alla rottura spontanea delle membrane amniocoriali.

Fonte https://www.dolceattesa.com/gravidanza/natale-col-pancione-se_salute-ed-esami/

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