giovedì 26 settembre 2019

Perdite bianche prima del ciclo, in gravidanza o dopo l'ovulazione: quello che c'è da sapere

       Le perdite bianche vaginali - dense, gelatinose o acquose che siano - sono parecchio comuni tra le donne e frequenti soprattutto nel periodo prima del ciclo, durante o dopo l'ovulazione oppure in gravidanza. Hai queste perdite e ti domandi se "sono incinta"? Oppure temi di soffrire di infezioni come la candida? Ecco a te tutto quello che c'è da sapere sull'argomento.

       Perdite bianche? A chi non è capitato? Le perdite bianche vaginali sono secrezioni fisiologiche e davvero molto comuni, soprattutto nel periodo dell'ovulazione oppure in gravidanza, nella sua prima fase. In certi casi, tuttavia, possono essere il sintomo di patologie e infezioni.

       Scopri subito assieme a noi tutto quello che c'è da sapere sull'argomento: quando è più comune avere delle perdite bianche, le diverse tipologie di perdite (da quelle più dense a quelle più gelatinose o acquose), come capire se sono collegate o meno a una gravidanza o a qualche forma di disturbo per regolarti di conseguenza.

Cosa sono le perdite bianche?
       Le perdite bianche non sono altro che secrezioni vaginali, più o meno dense. Per quanto possa sembrarti strano, la loro funzione è del tutto benevola: servono infatti a proteggere l'utero dalle infezioni. La perdita di queste secrezioni può essere di natura fisiologica o patologica. Nel primo caso, ovviamente, non c'è di che preoccuparsi, mentre nel secondo potrebbero essere indice di infezione (dalla candida alla vaginosi) ed è meglio correre ai ripari.

       Come capire se si tratta di perdite dovute a un'infezione? Generalmente in questi casi le perdite bianche hanno un cattivo odore e sono accompagnate da prurito o bruciore. Per una corretta diagnosi, tuttavia, è sempre meglio rivolgersi al proprio ginecologo.

       Perdite bianche dense, gelatinose, acquose: ecco tutte le tipologie
       Le perdite bianche altro non sono che muco vaginale, e vengono quindi prodotte dalla cervice uterina. In base alle variazioni ormonali queste perdite possono essere più o meno dense e avere una consistenza differente che ci permette di distinguerne diverse tipologie.

       Le perdite bianche dense sono tipiche del periodo successivo al ciclo oppure dell'inizio di una gravidanza. In certi casi, se accompagnate da prurito o bruciore, possono significare un'infezione in corso.

       Sono sempre legate a un'infezione, come ad esempio la candida, quando si presentano a granuli e con un cattivo odore. Sono invece particolarmente aquose o gelatinose durante l'ovulazione: in questo caso sono indice di massima fertilità o di eccitazione sessuale.

       In fase preovulatoria, invece, tendono ad apparire più cremose, con un colore bianco che tende al giallognolo, ed indicano invece il momento di fertilità più bassa.

       Durante o dopo l'ovulazione, prima del ciclo, in gravidanza: quando le perdite bianche sono fisiologiche
       Le perdite bianche non devono preoccuparci se legate a cause fisiologiche e, in particolar modo, al periodo dell'ovulazione o all'inizio di una gravidanza.

       Le perdite bianche che si presentano durante o dopo l'ovulazione sono generalmente più acquose, trasparenti e alcaline per facilitare la sopravvivenza degli spermatozoi nel canale vaginale. Spesso sono accompagnate da crampi o dolori addominali, ma il tutto può variare da soggetto a soggetto.

       Dopo l'ovulazione, e quindi prima del ciclo o subito dopo il ciclo stesso, le perdite bianche diventano invece più appiccicose e a filamenti. Anche in questo caso, non c'è nulla di cui preoccuparsi! Le perdite bianche dopo l'ovulazione sono molto frequenti nelle donne che assumono la pillola anticoncezionale.

       Altrettanto fisiologiche sono le perdite bianche nel periodo iniziale di una gravidanza. Si tratta di perdite lattiginose dovute agli scombussolamnenti ormonali che interessano tutto il corpo e in particolare la vagina e le sue strutture epidermiche e muscolari. Anche in questo caso le perdite svolgono un ruolo di difesa dagli agenti infettivi e sono del tutto normali.

Quando le perdite bianche sono patologiche
       Se le perdite bianche sono particolarmente dense e vengono accompagnate da prurito, bruciore e cattivo odore, sono il segno di un'infezione in corso, ed hanno quindi un'origine patologica. Sarà bene rivolgersi subito al proprio ginecologo.

       Le cause delle perdite, in questi casi, possono essere molteplici. Può esserci un'origine batterica, evidente quando le perdite sono maleodoranti e schiumose: in questi casi può trattarsi di vaginosi batterica o di Gardnerella vaginalis.

       Se invece le perdite sono dense e grumose, simili a ricotta, e maleodoranti, potrebbe trattarsi della Candida. La Candida è un fungo che richiede una terapia specifica da estendere anche al partner sessuale, a cui viene trasmessa.

       Se le perdite bianche, infine, tendono al giallo/verde potrebbe trattarsi di una malattia venerea da curare con una terapia antibiotica.

Perdite bianche in gravidanza
       Come abbiamo visto, le perdite bianche sono normali all'inizio di una gravidanza e in particolare nei primi 3 mesi di gestazione. Non devono quindi destare alcun allarme. Quando, invece, sarà bene preoccuparsi? Solo se le perdite assumono le caratteristiche tipiche delle perdite da infezione: diventano più grumose, maleodoranti, e sono accompagnate da bruciore e prurito.

       Non è raro, infatti, che durante la gravidanza possano verificarsi infezioni vaginali dovute alla compressione esercitata dall'utero sulla vescica. Il ristagnare dell'urina porta alla proliferazione dei batteri! Non preoccuparti troppo, però: il tuo medico ti aiuterà a curare l'infezione.

Come prevenire le perdite bianche
       Se ti accorgi di avere perdite bianche di origine infettiva, rivolgiti subito al tuo medico per la cura necessaria. Per poter evitare queste patologie o prevenirne la ricomparsa in futuro, ti basterà adottare alcuni comportamenti fondamentali.

       Prima di tutto, ricorda sempre di curare la tua igiene intima con dei prodotti adeguati e specifici, che rispettino il pH della vagina. Evita, tuttavia, i lavaggi troppo frequenti. Scegli sempre biancheria di cotone e cambiala di frequente, cercando di limitare all'indispensabile l'uso di assorbenti.

       Evita, inoltre, di indossare indumenti troppo stretti e non traspiranti, che portano al proliferare dei batteri. Effettua delle lavande vaginali, seguendo i consigli del ginecologo e senza abusarne.

Fonte https://www.alfemminile.com/benessere/perdite-bianche-s4004486.html

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