sabato 21 settembre 2019

Paracetamolo e bambini: influenza il comportamento in gravidanza

Paracetamolo e bambini: influenza il comportamento in gravidanza | Medicina
       Il paracetamolo è uno dei farmaci più utilizzati in assoluto come antidolorifico e antinfluenzale ed è molto spesso prescritto anche per alleviare i dolori derivati dalla gravidanza. Pur essendo innocuo se utilizzato nel giusto dosaggio per la madre, esso potrebbe avere un ruolo nella sviluppo del bambino. Vediamo come il paracetamolo influenza il comportamento dei bambini durante lo sviluppo analizzando i risultati di questa interessante ricerca.

La tachipirina in gergo scientifico
       Il paracetamolo è contenuto in diversi farmaci antidolorifici e per il trattamento dei sintomi dell’influenza, il più famoso è sicuramente la tachipirina che tutti avranno provato almeno una volta nella vita. Sintetizzato per la prima volta nel 1878 dal chimico Harmon Northrop Mors, venne però applicato in campo medico solo a partire dagli anni ’50. Al contrario dei precursori, il paracetamolo non era tossico ed era molto semplice da sintetizzare.

Paracetamolo e bambini: influenza il comportamento in gravidanza | Medicina       I suoi effetti antipiretici (riduzione della temperatura corporea) e analgesici (cura del dolore generica, senza rimuovere la causa) si sono dimostrati subito eccezionali, tant’è che oggi viene largamente utilizzato da adulti, bambini e donne in gravidanza. Il paracetamolo nel fegato viene degradato in un metabolita tossico per il tessuto epatico, tuttavia se si rispettano i dosaggi massimi indicati il rischio è nullo. Ogni dose secondo la Farmacopea Ufficiale Italiana non dovrebbe mai superare 1 mg per un totale di 3 mg massimi al giorno (ovvero tre pillole di tachipirina 1000 ogni 8 ore). L’uso di questo farmaco è perciò pericoloso solamente se non si rispettano i limiti indicati. Il suo utilizzo è infatti sconsigliato solamente in pazienti con patologie epatiche. In definitiva è sempre stato considerato un farmaco sicuro in ogni condizione e un ottimo alleato per combattere dolori ed infezioni di origine virale.

Paracetamolo e bambini: l’uso in gravidanza può influenzare il comportamento
Paracetamolo e bambini: influenza il comportamento in gravidanza | Medicina
       Fin ad oggi il paracetamolo, anche per i bambini e le donne in gravidanza, era stato considerato sicuro al 100% e privo di effetti collaterali. Una ricerca pubblicata sulla rivista Paediatric and Perinatal Epidemiology dai ricercatori dell’Università di Bristol invece potrebbe smentire tale affermazione. Sembra che il paracetamolo possa avere un’influenza sul comportamento dei bambini nell’arco di età compreso tra i 6 mesi e gli 11 anni – nel caso di test di memoria e QI si sono registrati effetti fino a 17 anni –  in caso di assunzione durante la gravidanza.

       Lo studio Children of the 90s è di natura statistica e ha utilizzato un questionario e le informazioni provenienti dalle scuole: sono stati esaminati addirittura 14.000 bambini. Quando erano incinta di sette mesi, il 43% delle loro madri ha dichiarato di aver assunto il paracetamolo “a volte” o più spesso nei tre mesi precedenti. I ricercatori hanno esaminato i risultati sulla memoria dei bambini, sul QI e nei test di sviluppo prescolastico, il temperamento e le misure comportamentali. È stata quindi evidenziata una correlazione tra l’uso di paracetamolo in gravidanza e disturbi del comportamento come l’iperattività, problematiche dell’attenzione e altri comportamenti di cui non è chiara l’origine sociale o biologica.

Lo studio è stato condotto dalla professoressa Jean Golding OBE, che ha anche fondato lo studio Children of the 90s dell’Università di Bristol. Ha commentato

Le nostre scoperte si aggiungono a una serie di risultati riguardanti l’evidenza dei possibili effetti avversi dell’assunzione di paracetamolo durante la gravidanza, come problemi di asma o comportamento nella prole. Rafforzano il consiglio che le donne dovrebbero essere caute quando assumono farmaci durante la gravidanza e di consultare un medico ove necessario.

È importante che i nostri risultati siano testati in altri studi: non eravamo in grado di mostrare un nesso causale, piuttosto un’associazione tra due risultati. Sarebbe anche utile ora valutare se i bambini più grandi e gli adulti sono liberi da disturbi comportamentali se la madre avesse preso il paracetamolo.

Paracetamolo e bambini: influenza il comportamento in gravidanza | Medicina        Si ricorda che una associazione statistica non rappresenta un’evidenza scientifica. Infatti ci possono essere numerosi fattori incontrollabili che influenzano lo studio, specialmente quando si tratta di fattori psicologici molto delicati e difficili da quantificare. È quindi fondamentale che diversi team riprovino l’esperimento in condizioni diverse e soprattutto sarà necessario ricavare una teoria scientificamente accettabile per spiegare i risultati dell’indagine statistica. Fino a quel momento non si dovrebbe andare nel panico: il paracetamolo è un farmaco sicuro ed utilizzato ormai da decenni anche nei bambini. Evitare in ogni caso rimedi alternativi non adeguatamente studiati e rivolgersi sempre al medico in caso di necessità perché molto spesso un aumento della temperatura corporea in gravidanza può essere ben più dannoso una dose di paracetamolo. Per ora quindi non ci sono evidenze scientifiche tali da giustificare la sospensione dell’uso del farmaco in gravidanza, ma è sicuramente un invito a ponderarne attentamente l’uso per evitare i rischi.

Fonte https://www.tuttotek.it/scienze/paracetamolo-e-bambini-influenza-gravidanza

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