sabato 16 febbraio 2019

FERTILITÀ MASCHILE, UN AIUTO DAL GINSENG

        Considerato il “Re di tutte le erbe”, e utilizzato da sempre nella medicina tradizionale Cinese, il Ginseng ha numerose proprietà in grado di migliorare la salute agendo sull’apparato gastroenterico, cardiovascolare, neurologico e riproduttivo.
ginseng e infertilità        Il prodotto è derivato dalle radici o dalle bacche – si usa il termine generico Ginseng – di una gran quantità di piante appartenenti alla famiglia delle Arialiacee.
        Le qualità del Ginseng sono imputabili, in primo luogo, al suo principio attivo (il ginsenoide), ma anche alla presenza di numerose vitamine, panaxani (zuccheri), sostanze ormone-simili e olii essenziali. Studi condotti su differenti specie animali e ricerche effettuate sull’uomo hanno portato alla luce una stretta correlazione tra l’assunzione di Ginseng, l’aumento della libido e il miglioramento delle prestazioni sessuali.

         Di recente, uno studio condotto dalla Scuola di Scienze Biologiche dell’Università di Hong Kong, ha confermato le qualità del Ginseng specificando come questo migliori alcuni importanti parametri del liquido seminale, quali il numero di spermatozoi e la loro motilità.
Sia pazienti affetti da oligoastenospermia sia uomini con ridotta fertilità hanno mostrato un aumento della densità spermatica e della motilità degli spermatozoi dopo l’uso di Panax Ginseng. Le frazioni acquose e polisaccaridi all’interno di tale pianta hanno prodotto un miglioramento della densità spermatica già dopo 60-120 minuti dall’assunzione.

        Inoltre uno studio condotto sui roditori ha mostrato l’attivazione del CREM testicolare, sostanza necessaria alla maturazione degli spermatidi, dopo l’assunzione di Ginseng. Il ginsenoide Re facilita la capacitazione spermatica e la reazione acrosomiale, meccanismi necessari alla fecondazione, aumentando la produzione intracellulare di Ossido Nitrico (NO).
        I ginsenoidi agiscono in maniera positiva sulla circolazione, influenzando anche l’erezione maschile; infatti l’azione del Ginseng è legata all’aumento della sintesi di NO a livello endoteliale e perivascolare e all’aumento della sensibilità delle cellule muscolari a questa sostanza. Il rilascio di NO permette il rilassamento della muscolatura del pene, permettendo al sangue di circolare e riempire i corpi cavernosi, migliorando quindi l’erezione.

        Uno studio condotto su 45 uomini con moderata o severa disfunzione erettile ha mostrato un miglioramento della performance sessuale dopo trattamento con Korean red Ginseng(900mg/3 volte die per 8w).
        Uno studio simile ha riportato un miglioramento della funzionalità erettile in termini di penetrazione e mantenimento dell’erezione dopo 12w di trattamento. Studi condotti sui roditori hanno mostrato un aumento della libido dopo trattamento con ginsenoidi Rg1 e Asian Ginseng; l’effetto sembra essere dose-dipendente. Il ginsenoide Rg1 agisce aumentando il livello di testosterone, mentre il ginsenoide Rb1 aumenta la secrezione di LH, agendo direttamente a livello ipofisario. Il ginsenoide Re, inoltre, aumenta i livelli di Dopamina e Acetilcolina, coinvolti nei meccanismi della libido.

        Queste scoperte suggeriscono che il Ginseng agisce a livello dell’asse ipofisario sia a livello ormonale che neuronale.
        Inoltre numerosi studi hanno dimostrato che il Ginseng in dose di 500mg/kd/die protegge lo sperma maschile dagli insulti legati all’uso di alcuni farmaci chemioterapici come il Ciclofosfamide, che causa tossicità gonadica ed infertilità.
        Uno studio condotto sui roditori mostra che l’iniezione intraperitoneale di Panax Ginseng (10mg/kg) sembra proteggere contro le radiazioni gamma e gli effetti avversi della radioterapia quali anoressia, perdita di peso, letargia e calvizie.

         Lo stesso tipo di Ginseng proteggerebbe anche l’organismo dalle tossine ambientali che possono avere effetti negativi sulla fertilità.
Gli effetti del Ginseng sono evidenti anche negli uomini affetti da diabete mellito, più a rischio di disfunzioni sessuali; studi hanno dimostrato un miglioramento della fertilità e una riduzione dei segnali patologici a livello testicolare, dopo assunzione giornaliera di estratto di Ginseng per 90 giorni.

        Inoltre è stato dimostrato che il Ginseng stabilizza la degenerazione della patologia, riducendo il glucosio libero nel sangue, l’aumento di peso, migliorando i livelli di Hb-glicata e la risposta all’attività fisica. Il Ginseng agisce anche sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene bilanciando il rilascio di ormoni connessi alla regolazione dello stress e favorendo il rilascio di endorfine, ormoni che riducono i livelli di cortisolo ematico permettendo il rilassamento.
Картинки по запросу FERTILITÀ MASCHILEQuesto effetto favorisce il miglioramento della fertilità poiché è dimostrato che alti livelli di stress riducono la capacità riproduttiva. Studi hanno dimostrato l’effetto positivo del Ginseng  nell’attivare i recettori per Estrogeno e Progesterone, ormoni necessari all’interazione spermatozoo-ovocita.

        Nonostante i numerosi effetti benefici del Ginseng, non è consigliabile abusarne.
Infatti, un uso prolungato può creare agitazione, nervosismo, dermatiti allergiche, abbassamento della concentrazione ed insonnia.
Si ricorda che sono necessari ulteriori studi per comprendere meglio il funzionamento del Ginseng nella gestione dell’infertilità maschile.

Fonte

Kar wah Leung and Alice ST Wong, Ginseng and male reproductive function, 2013. Spermatogenesis 3:3, e26391; July/August/September 2013

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