martedì 19 giugno 2018

Perdite marroni in gravidanza: quando preoccuparsi

      Per quanto riguarda le perdite marroni in gravidanza, queste possono essere piuttosto frequenti durante le primissime settimane e riconducibili a perdite da impianto. Quando l’embrione arriva a contatto con la parete interna dell’utero (endometrio) si verifica infatti l’impianto embrionale, durante il quale avviene la rottura di alcuni piccoli vasi sanguigni, con conseguenti perdite rosso/marroncine. La durata di queste perdite varia da donna a donna, ma generalmente non superano i tre giorni e la fuoriuscita di sangue è poco consistente.

Perdite marroni in gravidanza: quando preoccuparsi       Nei primi mesi della gravidanza, le perdite marroni possono poi essere riconducibili a rapporti sessuali, visite ginecologiche o fluttuazioni ormonali. Più la gravidanza procede, più ci sono tuttavia possibilità che la comparsa di perdite marroni sia sintomo di qualcosa che non va. Se il sanguinamento diviene quindi rosso vivo, abbondante ed accompagnato da dolori, allora è bene rivolgersi immediatamente al proprio medico, poiché potrebbe trattarsi di una minaccia di aborto spontaneo. Se così dovesse essere, normalmente vi verrà prescritto il completo riposo. Se le perdite marroni in gravidanza sono dunque piuttosto comuni nelle prime settimane, e generalmente innocue, possono invece divenire un segnale preoccupante quando compaiono a gestazione inoltrata. Nel secondo trimestre di gravidanza, ad esempio (dalla 14 alla 27 settimana circa) le perdite marroni potrebbero essere sintomo di polipi cervicali, varici del collo dell’utero, distacco della placenta o travaglio pretermine, mentre, giunte al termine della gravidanza, la comparsa di perdite scure potrebbe essere indice di placenta previa.

Fonte http://salute.leonardo.it/perdite-marroni-gravidanza-quando-preoccuparsi/

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