giovedì 28 giugno 2018

Caffè in gravidanza aumenta il rischio di obesità infantile

      Durante la gravidanza sono diversi i divieti alimentari cui le future mamme devono attenersi per evitare l’eventuale sviluppo di questo o quell’altro problema. Ora uno studio condotto da centri di ricerca francesi, svedesi e norvegesi e pubblicato sul British Medical Journal mette in evidenza che sarebbe meglio evitare anche il consumo di caffè in gravidanza.

Più caffeina, bimbi in sovrappeso
Caffè in gravidanza aumenta il rischio di obesità infantile      La motivazione, spiegano i ricercatori, risiede nel fatto che sembra che i bambini nati da madri che hanno consumato troppo caffè in gravidanza corrono un rischio maggiore di essere sovrappeso in età prescolare e scolare. In particolare, a cinque anni la percentuale di bambini obesi o in sovrappeso è risultata maggiore del 5% tra i figli di donne che durante la gestazione avevano fatto registrare il più alto consumo di caffeina. I dati sono stati raccolti dai ricercatori della Sahlgrenska Academy in collaborazione con l’Istituto norvegese per la salute pubblica. In tutto sono state esaminate le informazioni mediche di 50.943 donne incinte.

Meglio non esagerare
      Sebbene non sia stato ancora dimostrato se sia la caffeina la causa diretta del sovrappeso, la relazione individuata tra il consumo di caffè in gravidanza e l’aumento di peso dei bambini ha spinto i ricercatori a incoraggiare una maggiore cautela nel bere questa bevanda durante la gestazione.

Il limite consentito
       L’Agenzia svedese per la nutrizione all’interno dei parametri stabiliti per il consumo di alimenti in sicurezza durante la gravidanza, ha precisato che le donne incinte non dovrebbero consumare più di 300 milligrammi di caffeina al giorno, pari a tre tazze di caffè americano, mentre per quanto riguarda il tè, invece, la quota da non superare è di sei tazze di tè nero (la tipologia con più caffeina) da 200 ml.

Fonte https://www.bimbisaniebelli.it/gravidanza/dieta/caffe-in-gravidanza-aumenta-il-rischio-di-obesita-infantile-52366

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