sabato 30 settembre 2017

"Alcol in gravidanza, piccole quantità potrebbero non fare male"

"Alcol in gravidanza, piccole quantità potrebbero non fare male"       SCOPIRE di essere incinta in un periodo in cui si è bevuto troppo alcol. La preoccupazione e il timore di aver danneggiato il nascituro, senza sapere di essere in attesa. C'è poi chi, consapevole di aspettare un bambino, non riesce a fare a meno di quel bicchierino, magari di birra. Uno studio sugli effetti dell'alcol sul feto , appena pubblicato sul British medical journal, potrebbe tranquillizzarle, concedendo loro almeno il beneficio del dubbio in assenza di dati certi. Epidemiologi dell'Università di Bristol, gli autori dell’indagine, conducendo una metanalisi che ha esaminato i risultati di 26 studi, hanno infatti scoperto che degli effetti dell’esposizione in utero all’alcol, quando si beve poco (al massimo 32 grammi a settimana, che corrispondono più meno a un bicchiere di amaro ), si sa poco.

       Sono stati condotti pochi studi sul consumo leggero di alcol in gravidanza, hanno riferito gli autori. Al contrario di quanto è stato fatto sul bere più pesante e  regolare: ci sono abbondanti ricerche che sostengono quanto "l'azione tossica dell’alcol interferisce sui normali processi di sviluppo fisico ed intellettivo del feto provocando malformazioni e ritardo mentale più o meno gravi a seconda dei livelli di consumo”, come recita, il sito del  nostro ministero della Salute.

       Cosa dice lo studio. I ricercatori hanno preso in considerazione tre fattori: peso alla nascita, tasso di nascita pretermine e dimensione dei feti per l'età gestazionale. L'analisi del peso alla nascita ha indicato che il consumo leggero di alcol non provocava effetti misurabili se confrontato all’astinenza. Di effetti ne provocava invece, e negativi naturalmnete, sui tassi di nascita pretermine e sulle dimensione del feto per età gestazionale. Si sarebbe trattato però di risultati statisticamente insufficienti (pochi studi, appunto) per poter  concludere con certezza che fosse proprio l'alcool il colpevole.

       Future madri sempre bevitrici. Questa carenza di dati potrebbe illudere le donne che bere poco in fondo in fondo è sicuro. Nonostante le indicazioni della gran parte degli esperti (quelli italiani sicuramente) che consigliano di astenersi completamente dall’alcol, molte future madri in effetti assumono alcol, anche se magari solo un mezzo bicchiere di bianco un paio di volte a settimana.               Beve in gravidanza fino all'80% delle donne incinte nel Regno Unito, Irlanda, Nuova Zelanda e Australia, dicono i ricercatori di Bristol. E in Italia, le future madri che non rinunciano completamente a piccole quantità di alcol, o che continuano addirittura a comportarsi come al solito sarebbero circa il 50 %, sulla base di stime Istituto superiore di sanità diffuse in occasione della giornata della sindrome feto-alcolica 2016.

       Il principio di precauzione. Sebbene sulla base delle prove attuali “definire orientamenti sia difficile- hanno scritto gli autori dello studio“, L’opzione più sicura per le future madri  è non bere alcool in gravidanza” anche perché "l'assenza di prove non è prova di assenza". Le donne – hanno sottolineato -  dovrebbero sapere che non abbiamo ad oggi prove che esista un livello di bere che sia sicuro.

Fonte http://www.repubblica.it/salute/benessere-donna/gravidanza-e-parto/2017/10/02/news/alcol_in_gravidanza_tutto_quello_che_c_e_da_sapere-177165278/

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