Una gravidanza normale comporta un aumento dell’eliminazione di iodio con le urine, un aumento della concentrazione nel sangue delle proteine a cui si lega la tiroxina, un aumento della secrezione di ormoni della tiroide e un effetto di stimolazione dell’ormone hCG sulla tiroide. Il risultato di tutti questi cambiamenti si riflette sui valori degli esami di laboratorio che valutano la funzione della tiroide, che quindi sono diversi da quelli di una donna sana non gravida. Per questi motivi, le Linee Guida dell’ATA consigliano ai medici di fare riferimento a valori normali del TSH specifici per ciascun trimestre e, possibilmente, definiti con studi eseguiti su popolazioni assimilabili a quelle dell’area nella quale operano. Le ricerche che generano gli intervalli di normalità dovrebbero includere solo donne gravide, senza malattie o alterazioni della funzione della tiroide, con un introito di iodio ottimale e che non abbiano anticorpi anti-tiroide. Questa indicazione sottolinea, ancora una volta, l’importanza e la “delicatezza” degli esami di laboratorio relativi alla funzione della tiroide. Si tratta di un aspetto cruciale per tutta questa area clinica che assume ancora più importanza nella gestione delle donne gravide.
Fonte https://www.fondazioneserono.org/tiroide/tiroide-gravidanza/valutazione-funzione-tiroide-gravidanza/
Fonte https://www.fondazioneserono.org/tiroide/tiroide-gravidanza/valutazione-funzione-tiroide-gravidanza/
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