venerdì 7 ottobre 2016

Concepimento senza ovuli femminili: primi risultati

Il concepimento, un gioco a due

concepimento         Nonostante l’evoluzione scientifica abbia fatto negli ultimi anni passi da gigante, di una cosa restavamo certi: il concepimento, almeno nei mammiferi, èessenzialmente un gioco a due, nel senso che richiede l’incontro tra due gameti, uno maschile ed uno femminile; il primo rappresentato dallo spermatozoo “fortunato” e il secondo dall’ovulo, che viene fecondato. Una ricerca apparsa nei giorni scorsi sulla rivista Nature potrebbe capovolgere del tutto questa convinzione ed aprire la strada, in un futuro non troppo lontano, ad un concepimento senza ovuli e quindi alla nascita di mammiferi letteralmente privi di una madre biologica, intesa come componente femminile della procreazione.

Topolini senza mamma

         A fare la straordinaria scoperta sono stati i ricercatori di due atenei, l’Università di Regensburg in Germania e quella di Bath nel Regno Unito che, dati alla mano, affermano di aver concluso con successo un esperimento di concepimento senza ovuli sui topi.         Secondo quanto riportato, il lavoro non sarebbe del tutto estraneo ad altri già tentati in passato; gli scienziati hanno utilizzato degli embrioni di topo e li hanno sottoposti ad uno specifico trattamento chimico per provocare una separazione cellulare. Un approccio simile era già stato adottato in passato, ma i ricercatori allora si erano arenati a questo punto.
Oggi invece, si è riusciti ad ottenere una sorta di concepimento alternativo,iniettando lo sperma negli embrioni, con una tecnica simile a quella utilizzata per la procreazione in vitro, e procedendo poi all’impianto in una madre surrogata.

I limiti e le prospettive

         Siamo ovviamente ancora ben lontani da un concepimento senza ovuli anche per l’uomo. Non solo la tecnica è stata finora testata solo sui topi, ma anche in questo caso i risultati non permettono di considerarla sempre funzionante; sembra infatti che i topolini nuovi nati siano risultati sani solo in un caso su quattro.
         Certo, al netto delle comunque importantissime questioni etiche relative all’uso di embrioni, lo studio rappresenta un passo avanti molto importante per l’approfondimento di tutto ciò che riguarda i meccanismi del concepimento e iproblemi legati alla fertilità e apre uno spiraglio alla genitorialità biologica anche per le coppie gay. Si inserisce per altro in un filone di ricerca molto attivo, che già a Febbraio di quest’anno aveva portato ad interessanti risultati quando dei ricercatori giapponesi erano riusciti, sempre lavorando sui topi, a ricreare lo sperma maschile a partire dalle cellule staminali embrionali.

Fonte http://mammastyle.it/concepimento-senza-ovuli-femminili-primi-risultati-7900439.html

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