giovedì 13 ottobre 2016

Allattare al seno riduce il rischio di disturbi comportamentali

L’importanza dell’allattamento

allattare al seno       La conferma dell’importanza di allattare al seno il bambino arriva da un nuovo studio del Consiglio di ricerca sulle scienze umane con sede a Durban, nel Sudafrica, che è stato pubblicato alla fine di giugno 2016. Al centro dell’indagine ben 1.500 bambini, tutti sani, che sono stati monitorati allo scopo di registrare le differenze di comportamento eventualmente determinate dall’allattamento al seno. Nel campione esaminato, erano 900 i bambini che hanno vissuto questa esperienza.
       Secondo i dati raccolti risulta evidente che allattare al seno influisce in qualche misura sul comportamento del bambino: per coloro che sono stati allattati dalla madre fino all’età di sei mesi (quella raccomandata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità), il rischio di sviluppare problemi comportamentali tra i 7 e gli 11 anni scende del 56%. Contemporaneamente, allattare al seno per un periodo congruo pare permetta al bambino di crescere “strutturandosi” al meglio e lo aiuta a raggiungere risultati più positivi anche nell’apprendimento, agevolando capacità di concentrazione e memoria.

Allattare al seno secondo l’OMS

       L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già da tempo avviato una campagna di sensibilizzazione che intende favorire la scelta di allattare al seno il bambino, anche per un periodo di tempo superiore a quello tradizionalmente ritenuto sufficiente. Anche alla luce delle risultanze dello studio sudafricano, l’importanza di quello che èmolto più di un semplice gesto dettato dall’istinto materno appaiono evidenti e si ripercuotono sullo sviluppo psicofisico del bambino nel complesso. Oltre ad assicurare il corretto nutrimento e a favorire la costruzione del sistema immunitario, diventa fondamentale per evitare che, negli anni dell’infanzia, qualcosa turbi la crescita e che disturbi comportamentali o dell’apprendimento provochino anche difficoltà di relazione con gli altri, bassa autostima o abbassamento delle prospettive di successo nella vita.
       Stando all’OMS, i risultati migliori si raggiungono se si continua ad allattare al seno (esclusivamente) per almeno sei mesi, passando poi ad un allattamento parziale fino ai due anni.

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