giovedì 10 luglio 2014

La Corte europea riconosce i padri dei bambini nati con utero in affitto

In Francia la maternità surrogata è vietata dalla legge. Molte famiglie che non hanno i figli e che non possono averli con l’aiuto dei metodi dei trattamenti nel paese nativo risultano prive di possibilità di diventare i genitori. Per questo motivo molte coppie vanno all’estero, nei paesi dove i trattamenti del genere sono legittimi. Ma al ritorno a casa con i bambini, per esempio in Francia, i genitori affrontano un gran problema: le autorità locali non riconoscono i bambini nati dalle madri surrogate e loro non ricevono la cittadinanza francese. In precedenza, due coppie francesi che hanno affrontato questo problema sono ricorse alla Corte europea dei diritti dell’uomo con le denunce. Una coppia per cui la madre surrogata americana nel 2000 ha partorito i gemelli e un’altra per cui una madre surrogata ha partorito una figlia. Ma le autorità francesi non volevano riconoscere questi bambini e la parentela con i loro genitori. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha esaminato le richieste ed ha obbligato le autorità francesi a riconoscere tutti i bambini nati dalle madri surrogate come i cittadini della Francia ed i figli dei genitori biologici. Inoltre, la corte, dopo aver esaminato le denunce ha scoperto le violazioni della Convenzione sui diritti dell’uomo in entrambi i casi ed ha obbligato le autorità francesi a fare il risarcimento del danno morale a tutti i richiedenti. Le autorità francesi pur non essendo d’accordo con la sentenza, sono obbligate a rispettare la delibera della corte. I giuristi europei affermano “Questa è una decisione importante che porterà il sollievo non solo alle coppie che sono ricorsi al tribunale, ma anche alle migliaia delle famiglie francesi che si sono trovate in una situazione disperata”.
http://www.echr.coe.int/sites/search_eng/pages/search.aspx#{%22fulltext%22:[%22France%20surrogacy%22]}
Anche in Italia e in Germania l’utero in affitto è vietato per la legge. In questi paesi ogni settima coppia è sterile perciò non volendo rassegnarsi all’impossibilità di avere i figli, molte coppie vanno nei paesi dove tali programmi sono consentiti dalle leggi. Gli USA, l’India, l’Ucraina sono le destinazioni più famose tra le coppie che hanno deciso di risolvere il loro problema della sterilità con il programma della maternità surrogata.

Nonostante i prezzi esagerati molte coppie scelgono gli Stati Uniti per fare un tale programma. Per esempio in una clinica americana il programma con la madre surrogata costa circa 100 -160 mila euro senza garanzia del risultato positivo. Il prezzo dipende dalla quantità dei tentativi cioé si deve pagare per ogni nuovo tentativo. In caso se un bambino nascera’ prematuro e perciò dovrà stare all’ospedale per le cure supplementari, ogni giorno dovrete pagare circa 4-5 mila dollari. Allora se il bambino ci rimane per un mese, la somma risulta abbastanza grande. Si ricorda anche che il costo di un biglietto d’aereo verso gli USA sara’ all’circa 500-600 dollari.
A proposito dell’Ucraina, questo paese del terzo mondo si è spinto avanti ed ha superato molte cliniche europee nel campo della medicina riproduttiva. L’Ucraina ha occupato la maggior parte del mercato riproduttivo. Il programma della maternità surrogata costa relativamente poco, tutte le procedure sono ai sensi della legge e viene data anche una garanzia del risultato positivo. Nell’Ucraina il mercato delle procedure riproduttive è quasi tutto monopolizzato da un grande centro medico “BioTexCom”. Il cento offre i contratti “all-inclusive” con i prezzi accettabili e con la garanzia di successo. Attualmente, il prezzo del programma della maternità surrogata e’ 30 mila euro ma secondo l’informazione presa dal loro sito si prevede l’aumento dei prezzi. Fra un anno una tale procedura costerà 35 mila euro e poì il prezzo arrivera` fino ai 50 mila euro. Questo costo include la quantità illimitata dei tentativi, il soggiorno e il vitto nel loro albergo, il transfert e il servizio dell’interprete. Se per caso, dopo la nascita, il bambino deve stare all’ospedale oppure ha bisogno delle cure, la clinica copre tutte le spese. Cioè i clienti pagano una somma fissa ed ottengono il risultato di 100%. Però, si sa delle liste d’attesa lunghissime, in alcuni casi si deve aspettare quasi un anno per poter iniziare il programma e quando non c’è tempo da aspettare molte persone scelgono le cliniche degli Usa, per esempio: Colorado Center for Reproductive Medicine, Center for Reproductive Medicine and Infertility at NewYork, Infertility Center of St. Louis at St. Luke’s Hospital, Nevada Center for Reproductive Medicine, Southern California Reproductive Center ecc. Anche se i prezzi sono molto più alti si può iniziare il programma subito.
L’India è un’altra alternativa. E’ una Mecca della maternità surrogata. Le cliniche Ideal fertility center, Bloom IVF Clinic, India Parakh Fertility Center e molte altre effettuano i programmi della fecondazione in vitro eterologa e della maternità surrogata ai prezzi bassi e senza liste d’attesa. Nell’India, come negli USA, si paga per ogni nuovo tentativo. Se avrete la fortuna e la vostra madre surrogata rimarra’ incinta al primo tentativo, il programma vi costerà 22-23 mila euro. Il soggiorno, invece, costa tanto, circa 5 mila euro per ogni visita (ci vorrano all’incirca 3-4 visite). Le cure di un bambino prematuro in un ospedale dell’India vi costera’ circa mille d’euro al giorno. L’unico ostacolo per effettuare il programma dell’utero in affitto per gli stranieri nell’India è il problema con i documenti perche’ le ambasciate non rilasciano i documenti. Tra l’altro, se vi serve il materiale biologico del fenotipo europeo dovrete comunque aspettare tanto perché la maggior parte delle donatrici sono della razza indiana. Tuttavia, le cliniche dell’India hanno le banche delle donatrici molto grandi e le madri surrogate vengono ben controllate. Visto tutti i pro e contro del servizio nel campo della medicina riproduttiva nell’India, la gran parte delle persone si recano nell’Ucraina e negli USA. Per ottenere i documenti per un bambino neonato in questi paesi ci vogliono pochi giorni.
Se una coppia decide di partecipare ad un programma della maternità surrogata in un paese straniero, la questione principale di cui si interessano i futuri genitori è la parte giuridica: i documenti per il bambino, il ritorno nel paese nativo ed l’ottenere la cittadinanza dei loro figli. Quindi, nell’Ucraina e negli USA nel certificato di nascita del bambino vengono scritti i genitori italiani, nel caso con i cittadini tedeschi, nel certificato di nascita vengono registrati il padre (il cittadino tedesco) e la madre surrogata come la madre.
Il processo della legittimità della maternità surrogata e della donazione degli ovociti va sempre avanti. Dall’inizio del aprile del 2014 la Corte Costituzionale ha sancito l’illegittimità della legge 40 nella parte in cui essa vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi in casi dell’infertilità assoluta cioé da questo momento i cittadini italiani possono ricorrere al servizio delle donatrici nel loro paese nativo, di recente la Grecia ha autorizzato le procedure della maternità surrogata e la Spagna permette di effettuare un tale programma all’estero e scrive nel certificato di nascita la madre surrogata come la madre e il cittadino spagnolo come il padre. Tra l’altro la donazione degli ovociti nella Spagna è consentita dalle leggi e nelle cliniche della Spagna come per esempio Instituto Bernabeu, Dexeus e FIV Espana, Institut Marquès si può effettuate la FIVET eterologa.

Articolo preso da: http://it.newseurope.info/?p=29233

35 commenti:

  1. Sicuramente una decisione positiva, che dara' un ulteriore spinta a tutto il mondo di fecondazione assistita ecc.. Grazie a queste cliniche molte famiglie trovano la tanto desiderata felicita' di avere bambini...

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  2. Ma stiamo scherzando!!! La maternità surrogata non è una cosa naturale, non si puo pagare un prezzo per avere un bambino, e poi ci sarà sempre un legame tra il bambino e la mamma surrogata. Per favore, sfatiamo questa cosa e cerchiamo di essere razionali! Vergogna!!!

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    1. L’Europa sembra tanto avanti su certe cose, parliamo di progresso e di evoluzione ma spesso dimostra di non essere pronta per accettare le innovazioni, specialmente in campo medico. Molte donne devono ringraziare le madri surrogate per avere un figlio, io posso confermarlo a voce alta ed esserne fiera, perchè grazie ad una mamma surrogata ucraina oggi abbiamo una splendida bambina

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    2. ma guarda eleonora, che il contratto per la maternita' surrogata viene stipulato fra adulti consenzienti e il bambino viene accolto in una famiglia che gli vuol bene, sono visti come dei criminali, mentre i corrotti che ci hanno distrutto l'esistenza sono a piede libero. Non è il caso che si legalizzi questa pratica?

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    3. Ciao fabiana, posso chiederti alla quale clnica vi siete rivolti? Anche noi siamo stati in Ucraina (biotexcom)

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  3. Ciao Eleonora. Ma perche parli cosi male di maternità surrogata? Noi abbiamo due gemelli bellissimi, nati grazie alla maternità surrogata in ucraina (BiotexCom) ed ora siamo una famiglia felicissima!!!

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    1. Rimangono quelle due donne che hanno, l'una, donato l'ovulo e l'altra portato in grembo il bambino per nove mesi: non è una strumentalizzazione del loro corpo e, forse, della loro anima?

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  4. Tra 20 anni i bambini nasceranno scegliendo sul menù l’ovulo e lo spermatozoo coi geni desiderati, verranno fatti crescere in uteri artificiali e consegnati ai genitori appena effettuato il bonifico.

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    1. Ma lo sai che con l'utero in affitto il patrimonio genetico del bambino è quello della coppia, esattamente come se avessero concepito naturalmente? Ed è semplicemente un modo alternativo che hanno due persone per procreare un figlio LORO?

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  5. Tutti a parlare dei "diritti dei neonati" e a prendersela con l'eterologa...
    Giusto, ma allora il PRIMO diritto è quello di VIVERE e, a seguire, CRESCERE.
    E tutto si può dire, ma senza l'eterologa molti bimbi non sarebbero manco nati.
    Se poi parliamo di diritti in generale, allora includerei anche quello di non essere considerati una appendice biologica di proprietà di qualcuno...
    I figli appartengono soprattutto a sé stessi. Possono - dovrebbero, anche se purtroppo non sempre accade - affezionarsi a chi li cresce ed ama.
    Vale per tutti, concepiti in provetta, adottati o naturali che siano.

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    1. Il problema del cosidetto utero in affitto o della compravendita di bambini per puro “egoismo
      genitoriale” non dipende dalle preferenze di genere della coppia, è un fenomeno
      che riguarda esclusivamente una scarsa, per non dire quasi totale assenza, di
      maturità e di consapevolezza nei riguardi dei diritti/etica/doveri derivanti
      dalla genitorialità, riscontrabile purtroppo,in maniera generalizzata .
      l’inserimento di una materia come educazione alle effettività,
      educazione familiare e sessuale è assolutamente indispensabile nei programmi
      scolastici.

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    2. Bla bla bla bla bla bla tutte puttanate! allora è egoismo genitoriale anche quello dei genitori che li mettono al mondo senza poterli mantenere, è egoismo anche quello dei genitori adottivi perché non arrendono all'evidenza dei fatti e vogliono un bambino come un cucciolo qualsiasi da crescere.

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    3. Fate schifo comprate i figli come si compra il cane, gli avete rovinato la vita, facendolo nascere in un mondo dove é completamente solo e abbandonato a se stesso solo per egoismo personale ma chi é il folle che ha creato queste leggi mostruose? É indegno, una persona non é un cane acquistabile! Non giudico migliore questa gente di quelli che comprano gli organi dall’Africa o schiavi per la sua industria siete solo mercanti di vite e la responsabilità é vostra e di quella sinistra malata che ha fatto del fisico umano una schifezza da laboratorio uteri impiantati, embrioni in provetta ma che siamo zio ladro!!! Ma neanche alle bestie orrori del genere!!

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    4. Ma quale compravendita, con l'utero in affitto il materiale genetico è quello dei genitori! Verrebbe fuori assolutamente identico se crescesse nell'utero della madre, ma non sempre questo è possibile. Qui tante persone che parlano di "compravendita" non sanno neppure in cosa consista, quesa procedura.... e sì, andrebbe decisamente legalizzata.

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    5. In Ucraina, negli Stati uniti, Belgio e tanti altri paese la maternità surrogata è legale e c'è un boom di richieste.
      Non ricordo dove, ma come in tutte le cose anche in questo campo le sorprese non mancano. E' accaduto infatti che la ragazza che affittava l'utero era in realtà già incinta ed il dna non era quindi quello del padre affittuario.
      Mah...sicuramente la pratica può rappresentare una straordinaria opportunità per tutte le coppie o persone single che, per infertilità o per altre ragioni magari di salute, non possono avere figli propri. Ma trovo sempre frustrante per una madre ricorrere a tale pratica per sopravvivere o per bisogno di soldi. Penso sia una cicatrice sempre aperta con annesso il desiderio di sapere un giorno come sta un pezzo di se stessi.

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    6. Per tutti quelli che dicono che essere genitori non può essere un diritto riporto alcuni stralci di una recente sentenza della corte costituzionale (sentenze del 09/04/2014):
      "impedire alla coppia sterile o infertile di utilizzare la tecnica di fecondazione eterologa è privo di adeguato fondamento costituzionale", e si specifica che "la scelta della coppia di diventare genitori e di formare una famiglia che abbia anche dei figli costituisce espressione della fondamentale e generale libertà di autodeterminarsi". Quindi la voglia di avere un figlio riguarda la sfera più intima della persona umana e non si può reprimere, trattasi di un diritto fondamentale.

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  6. Tra un po' di tempo andremo al supermercato ad..."acquistare" un bambino e lo sceglieremo come si fa con un arrosto: io lo voglio biondo, occhi azzurri, io con i capelli neri e occhi nocciola e via dicendo. Che tristezza vedere così sconvolta quello che è la natura. Non c'è limite evidentemente alla stoltezza degli esseri umani!

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  7. Va bene considerare le esigenze delle coppie ma a qualcuno interessa l'esigenza del bimbo di avere il contatto con la sua mamma appena nato? Quella mamma che ha imparato a riconoscere già nel grembo dalla voce dai suoni , quella mamma che lo lega a lui indissolubilmente attraverso un filo imperscrutabile ma solidissimo che niente è nessuno riuscirà arecidere? Sarebbe opportuno che le persone si informassero sulla vita di un cosiddetto embrione in formazione, sull'importanza delle emozioni che prova, sulle reazioni che manifesta quando sente la voce della sua mamma prima di arrivare a conclusioni affrettate . Un bambino non è un pacco che si passa da uno all'altro con disinvoltura. La separazione forzata dalla mamma è sempre un dramma per un bimbo, pur piccolo che sia. Pensare poi che questo avvenga per denaro mi sembra la cosa peggiore che si possa fare.
    Naturalmente ognuno è libero di fare le sue scelte, la legge può permetterlo o meno, ma quantomeno essere consapevoli che oltre le esigenze degli adulti esistono anche quelle dei bimbi che solo perché ancora non parlano non vuol dire che siano meno importanti e determinanti per la sua futura vita affettiva. Già la vita spesso comporta situazioni tragiche di separazioni forzate , di abbandoni improvvisi, di lutti dolorosi, almeno partire con il piede giusto sarebbe il minimo da augurare ad ogni bambino che nasce.

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  8. La maternità surrogata è soltanto un modo per aiutare chi non puo avere figli. Non è un reato, lo dice anche la corte europea, e non è poi cosi diverso dall'adozione, a differenza che la procedura per adottare è molto piu' complicata, mentre la surrogazione invece no

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  9. Ma se prima di avere un figlio dall’utero di un’altra donna non si andasse a cercare di adottare un bambino in un orfanotrofio? Se una persona volesse tanto un bambino, ma veramente tanto, avesse tutto ‘sto amore da “donare”, allora non farebbe differenza, anzi, doniamo l’amore a chi forse questo e’stato negato…prima di andare a trovare una donna che ha voglia di mettere in affitto parte del suo corpo per un nostro, alla fine, grande capriccio. Io la vedo cosi’, magari sbaglio, boh.

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    1. Hai ragione ma credo che sia forte il desiderio di avere un figlio che ci “somigli” almeno un po’. Mettiamo che tu non possa avere figli ma il tuo marito si, non ti dispiacerebbe se il tuo marito ricorresse al ovulo di qualcun altro?

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    2. Io non riesco proprio a capire come una pratica barbarica come quella dell'utero in affitto possa essere diventata il mantra dei paladini dei 'diritti' 'civili'.
      Privare, peraltro anche dietro compenso, un mammifero della propria madre è una barbarie vergognosa degna di una società decaduta nell'egosimo più estremo e disumano.
      E per quanto riguarda invece la madre 'surrogata', magari le stesse persone pontificano sullo sfruttamento della prostituzione, beh in questo caso è molto peggio.

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  10. ma se una coppia vuole rivolgersi all'utero in affitto, chi cavolo si crede di essere chi limita la volontà della coppia? Mica viene imposto a chi è contrario di diventare la mamma surrogata!!!!! o no?

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  11. Meno male che esiste l'Europa! Ci vuole più Europa e non meno! Soprattutto per correggere le boiate che fanno i politici senza cervello!
    Ma io mi chiedo, come si può a non avere a cuore il bene di una FAMIGLIA che necessita aiuto?! Solo da noi può capitare! Ricordiamoci che si stà parlando di persone che non possono avere I figli propri, ma hanno un coraggio e una forza infinita!

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    1. Sono d'accodo con te Remo.
      Strasburgo per l'ennesima volta da lezione di civiltà all'Italia dominata dalla (a)moralità vaticana!
      Riusciranno i nostri legislatori a tagliare questo nodo gordiano che li lega ai diktat del vaticano e farci diventare una nazione "moderna" e "civile" anche sugli aspetti etici?

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    2. caro marco,
      L'Italia non riesce a uscire da sola dal medioevo, ci vuole la spinta
      (E il brutto è che questa spinta non viene dagl'italiani...)

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    3. Il popolo italiano, ridotto ad un corpo ridicolo e mostruoso da 30 anni di televisione commerciale, non ha piu' idea di cosa sia la normalita'. Normalita' e' uno stato che ha il DOVERE di adeguarsi ai cambiamenti di una societa'. Tutto qui. Ecco perche' "voi" italiani non riuscite ad accettare cose come i matrimoni gay e l'eterologa. Odiate la normalita', siete ormai allergici a chiunque lotti per la propria felicita'. Siete confusi, come un pugile suonato. Per questo avete messo un mafioso al governo, e per 20 anni, mentre non avreste fatto lo stesso con persone normali come Prodi o Monti. E' normale se un tizio diventa presidente di regione con delle firme false?
      In un paese normale come l'Olanda, e ripeto normale, dove lo stato fa qualcosa per aiutare TUTTI a raggiungere la felicita', e' NORMALE comprendere una coppia che si rivolge ad un ospedale e se necessario al seme di un altro uomo per avere un figlio. In un paese normale, e' NORMALE parlare con una signora che si e' appena sposata con la sua compagna, senza sentire questa cosa come un attacco alla cristianita', e ai "valori" di cui vi riempite la bocca.
      A proposito. E' il nord Europa che continua a fare i figli, non un paese infelice, incarognito e impaurito come l'Italia. Saluti sconsolati dall'estero

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  12. Una vera madre può anche non essere colei che ti partorisce.
    Voglio dire, la stessa madre che ti ha partorito potrebbe non essere una buona madre...quante ce ne sono al mondo?
    Oppure un padre non biologico potrebbe essere mille volte meglio di quel farabutto che ti mette incinta e scappa lasciandoti sola a vivere una gravidanza e a far crescere un figlio!

    Penso che questo sia un argomento che racchiude l'etica e la religione con la quale siamo nati in Italia, ma non mi pare Dio abbia detto di non farlo.
    Dio ha semplicemente detto "prendetevi cura dei figli che Dio vorra' mandarvi", ma di certo non ha mai specificato come non averli questi figli!

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  13. Ciao, ho trovato questo articolo in rete, spero vi sara' utile!
    Non è reato ricorrere alla maternità surrogata in Ucraina e chiedere la trascrivibilità in Italia dell’atto di nascita
    di Sergio Mameli - Avvocato
    Il desiderio di essere madre o padre spesso spinge una coppia, che non può aver figli in via naturale, alla ricerca di un modo alternativo per procreare. La pratica della maternità surrogata ormai sta diffondendosi, a macchia d’olio, anche da noi coinvolgendo molte famiglie.
    (Tribunale di Trieste, Ufficio del Giudice per l'udienza preliminare, sentenza 4 ottobre 2013)
    Fino al 2004 in Italia vi era un vuoto normativo in materia, che rendeva astrattamente possibile la tecnica medica della fecondazione omologa o eterologa. Con l’entrata in vigore della legge n. 40/2004 in Italia, a differenza di altri Paesi europei ed extraeuropei, Ucraina, Gran Bretagna, Stati Uniti, Israele, Russia, India per citarne solo alcuni, dove tale tecnica è lecita e largamente diffusa, è stata vietata la maternità surrogata riconoscendo, ai sensi degli artt. 232 e 269 c.c., come madre solo colei che ha partorito il bambino. Di conseguenza molte coppie italiane si sono recate all’estero, nei paesi dove la maternità surrogata è legale e lo stesso Consolato o Ambasciata trasmettevano successivamente gli atti di nascita all’Ufficio di Stato Civile italiano. Potevano sorgere, però, dei problemi giuridici al momento della trascrizione. Dapprima solo di natura civilistica, conseguente al rifiuto della stessa da parte dell’Ufficiale di Stato Civile italiano. Di recente, alcune Procure hanno inteso contestare anche il secondo comma dell’art. 567 c.p. (alterazione di stato). Il GUP di Trieste, chiamato a pronunciarsi con la sentenza di data 6/06/2013, in seguito a rito abbreviato, ha assolto una coppia di coniugi triestini perché il fatto non costituisce reato. Il Giudice ha valutato preliminarmente la liceità di questa pratica medica in Ucraina giungendo a conclusioni affermative. Ha fatto propria la missiva del funzionario dell’Ambasciata d’Italia a Kiev che espressamente diceva che la «surrogazione di maternità, qui legalmente praticata» con citazione del riferimento normativo relativo al Decreto del Ministero della Salute dell’Ucraina n. 771/08, che prevede la praticabilità della c.d. maternità surrogata sia omologa che eterologa mediante donazioni di gameti. Vengono anche disciplinate le caratteristiche della coppia, della documentazione medica che essa deve presentare, delle caratteristiche della madre surrogata, del negozio che viene posto in essere, ivi compresa la rinuncia della partoriente ad alcuna pretesa sul bambino nato da questo tipo di concepimento. Detti certificati di nascita pertanto, solo perché l’uomo era il padre naturale, non potevano considerarsi ideologicamente falsi. Erano invece “formalmente validi”, proprio perché il ricorso alla maternità surrogata, in Ucraina, è legale. Appare dunque carente l’elemento psicologico di tale delitto caratterizzato dal dolo generico e cioè dalla piena consapevolezza della falsità della dichiarazione o certificazione.

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    1. Maternità surrogata lecita in Ucraina. Gli imputati sapevano che la maternità surrogata è lecita in Ucraina, ancorché vietata in Italia dalla Legge 40/04 e che, di conseguenza anche le dichiarazioni rese fossero del tutto regolari. Il Giudice dubita anche che il delitto di cui all’art. 567, comma 2, possa configurarsi sotto il profilo della materialità senza però approfondire il problema. In effetti si tratta di un’ipotesi autonoma di reato, rispetto a quella del primo comma (sostituzione di neonato), che prevede e punisce innanzitutto chi certifica o attesta il falso nel momento in cui viene compilato l’originale dell’atto di nascita. Le certificazioni si riferiscono propriamente alle falsità ideologiche commesse dal Pubblico Ufficiale nella formazione dell’atto di nascita. Per attestazioni devono intendersi le dichiarazioni di nascita rese all’Ufficiale dello Stato Civile dal padre, dalla madre o da altre persone a ciò autorizzate. Le altre falsità sono, invece, tutte le falsità documentali o personali, diverse dalle attestazioni o certificazioni, con le quali può cagionarsi l’alterazione dello Stato Civile di un neonato nella formazione di un atto di nascita. Rientrano in questa categoria le falsità documentali materiali, cioè la contraffazione o l’alterazione dell’atto di nascita. Si comprende facilmente a questo punto che gli ipotetici genitori, il cui contributo si è limitato alla semplice richiesta di trasmissione di un certificato di nascita validamente formatosi all’estero, non hanno posto in essere alcuna delle condotte su indicate. La trasmissione del certificato è avvenuta infatti, una volta fatta la richiesta, automaticamente dal Consolato o Ambasciata al Comune di residenza della coppia. Non hanno reso quindi alcuna dichiarazione mendace; tanto meno può parlarsi che sia stato contraffatto o alterato l’atto di nascita.

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    2. Trascrivibilità dell’atto di nascita in Italia. A voler tutto considerare, non dimentichiamo, particolare molto importante, che l’indicazione delle condotte, per il noto principio di legalità (nullum crimen sine lege, nulla poena sine lege) deve considerarsi tassativo di guisa che, l’alterazione dello stato civile di un neonato cagionato con mezzi diversi da quelli indicati nell’art. 567 c.p., non è punibile. Due importanti pronunce sempre dopo l’ingresso della citata legge n. 40, una del Tribunale di Napoli (decreto del 1/07/2011) ed un’altra della Corte d’Appello di Bari (sentenza del 13/02/2009), hanno inoltre approfondito il problema sotto il profilo della liceità della fecondazione eterologa e della trascrizione in Italia dei certificati di nascita di bambini nati all’estero da madri surrogate, ritenendo la questione rilevante ai soli fini civili. La Legge n. 218/95 all’art. 16 consente, infatti, l’applicazione della legge straniera in Italia a meno che i suoi effetti non siano contrari all’ordine pubblico. La trascrizione di certificati di nascita di bambini nati con fecondazione eterologa è stata considerata solo in tal senso. Nel nostro ordinamento vige il principio guida che è quello della responsabilità procreativa finalizzata a proteggere il valore della tutela della prole, principio che è assicurato sia dalla procreazione naturale che da quella medicalmente assistita ove sorretta dal consenso del padre sociale. Lo stesso Regolamento CE n. 2201/2003 all’art. 23 stabilisce espressamente che la valutazione della «non contrarietà all’ordine pubblico» debba essere effettuata «tenendo conto dell’interesse superiore del figlio». La giurisprudenza citata aveva altresì introdotto il concetto di maternità legale in contrapposizione alla maternità biologica finalizzata alla tutela dell’unità ed intangibilità della famiglia legittima. Non ultimo anche il richiamo al IV comma dell’art. 30 Cost. , che filtra il diritto alla ricerca della verità biologica attraverso la legge, che non può non tenere conto anche del favor legitimatis. In ultima analisi, il ricorso alla fecondazione eterologa effettuato in un paese consenziente e corredato dal rilascio di un autentico certificato di paternità e maternità, autorizza il riconoscimento dello stesso in Italia ai fini della trascrizione nell’Ufficio di Stato Civile.

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  14. Viste le enormi difficoltà amministrative e il costo esoso delle adozioni internazionali (poiché di figli adottabili in Italia ce ne sono pochi), perché non permettere a coppie sterili o impossibilitate a riprodursi, di utilizzare il loro denaro per affittare un utero?
    Noi ci siamo rivolti ad un centro medico ucraino (biotexcom) per trovare una mamma surrogata ed ora abbiamo il figli che abbiamo portato in Italia. Ma perché non consentire queste pratiche da noi? La voglia di maternità e paternità è insita negli esseri umani, perche negarla? Bisognerà studiarne bene le modalità per evitare derive di censo ed eccessi sul piano estetico-razziale, ma bisogna sicuramente legalizzare la cosa.

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    1. Se non avessi avuto figli, non li avrei cercati in questa maniera. I figli vanno procreati in età appropriata e non quando ci si è scapicollati con fare mestieri che non permettevano la maternità e andarli poi a cercare in questa maniera all'età della menopausa o del climaterio. Se vediamo la maggior parte dei richiedenti di simile mercato, è quasi tutta gente grande che ha fatto la vita che ha voluto e poi va raccontando che le gravidanze non sono arrivate naturalmente. Troppe maternità comprerate a meno che il genere umano stia regredendo, assicchito come un albero malato non può più dare frutti! Molte donne non vogliono scomporre il proprio corpo e ordinano figli come fossero merce da scambio, ritengo fuori luogo incoraggiare una simile procreazione, stiamo divenendo come i polli che messe le uova sotto la lampada, covano quelle provvisto di cellula. Bambini nati come natura ha dettato ce ne sono molti da adottare, basta che il governo apra gli istituti e dia una famiglia ai suoi cittadini, cosa fino ad ora assai difficile da ottenere.

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    2. Penso sinceramente parlando che la possibilità di avere una propria
      famiglia (o almeno provarci) non debba venire negata a nessuno in
      nessuna maniera (non a caso la surrogazione di maternità viene anche
      chiamata gestazione di sostegno: proprio perchè per quanto controversa
      può sembrare alla fine altro non è che un’ aiuto che si dà a chi altre
      vie non ha). L’ unica cosa che conta è la sicurezza di quello che si fa: perchè una volta nato il bimbo non si potrà richiederlo indietro! Un'altro punto - bisogna rivolgersi ale cliniche famose e con una certa reputazione (come la citata biotexcom)..

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    3. Visto che siamo in un paese (retrogrado), dove la madre è la PROPRIETARIA esclusiva dei figli, e visto che siamo nel 2015 credo che sia corretto che le donne che vogliono tenersi i figli e farci ciò che vogliono, puntino all'inseminazione eterologa e nel caso che non possano farlo di provvedere con la surrogata! Chi a pensa come me?

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